Valentino Taroni

VALENTINO TARONI

Luogo e data di nascita: Carate Urio (Como) il 14 febbraio 1914 (scomparso a Milano il 29 maggio 1997)

In Coppa Davis: tra il 1933 ed il 1939 partecipò a 12 incontri tra nazioni vincendo 7 match su 15 (1 su 3 in singolare, 6 su 12 in doppio). Esordì il 20 maggio del 1933 a Genova contro l’Austria giocando il doppio insieme ad Augusto Rado contro Franz-Wilhelm Matejka e Herman Von Artens. Imponendosi 6-3 4-6 4-6 6-2 7-5 la coppia azzurra portò l’Italia in vantaggio 2-1, preludio al 4-1 finale.

Nei tornei del Grande Slam: tra il 1934 ed il 1938 ha giocato 3 volte a Parigi (raggiungendo il 3° turno nel 1934, battuto dal francese Raymond Rodel 4-6 6-3 6-4 6-3) e 1 volta a Wimbledon, battuto al 1° turno dall’inglese Don Butler 5-7 3-6 6-3 7-5 6-3)

Agli Internazionali d’Italia: raggiunse gli ottavi di finale nel 1933 (superato dal francese Lesueur 6-1 6-1) e nel 1934 (battuto dallo jugoslavo Palada 7-5 1-6 7-5). In doppio maschile raggiunse le semifinali nel 1934 insieme a Illo Quintavalle: furono battuti dalla coppia anglo-italiana formata da Giorgio De Stefani e Pat Hughes 7-5 6-0 6-2.

Titoli Italiani: vinse il titolo di singolare nel 1937, 4 titoli di doppio maschile a fianco di Ferruccio “Illo” Quintavalle (1933, 1935, 1936 e 1937) e 2 di doppio misto (1937 e 1939)

Miglior classifica italiana: fu numero 3 d’Italia nel 1938 e 1939, numero 4 nel 1935, 1936 e 1937.

Note: nato da una famiglia di contadini e barcaioli, in un’epoca in cui a tennis giocavano i nobili e l’alta borghesia, si avvicinò al tennis facendo il raccattapalle (a piedi nudi) al Tennis Club Como. Notato il suo talento alcuni facoltosi soci del circolo lo aiutarono a perfezionare il gioco. “Alto un metro e 85, costruito da scandinavo, Taroni giocava pesante, in attacco, facendo leva su un buon diritto” scrisse lo storico del tennis Gianni Clerici, anche lui comasco. Insieme a Ferruccio Quintavalle formò un doppio di livello internazionale. Dopo la Seconda Guerra mondiale si trasferì a Napoli dove insegnò tennis per il resto della vita.