Nato a Tunisi l'11 novembre 1933, Nicola Pietrangeli è il più grande tennista italiano della storia, il primo a entrare nel cuore del pubblico e diventare popolare ben oltre le sue vittorie. Che furono comunque numerosissime, in anni popolati da grandissimi campioni e grandi divisioni fra dilettanti e professionisti. Campione vero, Nick, per lo stile morbido improntato su un rovescio tra i più belli del circuito, e per il carisma, da giocatore predestinato a grandi imprese.
Campione italiano under 18 nel 1951, Nicola Pietrangeli ha esordito in Coppa Davis a 20 anni, nel 1954. Giocò a Madrid la prima delle sue 164 partite vincendola contro lo spagnolo Carlos Ferrer. E’ il secondo turno della manifestazione e l’Italia batte la Spagna 5-0. Nello stesso anno conquista con Giorgio Fachini il titolo italiano di doppio. E’ il primo dei suoi 22 scudetti, 7 dei quali in singolare.
Ha vinto molto sulla terra rossa, a cominciare da due Roland Garros (1959 e 1960) e due Internazionali d’Italia (1957 e 1961), è stato competitivo anche sull'erba (semifinale a Wimbledon nel 1960). Ha assunto il ruolo di guida della squadra azzurra di Davis trascinandola a due finali (1960 e 1961).
Tra il 1954 ed il 1972 ha giocato 66 incontri tra nazioni in Coppa Davis (record mondiale) e giocato 164 match (altro record mondiale). In particolare, ha vinto 120 match (78 su 110 in singolare e 32 su 54 in doppio).
In carriera si è aggiudicato 48 tornei ai quali si aggiungono la medaglia d’oro ai IV Giochi del Mediterraneo di Napoli nel 1963 (battendo lo spagnolo Manuel Santana) e quella di bronzo nel doppio insieme a Sirola. Ha conquistato anche la medaglia di bronzo nel singolare maschile al torneo di esibizione di tennis ai Giochi Olimpici di Città del Messico nel 1968.
Ha giocato fino a 40 anni conservando poi comunque il ruolo di condottiero quando, da capitano, guidò la squadra azzurra alla prima e unica vittoria in Coppa Davis, nel 1976 in Cile, battendosi con coraggio contro chi avrebbe preferito non andare in Cile per ragioni politiche.
Nel 1986 Pietrangeli è stato ammesso, primo italiano, tra gli immortali Hall of Fame del Tennis con la tradizionale cerimonia nello storico circolo di Newport (Newport Casino). In carriera ha chiuso ben 7 stagioni tra i primi 10 della classifica mondiale (al tempo compilate dal giornalista inglese Lance Tingay su “The Daily Telegraph”): fu n.3 nel 1959 e 1960, n.4 nel 1961, n.7 nel 1959 e 1964, n. 9 nel 1957 e n.10 nel 1956.
Oggi svolge per la Federtennis il compito di ambasciatore del tennis azzurro nel mondo. Nel 2006 in occasione della 76esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, gli è stato intitolato lo storico stadio della Pallacorda al Foro Italico, teatro di tante sue imprese, che è così diventato per sempre il Campo Pietrangeli.