Nato a Milano l'8 marzo 1930. E’ morto a Forte dei Marmi nel 2008.
E' stato il miglior giocatore italiano degli anni Cinquanta, prima dell'avvento di Nicola Pietrangeli. Capace di tutto pur di vincere, ebbe più carattere che tecnica, ma quello gli fu sufficiente per agguantare vittorie importanti, come agli Internazionali d'Italia del 1955 contro Beppe Merlo.
Ciò che Gardini riusciva a creare, intorno ai suoi match, era un clima infuocato, e in Davis, soprattutto negli incontri svoltisi a Milano davanti al suo pubblico, risultò praticamente imbattibile.
Visse, di fatto, due distinti periodi della sua stagione agonistica, abbandonando una prima volta il tennis nel 1955, per dedicarsi al suo lavoro e sposarsi con Liliana Forti (hanno due figli), per poi tornare sui campi all'inizio degli anni Sessanta. Vinse molto, sia prima sia dopo, soprattutto in Italia, ma nella prima parte della sua carriera seppe imporsi anche al di fuori dei confini. Vittorie riportate tutte sulla terra rossa, dove il suo stile - violento nel diritto eseguito con un gran colpo di spalle e veloce nelle gambe - seppe adattarsi al meglio.
Fu il primo campione di larga popolarità del tennis italiano, considerato da tutti un vincente. Ebbe anche problemi con la Federazione e subì due squalifiche, una per aver chiesto un rimborso di 200 mila lire per giocare in Davis, l'altra per alcuni incidenti verificatisi in un match amichevole nelle Filippine. Fu però capitano di Coppa Davis dal 1973 al 1975, quando lasciò il posto a Nicola Pietrangeli abbandonando definitivamente il tennis. E’ scomparso per un infarto il 17 settembre del 2008.
Caratteristiche tecniche |
||||||||||||||||
|