Nato a Udine il 19 febbraio 1953.
Friulano tenace e testardo, Corrado Barazzutti resta un esempio per il tennis italiano. Numero 7 del mondo, davisman affidabilissimo, primo e unico italiano a raggiungere le semifinali degli Us Open, campione italiano in singolare per sette volte consecutive, Barazzutti, detto "Barazza" oppure "Barracuda" ma anche "Soldatino" è stato tennista di grande professionalità e coraggio.
Ottimo nei colpi a rimbalzo, specialista nei passanti, mobilissimo sul campo e sempre pieno di energie, Corrado fu soprattutto un esempio, perché con gli anni e le vittorie ha finito per incarnare l'inesausta voglia di farcela di quegli sportivi non dotati di straordinarie qualità fisiche, ma solo della propria volontà e dello spirito di sacrificio.
Il 1977 e il 1978 sono gli anni dell'esplosione: stabilmente inserito tra i primi quindici della classifica mondiale, Corrado ha ottenuto la settima posizione il 21 agosto del 1978 e al termine di quello stesso anno è stato presente tra gli 8 protagonisti del Master.
In Coppa "Barazza" ha debuttato nel 1972 (contro l'Austria a Reggio Calabria: 5-0) e vi ha giocato per 12 stagioni, fino all'84. Ha vinto la Coppa nel 1976 ed è stato finalista nel 1977 in Australia, nel 1979 negli Stati Uniti e nel 1980 in Cecoslovacchia. Si è ritirato durante la stagione 1985 per epicondilite. A lungo escluso dai quadri tecnici della Fit, Barazzutti ne è diventato il responsabile per i tennisti over 18 nel 1998, fino a diventare nel gennaio 2001 il capitano di Coppa Davis e nel 2002 anche di Fed Cup (incarico quest'ultimo lasciato a fine 2016).
Caratteristiche tecniche |
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