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Anche il tennis calabrese ha risentito della pandemia. Pochi i risultati da ricordare. Ai circoli il titolo di Mvp
di Paolo Talarico | 07 gennaio 2021
Non è stata una stagione facile, anzi...probabilmente è stata in assoluto la più difficile e non poteva essere altrimenti: il mondo è stato (ed è...purtroppo!) alle prese con una pandemia che ha generato non solo morte e problemi di natura sanitaria, ma anche ovviamente una serie di situazioni che hanno colpito il sistema economico delle singole nazionali.
Anche il mondo dello sport ha subito pesanti conseguenze: in linea generale, lo stop è durato più di due mesi ed ha riguardato tutte le discipline e tutti i livelli. Il tennis non ha fatto eccezione e in Italia si sono fermati i grandi giocatori, ma anche tutti gli agonisti e gli amatori. Anche in Calabria, ovviamente, sono stati tanti i tornei annullati, ma anche i circoli costretti a chiudere per diverse settimane. I campi da tennis vuoti sono stati una delle istantanee del lockdown, la cui colonna sonora era l'assordante silenzio delle città.
La ripresa è stata accompagnata da una profonda voglia di tornare in campo, ma chiaramente anche da un lento ritorno ad una normalità che, in maniera totale e definitiva, non è mai arrivata. Lo sforzo dei club è stato enorme e, probabilmente, se dovessimo assegare il titolo di Mvp della stagione, lo assegneremmo proprio a loro. Perchè in questa situazione la tentazione di chiudere definitivamente il circolo ha sfiorato la mente di diversi dirigenti, ma la passione e la caparbietà hanno avuto la meglio. Sono arrivati, così, i primi tornei e, pian piano, il numero si è moltiplicato, soprattutto nella stagione estiva. Il lavoro del comitato regionale è stato costante, puntuale e prezioso e tutti i campionati previsti sono stati svolti. Il numero di manifestazioni, ovviamente, rispetto al solito è diminuito, ma, in considerazione di quanto accaduto, il bilancio è decisamente positivo.
Si sono svolte, inoltre, anche le elezioni per il rinnovo della Governance del tennis calabrese: rinconferma all'unanimità per il Presidente Joe Lappano; fiducia rinnovata anche a Gennaro Caselli, Mauro Lento, Andrea Massimilla e Rocco Tilotta in qualità di componenti di un Comitato Regionale, passato da quattro a sei elementi. Le new entry sono state Maria Teresa Monteleone e Nicola Notaro.
Difficile, in una stagione come questa, parlare di atleti in grado di distinguersi, ma certamente sono stati due i momenti che hanno testimoniato come stia procedendo il percorso di crescita del tennis calabrese. Il primo è arrivato ad inizio anno, quando ancora il Covid non aveva preso piede in Italia: il riferimento è relativo alla finale raggiunta da Alessio Pergola al Lemon Bowl. Il giovanissimo calabrese è stato uno degli assoluti protagonisti del tabellone under 14.
Il secondo momento da incorniciare è arrivato in estate: al Master nazionale “Tennis Trophy Fit Kinder Joy of moving” di Roma sono stati diversi i piccoli tennisti calabresi a mettersi in luce. Si va dalla vittoria di Gennaro Scalese nel tabellone under 9 maschile alla finale raggiunta da Alessia Massimilla nella categoria under 12 femminile, passando per gli importanti piazzamenti dei vari Diego Zinga, Gabriel Brigandì e Leila Calabrese.
Pochi momenti da ricordare, quindi, dopo un anno decisamente negativo...ed il riferimento non è legato certamente al tennis. La pandemia è ben lungi dall'esser finita ed il grande risultato che tutti sperano di raggiungere nel 2021 è un vero ritorno alla normalità. Il resto verrà da sè.