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Prosegue, nella suggestiva cornice del Fan Village delle Nitto Atp Finals, il Master Nazionale 2024 - Road to Torino della nuova disciplina promossa dalla Federazione Italiana Tennis e Padel. La coppia Della vedova e Sussarello vince l’Open doppio misto
di Max Grassi, da Torino | 15 novembre 2024
Nel quinto giorno di gare al Fan Village delle Nitto Atp Finals, dove è in corso il Master Nazionale 2024 - Road to Torino, dopo aver assegnato a Stephanie Scimone il titolo femminile dell’Open di singolare e alla coppia Maggi e Sussarello l’Open di doppio femminile, ieri è stata la volta del doppio misto.
Tantissimi appassionati hanno seguito, nel corso della giornata, i match della nuova disciplina promossa dalla Federazione Italiana Tennis e Padel con curiosità ma anche soffermandosi su alcuni aspetti tecnici che rendono il pickleball così interessante per chi è abituato ai campi da tennis.
Dopo aver scaldato l’atmosfera con i match del tabellone principale, nel tardo pomeriggio il tanto pubblico presente (la struttura, nei suoi coi suoi 8.900 metri quadrati al coperto è capace di contenere anche più di 5200 persone), in attesa di vedere all’opera Jannik Sinner contro Daniil Medvedev, ha potuto ammirare la finale a sorpresa tra due coppie che non erano comprese tra le teste di serie.
Nella parte alta del tabellone, sono giunti all’ultimo atto il duo Della Vedova/Sussarello, in quella bassa Scimone/Paiardi. Il successo ha arriso nettamente ai primi, con il punteggio di 11-3 11-1.
Secondo successo della settimana per Giulia Sussarello, cinque volte campionessa italiana di padel, colonna della nazionale azzurra e da poco mamma del piccolo Andrea (“Con mio figlio Andrea è più emozionante giocare e vincere” ha recentemente detto l’atleta lombarda), dopo il titolo di doppio femminile.
La medaglia di bronzo è andata al duo Tampieri/Pasquali che ha sconfitto, nella finale per il 3°/4° posto la coppia Grazioli/Quinzi. Anche per Tamperi è il secondo terzo posto della settimana.
Il programma di gare continua venerdì 15 novembre con il doppio maschile del Master Nazionale - Road to Torino.
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La prima cosa che salta all’occhio, guardando un campo da pickleball, sono le dimensioni molto ridotte del suo campo da gioco, dimensioni che fanno assomigliare questa disciplina molto più al ping pong che al tennis. Il campo, in pratica, ha le dimensioni di quello del badminton che misura 13,4 metri di lunghezza e 5,18 di larghezza.
Si gioca con racchette con piatto solido, senza fori, e possono essere di legno, metallo o grafite. La palla è grande quanto quella da tennis ma è più leggera (pesa tra i 21 e i 29 grammi), circa la metà rispetto a quelle da tennis. Fatta in plastica, la sua particolarità è che è forata e cava (per evitare di essere “vittima” del vento) ed è diversa a seconda che si giochi indoor o all’aperto.
Come nel tennis, la battuta deve essere eseguita in diagonale, da dietro l’area di battuta (partendo da destra) e alternando ogni servizio; con entrambi i piedi dietro la linea di fondo, lasciando cadere la palla con una mano e colpendola con la racchetta da sotto e soprattutto eseguendo il colpo non oltre l’altezza della cintura.
Ma come si vince un match di pickeball. Niente di complicato: il punto si ottiene quando la palla rimbalza due volte nel campo avversario, va in rete, finisce fuori dai limiti del campo o se l’avversario colpisce la palla al volo nella “no volley zone”.
Attenzione: si fa punto soltanto se si è in possesso del servizio (come accadeva un tempo nella pallavolo prima dell’introduzione del rally point system). Se si commette un errore quando si è al servizio, l’avversario ottiene il diritto a battere ma non fa punto. Vince il match chi raggiunge prima quota 11 punti, mentre in caso di parità a 10 bisogna distanziare l’avversario di almeno due punti (solo in alcuni casi viene utilizzato il killer-point).