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Ultima giornata di gare, nella suggestiva cornice del Fan Village delle Nitto Atp Finals, al Master Nazionale 2024 - Road to Torino della nuova disciplina promossa dalla Federazione Italiana Tennis e Padel. Marco Ronzoni vince l’Open singolare maschile
di Max Grassi | 18 novembre 2024
Nell'ottavo e utlimo giorno di gare al Fan Village delle Nitto Atp Finals, dovesi è giocato il Master Nazionale 2024 - Road to Torino, dopo aver assegnato a Stephanie Scimone il titolo femminile dell’Open di singolare, alla coppia Maggi e Sussarello l’Open di doppio femminile, alla coppia Della Vedova e Sussarello l’Open doppio misto, e il doppio maschile che ha visto trionfare il duo Russo e Mocciola, ieri è stata la volta di Marco Ronzoni che ha conquistato l'Open di singolare maschile.
Tantissimi gli appassionati che hanno, nel corso della giornata, assistito ai match della nuova disciplina promossa dalla Federazione Italiana Tennis e Padel con curiosità e interesse.
L’imponente struttura, con i suoi 8.900 metri quadrati al coperto (capace di contenere anche più di 5200 persone), dopo aver ospitato i match del tabellone principale, nel pomeriggio, ha visto tantissimi appassionati - in attesa di vedere all’opera Jannik Sinner contro Taylor Fritz - ammirare i protagonisti della finale maschile.
Alla fine l’ha spuntata Marco Ronzoni che ha superato Pier Carlo Cocciò con il punteggio di 11-9 11-5.
La medaglia di bronzo è andata a Ernesto Gianluca Russo che ha sconfitto, nella finale per il 3°/4° posto, Lorenzo valente dopo un match che si è concluso 15-5.
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La prima cosa che salta all’occhio, guardando un campo da pickleball, sono le dimensioni molto ridotte del suo campo da gioco, dimensioni che fanno assomigliare questa disciplina molto più al ping pong che al tennis. Il campo, in pratica, ha le dimensioni di quello del badminton che misura 13,4 metri di lunghezza e 5,18 di larghezza.
Si gioca con racchette con piatto solido, senza fori, e possono essere di legno, metallo o grafite. La palla è grande quanto quella da tennis ma è più leggera (pesa tra i 21 e i 29 grammi), circa la metà rispetto a quelle da tennis. Fatta in plastica, la sua particolarità è che è forata e cava (per evitare di essere “vittima” del vento) ed è diversa a seconda che si giochi indoor o all’aperto.
Come nel tennis, la battuta deve essere eseguita in diagonale, da dietro l’area di battuta (partendo da destra) e alternando ogni servizio; con entrambi i piedi dietro la linea di fondo, lasciando cadere la palla con una mano e colpendola con la racchetta da sotto e soprattutto eseguendo il colpo non oltre l’altezza della cintura.
Ma come si vince un match di pickeball. Niente di complicato: il punto si ottiene quando la palla rimbalza due volte nel campo avversario, va in rete, finisce fuori dai limiti del campo o se l’avversario colpisce la palla al volo nella “no volley zone”.
Attenzione: si fa punto soltanto se si è in possesso del servizio (come accadeva un tempo nella pallavolo prima dell’introduzione del rally point system). Se si commette un errore quando si è al servizio, l’avversario ottiene il diritto a battere ma non fa punto. Vince il match chi raggiunge prima quota 11 punti, mentre in caso di parità a 10 bisogna distanziare l’avversario di almeno due punti (solo in alcuni casi viene utilizzato il killer-point).