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Siamo abituati a giocare su campi da padel in erba sintetica, per lo più di colore blu, nei tanti club sparsi in tutta Italia. Ma secondo i regolamenti dell’International Padel Federation le varianti sono tantissime. E ci sono campi in posti molto particolari. Ecco una serie di curiosità
di Marco Caldara | 01 ottobre 2022
Sicuri di sapere tutto dei campi da padel? Le curiosità sono tante, sia dal punto di vista regolamentare, sia in termini di costi, materiali, tipologie e diffusione nel mondo. Eccone una manciata.
NON SOLO ERBA SINTETICA
Per abitudine, qualsiasi giocatore di padel ha imparato a pensare che – a differenza di quanto avviene per esempio nel tennis – la disciplina della pala preveda una sola superficie: l’erba sintetica. È così nel circuito mondiale e anche nei club che tutti frequentano, ma in realtà i regolamenti dell’International Padel Federation non limitano la possibilità di giocare su altre superfici. Anzi, è scritto chiaramente che il fondo dei campi può essere in erba sintetica, ma anche in cemento, legno, materiale sintetico o qualsiasi altro materiale in grado di garantire un rimbalzo regolare e che prevenga l’accumulo di acqua. Idem le pareti: sono di vetro, ma potrebbero essere anche di cemento (come molti dei campi spagnoli costruiti nel primo boom) o di legno. Lo stesso vale per i colori: la stragrande maggioranza dei club opta per l’azzurro, utilizzato anche nei tornei Premier Padel e World Padel Tour, ma anche in questo caso si può scegliere. Ai tempi della prima diffusione del gioco, per esempio, il colore più gettonato era il verde. Oggi, il regolamento FIP permette l’utilizzo di blu, verde e color terracotta. Solo ed esclusivamente per i campi indoor è permesso anche il nero.
I COSTI DI UN CAMPO DA PADEL
La rapida nascita di un grande numero di impianti, in ogni zona d’Italia, non è dovuta solamente al boom del gioco, ma anche al fatto che i costi per l’installazione di un campo sono facilmente ammortizzabili in un breve periodo. Un fattore che ha spinto molti a investire nel gioco dal punto di vista imprenditoriale. Ma quanto costa veramente un campo da padel? Indicativamente, il prezzo di un campo – senza calcolare costi di preparazione dello spazio e installazione – parte da circa 18.000 euro per i modelli standard, fino ad arrivare ai circa 30.000 per i modelli professionali, panoramici (quelli quelli che si vedono in tv, senza pali a sostenere i vetri del lato corto) e con la miglior erba sintetica in circolazione. Perché anche fra quelle c’è naturalmente differenza: ce ne sono di più o meno morbide, più o meno resistenti, più o meno rapide.
LA SABBIA: COME MAI È PRESENTE?
Chi non ha mai messo piede su un campo da padel potrebbe non saperlo: sull’erba sintetica è presente la sabbia, parecchia sabbia. Sorpresa? Già: spesso a occhio non si vede, in quanto può venirne utilizzato un tipo dipinto dello stesso colore dei campi. Ma la presenza della sabbia è fondamentale per mille motivi. Serve in primis al giocatore, perché aiuta a prevenire gli infortuni, rendendo la superficie più morbida e favorendo gli spostamenti. In più, ha un effetto importante anche sul comportamento della pallina, garantendo un rimbalzo più alto e più regolare. Tanto che, specialmente ai giocatori più esperti, capita di notare la carenza di sabbia proprio dalla velocità del gioco e dai rimbalzi non più impeccabili. Infine, la presenza di sabbia allunga la vita dei campi, perché assorbe l’umidità e previene quindi la formazione di funghi o di altri organismi che potrebbero danneggiare la superficie.
ESISTONO CAMPI DI SINGOLO, MA NON SONO APPROVATI FIP
Il padel è uno sport di coppia, e non ne esiste – né a livello professionistico, né a livello di circuiti amatoriali – una versione individuale. Tuttavia, ci sono comunque dei campi da padel da singolo, che molti club utilizzano per riempire dei buchi dove non ci sarebbe spazio per un campo di dimensioni regolamentari. Un tempo era molto più raro trovare campi da singolo, mentre oggi il numero è in crescita e alcuni amatori si divertono a competere soprattutto a livello individuale. La differenza con un campo tradizionale sta naturalmente nelle dimensioni: la lunghezza rimane intatta (20 metri), mentre la larghezza passa da 10 metri a 6 metri. In sostanza, invece di usare cinque vetri nel lato corto del campo, ne vengono utilizzati soltanto tre. Ne consegue una riduzione del costo, ma anche il prezzo di affitto della classica ora (oppure ora e mezza) cala. Da precisare che i campi da singolare non solo approvati dall’International Padel Federation, proprio perché non è prevista da regolamento la possibilità di competere uno contro uno.
IL CAMPO DA PADEL PIÙ ALTO AL MONDO
Col boom del gioco in buona parte d’Europa, sono nati anche tanti campi da padel molto particolari, come quelli sui tetti degli edifici, su uno yacht, all’interno di centri commerciali o addirittura un paio flottanti sull’acqua. Ma il più alto del mondo rimane comunque a Madrid, all’interno di una delle famose quattro torri della zona business della Capitale. Il campo è stato costruito addirittura nel 2011 al 55esimo piano (il penultimo) del grattacielo “Torre Espacio”, a quasi 250 metri d’altezza. Ma se qualcuno sta già sognando di farci una partitina, tocca rassegnarsi: l’impianto non è pubblico, ma di proprietà del Grupo Villar Mir titolare della torre. Ci giocano solamente i dirigenti della società.