Chiudi
L’ex top-50 argentino ha aperto due nuovissimi campi nel suo centro tennis di Roldan, oggi diventato Schwank Tennis & Paddle Center. “Ho scoperto il padel dopo l’addio al tennis – ha detto – e mi ha subito divertito tantissimo”. All’inaugurazione presente David Nalbandian, suo ex compagno di doppio in una finale di Coppa Davis
di Marco Caldara | 06 gennaio 2023
La lista degli ex tennisti che si sono gradualmente avvicinati al mondo del padel è sempre più lunga, ma l’elenco di coloro che l’hanno fatto anche dal punto di vista imprenditoriale, aprendo una struttura di proprietà, non è così corposo. In Italia c’è il caso di Potito Starace, che già nel 2021 ha inaugurato con amici il suo Arezzo Padel Club, mentre in Argentina a seguire le orme del campano è stato Eduardo Schwank, ex top-50 di Rosario (è stato numero 48 del mondo nel 2010) che alcuni ricorderanno in particolare per una scintillante carriera juniores che lo vide arrivare fino al numero 2, per un paio di terzi turni al Roland Garros (dove un anno batté in cinque set l’ex campione Carlos Moya) o la presenza – con vittoria in doppio – nella finale di Coppa Davis del 2011 di Siviglia, fra la Spagna di Rafa Nadal e la sua Argentina.
Schwank ha smesso di giocare a soli 29 anni e per qualche tempo non ne ha voluto sapere della racchetta, preferendo dilettarsi con la pala da padel. Poi, superata la delusione del post carriera ha iniziato a insegnare ai giovani tennisti di domani e oggi ha unito le due discipline, inaugurando lo scorso 27 dicembre due nuovi campi da padel nella sua struttura di Roldán, alle porte di Rosario, oggi denominata Schwank Tennis & Paddle Center.
Una realtà, nata all’interno del club Tierra de Sueños II (terra dei sogni), che gradualmente è diventata un punto di riferimento per i migliori giocatori di tennis della zona, e ora punta a fare lo stesso nel padel, grazie a una struttura dagli elevati standard qualitativi che sarà a disposizione di tutti, ma nella quale Schwank punta anche a organizzare competizioni di alto livello, di carattere nazionale e internazionale.
“L’idea di completare lo Schwank Tennis Center con due campi professionali di padel – ha raccontato l’ex tennista argentino – mi è venuta meno di un anno fa, e ho subito iniziato a muovermi per cercare di trasformare l’intenzione in realtà. Ho sempre trovato il padel uno sport molto dinamico, divertente, facile da apprendere e che non richiede chissà quale preparazione atletica. Dopo l’addio al tennis, il padel mi è servito per continuare a competere e sin da subito mi sono divertito tantissimo”.
L’impianto è stato inaugurato in grande stile con la presenza di niente meno che David Nalbandian, leggenda del tennis argentino nonché compagno di Schwank in quel già citato doppio della finale di Coppa Davis di una dozzina di anni fa. Oggi anche “el Rey” si diletta (bene) col padel, tanto che dopo la presentazione ufficiale – alla quale hanno presenziato ben 400 persone – ha voluto scendere in campo contro Schwank, per un breve match d’esibizione.
“La presenza di un personaggio molto noto come David – ha aggiunto il proprietario – è ciò che ci serviva per iniziare questa sfida col piede giusto. Averlo con noi è stato un plus importantissimo per fare subito conoscere la nostra realtà. Il padel è uno sport che negli ultimi anni in Argentina è tornato a crescere tantissimo, anche grazie all’impulso dato dalla pandemia e la possibilità di praticare solamente sport senza contatto fisico. Molti hanno scoperto il padel, hanno iniziato a giocare e se ne sono innamorati, contribuendo all’esplosione del gioco a livello mondiale”. Una piccola parte, da oggi, prova a farla anche lui.