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Scaldarsi a dovere prima di un allenamento o un incontro è fondamentale, per prevenire infortuni e arrivare pronti all’inizio dell’impegno. Oltre al riscaldamento classico, nel padel si può anche lavorare in campo con la palla, insieme al compagno, per sciogliere il braccio e lavorare sulla sensibilità. Ecco qualche idea
di Marco Caldara | 09 febbraio 2023
Quando si parla di riscaldamento, in uno sport come il padel si intendono due tipi di attività svolte per alzare la temperatura corporea prima di iniziare un allenamento o un incontro. La prima riguarda gli esercizi senza racchetta, dalla corsa agli allungamenti muscolari e tanto altro, mentre la seconda fa riferimento a quegli esercizi che si possono svolgere in campo con la pallina in gioco e insieme al compagno, per scaldarsi, prendere confidenza con le condizioni di gioco e all’occorrenza anche togliere un po’ di ruggine (o affaticamento) dal braccio. Di seguito, tre esercizi che possono tornare utili ai giocatori di qualsiasi livello.
PALLEGGIO CORTO
Un primo esercizio perfetto per scaldarsi e sciogliere il braccio è un palleggio corto in parallelo, utilizzando solamente uno dei due lati del campo (destro o sinistro). L’obiettivo, tenendo i piedi fuori dal rettangolo del servizio, è far cadere sempre la pallina all’interno, ma cercando di trovare una certa profondità. Questo aiuta a prendere feeling con la palla, a lavorare sulla tecnica del colpo, sulla sensibilità e velocità di gioco.
Quando i due compagni iniziano a scambiare corto senza difficoltà, superando tranquillamente i dieci colpi, è il momento di cambiare. Uno dei due manterrà la stessa posizione e continuerà a giocare dentro al rettangolo del servizio, mentre l’altro potrà lasciare andare il braccio e giocare una palla profonda, oltre la linea del servizio, che il compagno farà quindi rimbalzare sul vetro di fondo prima di colpire. Quando gli scambi iniziano ad allungarsi e gli errori a calare, i due compagni possono invertire i ruoli.
Non appena anche il secondo giocatore inizia a governare senza difficoltà la palla profonda propostagli dal compagno, entrambi possono indietreggiare e iniziare a giocare sempre profondo, oltre la linea del servizio, sempre (ma questa dovrebbe essere la prassi quando la palla è profonda) lasciandola impattare sul cristallo prima di colpire. Anche in questo caso l’esercizio termina quando entrambi i giocatori si sentono a proprio agio e colpiscono a lungo senza commettere errori.
UNO A FONDO, UNO A RETE
Un secondo esercizio utile per prepararsi all’inizio di un incontro è lo scambio con un giocatore a rete e l’altro a fondo campo. L’obiettivo del giocatore che sta dietro sarà quello di cercare sempre il compagno a rete, ma con uno schema un po’ particolare. Non una palla bassa e una alta, come avviene solitamente, o meglio non solo. La sequenza prevede una palla bassa una alta, poi due palle basse e una alta, quindi tre palle basse e una alta.
Un esercizio che può diventare utile anche per prendere le misure ai grandi picchiatori, perché permette di abituarsi a non giocare subito il pallonetto ma ad attendere e riconoscere il momento più propizio per alzare il pallonetto. L’obiettivo è quello di realizzare l’esercizio in forma completa senza interrompere la serie con un errore. Quando il giocatore a fondo campo completa la serie, giocando i nove colpi senza sbagliare, tocca al compagno.
SCAMBIO CON TRANSIZIONI
Nel padel le azioni più complicare da svolgere senza commettere errori sono le transizioni, ossia quei movimenti utili a portare un giocatore da fondo campo a rete, e viceversa. Dovendo giocare in movimento diventa infatti più complicato controllare la pallina, quindi aumentano gli errori.
Un esercizio per prepararsi a dovere per questa situazione può essere il seguente: un giocatore si posiziona a rete e l’altro a fondo. Il giocatore a fondo colpisce in direzione del compagno, che gioca una volèe. Quindi, lo stesso giocatore a fondo alza il pallonetto, spinge il rivale a fondo e lo invita il rivale a un’uscita di parete, muovendosi a sua volta per prendere la rete. A quel punto sarà lui a giocare la volèe, per poi indietreggiare per eseguire l’uscita di parete sul globo del compagno, che riguadagna la rete. E così via fino a quando la sequenza inizia a diventare fluida e gli errori pochi. A quel punto, si possono inserire anche alcune varianti utilizzando anche la chiquita o altre soluzioni a piacimento.