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Navarro e Jensen, la più anziana e la più giovane… insieme

Fra le coppie più recenti nate nel circuito mondiale femminile, ce n’è una molto particolare, con la bellezza di 29 anni di differenza fra le due compagne. La formano la più anziana e la più giovane fra le giocatrici di vertice: la leggenda spagnola Carolina Navarro, 46 anni, e la 17enne italo-argentina Claudia Jensen

di | 10 settembre 2022

Come spesso accade, la pausa estiva dal circuito mondiale ha segnato un periodo di cambiamenti: sono saltate alcune coppie e se ne sono formate di nuove, con l’obiettivo di ottenere risultati migliori nella seconda parte della stagione. Un valzer che ha riguardato anche Carolina Orsi, una delle migliori giocatrici azzurre, che ha chiuso la collaborazione con Sandra Bellver e ha iniziato a competere a fianco di Xenia Clasca.

Ma la novità più curiosa è senza dubbio l’unione fra Carolina Navarro, leggenda spagnola capace di guidare la classifica mondiale per ben nove anni, e l’italo-argentina Claudia Jensen, cresciuta in Spagna da madre di sangue abruzzese (la nonna era di Tornareccio, provincia di Chieti). La particolarità? Sono la più anziana e la più giovane fra le giocatrici di vertice: la prima ha spento 46 candeline a febbraio e nel 2021 è diventata la più anziana a vincere un titolo nel World Padel Tour (seppur un Challenger), mentre la seconda ne ha festeggiati appena 17 lo scorso 21 luglio, dopo essere diventata la più giovane di sempre a raggiungere una semifinale nel circuito maggiore, nell’Open di Vienna.

Fanno 29 anni di differenza: un divario che fa sembrare addirittura pochi i 23 anni che a livello maschile separano Fernando Belasteguin e il suo compagno Arturo Coello, una delle coppie più competitive del circuito.

Carolina Navarro, 46 anni, è una delle giocatrici di padel più forti di tutti i tempi

La proposta è arrivata dalla stessa Navarro, che nel 2021 ha messo fine al sodalizio di 12 anni – il più lungo nella storia del padel professionistico – con Cecilia Reiter (quest’ultima sta giocando a fianco di Giorgia Marchetti: per la romana è una gran bella opportunità), e dopo un anno a fianco dell’altra veterana Eli Amatriain ha deciso che era il momento di cercare forze fresche, in grado di garantirle esplosività e una maggiore copertura del campo. Una ricetta che funziona, come dimostrato proprio da Belasteguin, che col passare degli anni ha iniziato a unirsi a compagni sempre più giovani, ottenendo buonissimi risultati prima con Agustin Tapia e oggi con Coello.

Con Eli – ha raccontato – le cose andavano bene sia a livello personale sia professionale. Abbiamo vinto ottimi incontri e spesso ce la siamo giocata con alcune delle coppie più forti, ma è arrivato un momento nel quale sento di aver bisogno di giocare a fianco di una ragazza più giovane, più veloce, che possa aiutarmi e darmi maggiore energia. Un po’ come hanno fatto numerosi uomini”.

Così ha pensato a Claudia Jensen, che nel rapporto fra età e classifica risulta la giovane più forte al mondo. Anche il suo 2022 non stava andando male, con una semifinale e due quarti (più una finale Challenger) insieme alla spagnola Carla Mesa, che l’hanno portata al numero 25 del ranking mondiale. Ma di fronte alla proposta di una leggenda non poteva dire di no.

“Ammetto – ha detto ancora Carolina – che all’inizio l’idea di affiancarmi a una ragazza che ha quasi trent’anni meno di me mi spaventava un po’. Non sapevo bene cosa aspettarmi, anche perché non sono abituata a cambiare compagna a stagione in corso”. Invece, la Jensen ha dimostrato subito di avere la stoffa per reggere il confronto. “Sembra che giochi a padel da tanto tempo quanto me. È come se non sentisse la tensione, il suo polso non trema mai. Mi ha veramente sorpreso, perché è piuttosto raro. A tante giocatrici più esperte continua a succedere. Claudia ha tantissima fiducia in se stessa ed è molto matura. Per questo ci siamo trovate subito anche dal punto di vista dell’intesa, in campo e fuori”.

Oltre a dare a Carolina la possibilità di rimanere al vertice, la nuova collaborazione può diventare preziosissima anche per la più giovane, che può raccogliere esperienza a fianco della più navigata di tutte. La loro collaborazione è iniziata con una sconfitta all’esordio nel Challenger di Aragon, mentre questa settimana nell’Open del Portogallo è arrivato il primo successo.

Claudia Jensen, italo-argentina classe 2005, è numero 25 della classifica mondiale

La nuova compagna non è l’unica grande novità nel 2022 della Navarro. Infatti, la padelista nativa di Malaga ha colto anche l’occasione – sfruttando il doppio passaporto – di tornare a giocare un Campionato del mondo, accettando la chiamata della Svezia (paese della madre). Per arrivare alla fase finale di Doha dovranno passare attraverso le qualificazioni europee, che dal 29 settembre al 2 ottobre vedranno tredici team femminili lottare a Derby (Inghilterra) per i due posti ancora disponibili.

Ho la doppia nazionalità sin dalla nascita – ha spiegato –, e quello di difendere i colori svedesi è sempre stato uno dei miei sogni. Non ho mai vissuto in Svezia, ma ci sono stata ogni anno per visitare i miei parenti, parlo lo svedese, è come se fosse casa mia. La normativa dice che chi ha la doppia nazionalità può giocare per un secondo paese a patto che siano passati almeno tre anni dall’ultima apparizione con l’altro. Nel mio caso sono passati, quindi non vedo l’ora di poter rappresentare la Svezia”.

“Dovremo superare le qualificazioni – ha continuato –, e sarebbe una grande soddisfazione raggiungere la fase finale di Doha. Chi ha partecipato nel 2021 l’ha paragonato a un torneo del Grande Slam di tennis, e mi ha fatto parecchia invidia. Mi sarei aspettata uno sviluppo simile del padel nel giro di 15-20 anni, non già adesso. Quando vedevo gli incontri pensavo ‘voglio arrivarci’, e ora ho questa possibilità. La Svezia ha una grande tradizione tennistica: credo che quella, unita al fatto che il padel si possa giocare al coperto, sia una delle ragioni della grande diffusione che la disciplina sta avendo. Ricordo quando nel 2008 ero presente all’inaugurazione del primo campo in Svezia, con le pareti in legno. Sembra passata un’eternità”.

La stessa trascorsa da quando lei ha iniziato a muovere i primi passi nel padel delle professioniste. Ma non è ancora stanca. “Sono dieci anni che mi chiedono quando ho intenzione di ritirarmi – dice –, e sinceramente non lo so. Giocherò sicuramente anche nel 2023, e se ce la farò anche successivamente. Giocare e allenarmi mi diverte, ci sono abituata, è la mia vita. Fino a quando mi sentirò a mio agio nel farlo, andrò avanti”.

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