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Dopo anni di impegno e viaggi in Spagna ad imparare dai migliori, il 21enne romano si sta facendo strada nelle gerarchie del padel nazionale. Ha appena iniziato un percorso con Denny Cattaneo, ulteriore opportunità di crescita verso due obiettivi chiave: giocare in nazionale e partecipare al Major di Roma
21 ottobre 2023
I primi anni di vita sportiva li ha passati con la racchetta da tennis in mano, poi ha tentato anche una piccola avventura calcistica, mentre nel mondo del padel Simone Iacovino si è presentato con due obiettivi: divertirsi e tenersi in forma. Ma l’amore è cresciuto in fretta e, una volta capite le sue potenzialità, il romano classe 2002 ha deciso di iniziare a fare sul serio, cominciando un percorso verso il professionismo che oggi lo vede come uno dei nomi più interessanti fra le nuove leve del padel italiano.
Tutto ciò è stato possibile anche grazie al mix fra coraggio e determinazione, le qualità che a inizio 2021 l’hanno spinto a trasferirsi per sei mesi a Madrid (Spagna) con Giulio Graziotti, suo compagno di allora, con l’obiettivo di aumentare il livello di gioco attraverso gli allenamenti alla BullPadel Academy sotto la guida di Rodrigo Ovide e Gaby Reca, due dei coach più celebrati nel mondo della pala.
“È stata un’esperienza pazzesca – spiega il classe 2002 –, perché io e Giulio ci siamo allenati tutti i giorni o con Ovide o Reca. Ci hanno seguiti loro, a 360 gradi. E in più avevamo sempre vicino tantissimi big del padel mondiale, come Paquito, Di Nenno, Chingotto, Tello e Barahona. All’inizio con loro abbiamo giocato poco, ma era bello vederli sempre in campo. Anche quello ci ha aiutato a crescere”.
Nei mesi trascorsi in Spagna, Simone ha potuto conoscere al meglio le metodologie di allenamento e lo stile di gioco dei campioni. “Vanno a una velocità altissima, con un grande peso di palla e un margine d’errore bassissimo. Rispetto all’Italia, dove si gioca un po’ più lenti e si cerca di più la soluzione a effetto, in Spagna si gioca di più in difesa e con maggiore intensità, dovuta a grande preparazione atletica”.
Una volta tornato nel Bel Paese, Iacovino ha impiegato un po’ a mettere in pratica gli insegnamenti spagnoli, ma poi ha cominciato a ottenere risultati sempre più soddisfacenti. “Riuscivo a tenere testa a giocatori che prima consideravo fortissimi: lì ho capito di essere cresciuto molto”. Così, il romano ha deciso di ripetere l’esperienza spagnola anche nel 2023, seppur soltanto per un paio di settimane a gennaio e un altro paio a febbraio. E con la differenza che invece di volare a Madrid ha scelto Valladolid, alla corte di Gustavo Pratto, il “guru” che ha formato sia Arturo Coello sia Paula Josemaria, entrambi numero uno del mondo. Ha funzionato, così Iacovino progetta di tornare da lui anche a inizio 2024.
La formazione sempre migliore ha permesso a Simone di farsi strada nelle gerarchie del padel nazionale, tanto che di recente ha attirato l’attenzione di Daniele Cattaneo, uno dei nomi storici del nostro movimento. Dopo la separazione con Lorenzo Di Giovanni, “Denny” ha deciso di iniziare un percorso proprio con Simone. “Abbiamo deciso che giocheremo insieme i tornei in Italia – dichiara il 21enne azzurro –, mentre per quanto riguarda il Cupra FIP Tour vedremo di torneo in torneo”.
La loro collaborazione è iniziata alla grande: al primo tentativo hanno vinto un torneo Open in Toscana, battendo in finale un buon duo come Galli/Sardella. “Insieme – spiega – ci siamo trovati subito benissimo. Siamo due ragazzi che si ascoltano a vicenda. Vincere con Daniele, al primo torneo insieme, è stato molto emozionante”. I due hanno disputato poi in coppia anche il FIP Star di Perugia di questa settimana, dove non hanno affatto sfigurato al cospetto di due dei giovani più forti del mondo, Alejandro Arroyo ed Eduardo Alonso, passati con un doppio 6-3 al primo turno.
Simone, che ama definirsi un giocatore di destra atipico vista la sua grande aggressività, non ha paura a porsi obiettivi ambiziosi. “Cercherò di scalare la classifica mondiale per arrivare il più in alto possibile – afferma –, e allo stesso tempo proverò a realizzare i miei sogni. Vorrei vestire la maglia della nazionale maggiore (dopo aver giocato per l’Italia da under, ai Mondiali juniores del 2019, ndr) e qualificarmi per il tabellone principale del Major del Foro Italico”. Ambizioni di alto livello, ma alla portata di un giocatore di valore. Come lui.