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Negli ultimi tornei dell’anno Ale Galan ha impugnato l’ultima versione della sua Adidas Metalbone, da poco sul mercato. Un modello come sempre molto avanzato dal punto di vista tecnologico e in grado di garantire estrema potenza. Ma che rispetto alla precedente risulta più confortevole e migliore nell’uscita di palla
di Marco Caldara | 27 dicembre 2022
La qualità del prodotto ha fatto una parte, il volto (e i successi) del suo testimonial hanno fatto il resto. È così che la Adidas Metalbone, l’attrezzo che ha accompagnato la scalata e l’affermazione ai più alti livelli del numero uno del mondo Ale Galan, è diventata una delle pale simbolo del mercato del padel, contribuendo al successo del brand tedesco, relativamente nuovo nella disciplina.
Se ha impiegato così poco a diventare uno dei più apprezzati è merito soprattutto della Metalbone, da qualche settimana lanciata nella versione 3.2, che in mano al suo utilizzatore di punta è subito partita fortissimo, col successo nel Milano Premier Padel P1 e quindi il titolo nel Master Final del World Padel Tour a Barcellona. Non significa che chiunque la impugnerà diventerà automaticamente una star, ma lo slogan con la quale è stata lanciata, ossia “tecnologia per valorizzare il talento”, ben racconta la natura di un telaio indirizzato ai giocatori di alto livello, e pensato per permettergli di tirare fuori il meglio dal proprio gioco. Il motivo? Solo con una preparazione tecnica e fisica adatta è possibile sfruttare a pieno i vantaggi che il telaio può dare, in qualsiasi delle sue versioni di punta.
Nel materiale promozionale del lancio Galan impugna la Metalbone 3.2 HRD, ma nelle prime uscite con la nuova versione del suo telaio ha giocato con la Metalbone 3.2, che differisce dalla “sorella” per l’utilizzo della gomma Eva Soft Performance invece della (più dura) Eva High Memory. In sintesi, il modello utilizzato sin qui è un tantino meno potente: per Galan non è un problema.
Oltre a cambiarne completamente il design grafico, Adidas si è concentrata per migliorare aspetti come confort e uscita di palla, da non confondere con la potenza. Il telaio, infatti, continua a caratterizzarsi per la sua estrema rigidità, essenziale per raggiungere la massima potenza e offrire le migliori prestazioni nei colpi offensivi, in particolare remate e vibora. Tuttavia, proprio l’utilizzo (nella Metalbone 3.2 di Galan) di un tipo di schiuma più morbida aiuta l’uscita di palla e garantisce maggiore feeling a chi la impugna. La struttura della racchetta è di nuovo di forma ottagonale, mentre le facce sono in carbonio alluminato, che aiuta il controllo.
Fra le tecnologie confermate anche il Weight & Balance System, brevettato da Adidas e già presente sui modelli 2021 e 2022. Tramite l’inserimento nella zona del ponte di fino a sei pesi (quattro di 2,5 grammi ciascuno, due di 1 grammi ciascuno), il sistema permette di cambiare a piacimento il bilanciamento della pala, alla ricerca di maggiore potenza o maggior controllo. Lo spostamento dei pesi è talmente facile che si può intervenire anche a match in corso, a seconda delle esigenze della giornata o anche delle condizioni di gioco, più o meno rapide, con palline (e vetri) che restituiscono rimbalzi più o meno ampi, e via dicendo.
Le due facce presentano di nuovo lo spin blade, finitura ruvida che permette al giocatore di dare sempre alla pallina quel pizzico di effetto che rende più difficile governarla. Il range di peso è dichiarato fra i 360 e i 375 grammi. È disponibile online a un prezzo intorno ai 370 euro.