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La crescita di Denis Perino, l’italo-argentino stregato dal padel

Protagonista sia a livello internazionale che nel circuito nazionale, Denis Perino sta scalando a piccoli passi il ranking mondiale. Il 27enne di Cordoba, azzurro agli ultimi mondiali di Doha, è il più avanti nella classifica FIP fra gli italo-argentini che giocano per l’Italia e punta a un super 2023. Con lo stesso coach di Agustin Tapia

24 marzo 2023

Denis Perino, classe 1996 da Cordoba, è il più avanti nel ranking mondiale fra gli italo-argentini, al numero 43 (foto Adelchi Fioriti)

Chissà cosa sarebbe accaduto se quel giorno Denis Perino avesse deciso di continuare col calcio e di non iniziare a impugnare una pala. “Giocavo a calcio sempre e comunque – ha raccontato –, ma a 17 anni è apparso il padel nella mia vita. E non ho più pensato, neanche per un secondo, di smettere”. Oggi il 27enne nato a Cordoba è il più avanti nel ranking mondiale fra gli italo-argentini che hanno deciso di giocare per il nostro paese, nonché il solo top-50, al numero 43 della classifica FIP.

Una scelta, quella di rappresentare la bandiera italiana, che gli è valsa la possibilità di far parte della Nazionale italiana ai Mondiali di Dubai della passata stagione, ma Perino si è meritato la chiamata non solo per i risultati ma anche per il suo impegno sul panorama nazionale, che nel 2022 l’ha visto giocare vari tornei (vincendo due tappe del circuito Slam by Mini) e conquistare anche lo scudetto della Serie A a squadre con l’Orange Padelclub di Roma

Detto dell’ottimo 2022, anche il suo 2023 sembra avere delle premesse di altissimo livello, visto che il mancino italo-argentino è stato uno dei primi vincitori dell’anno nel Cupra FIP Tour, imponendosi a La Palma (Canarie) in coppia con lo spagnolo Mario Huete. Spagnolo anche il suo compagno abituale, Sergio Alba. Molto del suo successo l’italo-argentino lo deve al genio del giovane Pablo Crosetti, che oltre a essere allenatore del fenomeno Agustin Tapia è anche il suo coach, a Barcellona, in un rapporto che – parola di Perino – durerà anche in futuro. 

In coppia con Mario Huete, Perino ha vinto a La Palma (Canarie) uno dei primi tornei FIP Rise del 2023

Denis, numero 35 nella prima fascia del ranking nazionale FITP (con 4.440 punti), è un combattente nato, uno che i punti e le partite non le molla mai. “Lotto, sono un guerriero, ma non accetto facilmente le sconfitte e per questo divento capriccioso”. A volte fa come Jannik Sinner, che il migliore d’Italia lo è nel ranking mondiale di tennis, e al quale capita di rimanere sveglio tutta la notte a riguardare le partite che perde, perché c’è sempre qualcosa da migliorare. “Bisogna curare tutti gli aspetti: io in particolare devo farlo con la volée di rovescio, il mio punto debole. Quella di dritto è invece il mio colpo migliore”.

Il legame con l’Italia è forte per Denis, come testimoniano anche i suoi migliori ricordi in un campo da padel. “La prima partita indimenticabile della mia carriera – ha detto ancora – risale al WPT di Alicante nel 2019, dove insieme al mio compagno Marcello Jardim abbiamo vinto contro Franco Stupaczuk e Mati Díaz. Indimenticabile anche la sfida contro l’Olanda degli ultimi mondiali di Dubai, quando vestendo la maglia della Nazionale Italiana ho giocato in coppia con Marcelo Capitani”.

Denis Perino in maglia azzurra insieme a Marcelo Capitani ai mondiali del 2022 a Dubai: i due hanno giocato spesso in coppia

Per provare a diventare il migliore, Denis studia dai più forti. Fernando Belasteguin e Sanyo Gutierrez sono i miei punti di riferimento e poi c’è Agustin Tapia, per me il giocatore migliore del circuito”. Se Pablo Crosetti è l’uomo che ha fatto venire fuori le sue qualità quando già era diventato un professionista, il coach che gli ha “inculcato la malattia” del padel è Nito Brea, che oltre a essere il padre della top-20 Delfina Brea vanta trent’anni di esperienza come allenatore d’èlite. “Mi ha contagiato totalmente quando ero ancora un ragazzino: con lui mi allenavo continuamente cercando di dare il 100%”.

Lo si vede anche dal profilo Instagram del giocatore, infarcito di foto di partite, allenamenti, momenti felici e altri difficili. L’unico scatto postato negli ultimi anni che non ha nulla a che vedere col padel è in riva al mare, in Sardegna, nel settembre del 2021. Anche se il motivo che al tempo l’ha portato sull’isola è naturalmente il suo sport preferito.

Un “malato di padel”: questo è l’italo-argentino che non molla mai, che vuole scalare la classifica mondiale e diventare uno dei migliori in circolazione. Perino non è uno che si guarda mai alle spalle. “Non ho rimpianti, credo che tutto ciò che accade sia per una ragione. E sono molto felice di come ho percorso la mia strada”. Lo sono anche gli appassionati italiani di padel, che in lui hanno trovato un buon nome da seguire.

Perino in azione nel 2022 all’Italy Major Premier Padel del Foro Italico, uno dei tornei più importanti al mondo (foto Adelchi Fioriti)

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