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Nel padel professionistico il coach ha un ruolo determinante: aiuta i giocatori a trovare la strategia giusta, ma fa anche da collante fra i due compagni. A pochi giorni dal via alla stagione 2023 ecco chi sono gli allenatori di punta del circuito maschile, al seguito delle prime otto coppie del ranking
di Marco Caldara | 15 febbraio 2023
Secondo molti, il padel è uno sport individuale che si gioca in coppia. Oppure in tre, visto che l’allenatore ha un ruolo determinante, non solo durante gli allenamenti ma anche negli incontri. Infatti, il coach siede a tutti gli effetti in panchina, quindi può comunicare con i giocatori a ogni cambio campo, suggerendo loro dove essere più efficaci o come cambiare la strategia. In più, funge anche da collante fra i due compagni, regolando le emozioni di entrambi per garantire la giusta alchimia. A pochi giorni dall’inizio della stagione 2023, una carrellata degli allenatori delle principali coppie del ranking.
Juan Lebron e Ale Galan: Mariano Amat
Non esiste una singola intervista nella quale, nel parlare della loro unione e del loro successo, i due spagnoli non ringrazino l’allenatore che li segue fin dal 2020, alla M3 Academy di Madrid ma anche in tutti i tornei in giro per il mondo. Argentino, 49 anni, migrato dal suo paese nel pieno della crisi economica di vent’anni fa, Amat è considerato uno dei guru del padel moderno, attentissimo agli aspetti tattici del gioco. A giudicare dal rapporto fra i suoi due giocatori deve essere anche particolarmente bravo a tenerli uniti: non sempre Lebron è il compagno più simpatico al mondo, eppure i due continuano a vincere. Insieme.
Agustin Tapia e Arturo Coello: Gustavo Pratto, Pablo Crosetti e Manu Martin
La nuova coppia tutta freschezza ed esplosività che promette di combattere per il numero uno del mondo sarà guidata da tre figure di spessore: Gustavo Pratto, Pablo Crosetti e Manu Martin. Il primo è lo storico allenatore di Coello, nonché l’uomo che a Valladolid l’ha formato trasformando un ragazzino poco considerato in uno dei fenomeni del gioco moderno, mentre il secondo lavora già da tempo con Agustin Tapia. I due si divideranno i compiti, aiutati anche dalla novità Manu Martin, il coach-Youtuber che col suo canale “Meyora Tu Padel” è diventato l’allenatore di mezzo mondo. Coello l’ha voluto nel proprio team.
Fernando Belasteguin e Sanyo Gutierrez: Claudio Gilardoni e Miguel Sciorilli
Come già nella loro prima unione targata 2021, i due big hanno portato con sé i rispettivi allenatori, che li accompagnano ormai da parecchi anni. Sanyo ha un grande rapporto con Gilardoni, che ricopre anche il ruolo di direttore sportivo dell’accademia che l’argentino ha aperto insieme all’ex numero uno ATP Juan Carlos Ferrero, mentre Bela porta naturalmente avanti la collaborazione di lunga data con Miguel Sciorilli, il tecnico argentino (oggi selezionatore e coach della nazionale italiana maschile) che lo guida da una vita. Lo stesso Sciorilli ha da poco chiuso la collaborazione con Ari Sanchez, numero 3 al femminile.
Paquito Navarro e Juan Tello: Rodrigo Ovide
Non vederlo a fianco di Martin Di Nenno sarà un tantino strano, ma nel 2023 il mitico Rodrigo “Rodri” Ovide continuerà a lavorare con Paquito Navarro, come guida della collaborazione con Juan Tello. 42enne argentino, allenatore anche delle numero uno del mondo Alejandra Salazar e Gemma Triay, Ovide è uno dei coach più popolari e ha iniziato a lavorare ai più alti livelli ad appena trent’anni, subito dopo aver abbandonato l’attività professionistica. Nel 2022 ha guidato la nazionale argentina all’oro mondiale. Nella stagione 2023 allenerà anche la nuova coppia composta da Maxi Sanchez e Lucas Campagnolo.
Franco Stupaczuk e Martin Di Nenno: Carlos Pozzoni
Dopo aver chiuso la collaborazione con Paquito e con Ovide che nel 2021 l’aveva portato a una sola vittoria dal numero 1 del mondo, per la nuova stagione Martin Di Nenno ha deciso di affidarsi a pieno alla soluzione Franco Stupaczuk, sposando non solo il connazionale (col quale vinceva tutto da ragazzo) ma anche il suo allenatore, Carlos Pozzoni. Un tecnico di enorme esperienza e grande carisma, molto apprezzato nell’ambiente. L’argentino gestisce la propria accademia a Madrid, al club Padel 2.0. In passato è stato l’allenatore di Marta Marrero e Marta Ortega quando arrivarono al n.1 della classifica mondiale.
Momo Gonzalez e Alex Ruiz: Jorge Cardenas
Squadra che vince non si cambia, squadra che funziona bene… nemmeno. Perché nel 2022 i due spagnoli Gonzalez e Ruiz non hanno vinto alcun titolo, ma sono stati spesso fra i protagonisti e così hanno deciso di proseguire insieme anche nell’anno nuovo, senza stravolgere una coppia ben amalgamata. Merito anche del loro allenatore Jorge Cardenas, una figura meno popolare rispetto ad altre ma ugualmente preparata. Lo spagnolo è uno dei fondatori, nonché il direttore, della J3 Padel Academy che sorge all’interno dell’Higueron Resort, a Malaga. La città di entrambi i giocatori, che lì che si allenano.
Pablo Lima e Coki Nieto: Maxi Grabiel
L’argentino guiderà quest’anno il duo composto da Coki Nieto e Pablo Lima, uno dei giocatori di maggiore successo della storia, che ha da poco annunciato l’intenzione di ritirarsi al termine della stagione. Resta da capire che motivazioni avrà, avendo già fissato una data di scadenza, ma sta anche a Grabiel cercare di tirare fuori il meglio dai suoi nuovi assistiti. Maxi ha solamente un anno di esperienza da coach, essendosi ritirato all’inizio del 2022, ma con Marta Ortega e Bea Gonzalez ha saputo fare subito grandi cose. Sono state le uniche capaci di inserirsi un paio di volte in mezzo al dominio di Triay/Salazar e Sanchez/Josemaria,
Federico Chingotto e Javi Garrido: Gaby Reca
Chingotto avrà anche perso Tello, suo compagno da quando dall’Argentina partirono alla volta della Spagna per provare a diventare dei big, ma ha conservato coach Gaby Reca, ex numero uno al mondo (ai tempi del Padel Pro Tour, a fianco di Seba Nerone) e nemmeno troppo tempo fa ancora fra i protagonisti del circuito. Il tecnico argentino, nel 2022 alla guida della nazionale femminile dell’albiceleste (argento mondiale), ha il compito di provare ad accompagnare verso i successi un duo dalle grandi potenzialità. Spetta anche a lui trovare il giusto compromesso fra la solidità di Chingotto e l’esplosività di Garrido.