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Pubblicato il calendario della prima stagione del circuito Premier Padel. Si parte il 26 febbraio da Riyadh: previsti 25 tornei in 18 paesi diversi. Italia seconda solo alla Spagna per numero di tornei: confermati il Major di Roma (anticipato a giugno) e il P1 di Milano, con la novità di un P2 a Genova
di Marco Caldara | 19 dicembre 2023
La capitale mondiale del padel resta la Spagna, ma subito dopo viene l’Italia. È quanto emerge dall’attesa pubblicazione del calendario del 2024 di Premier Padel, prima stagione che vedrà il circuito a regia FIP-QSI come unico riferimento per i giocatori di punta del mondo della pala. Si parte il 26 febbraio da Riyadh, in Arabia Saudita, con un totale di 25 tornei sparsi in 18 paesi diversi. Quattro saranno in Spagna, tre in Italia: ci sono le conferme del Major di Roma al Foro Italico (anticipato da luglio a giugno, dal 17 al 23) e quella del P1 all’Allianz Cloud di Milano (che chiuderà la “regular season” dal 2 all’8 dicembre), più la novità di un P2 a Genova, in calendario dal 15 al 21 luglio.
Nel complesso, i Major saranno sempre gli stessi quattro di 2022 e 2023 (a Doha, Roland Garros e in Messico gli altri tre); i P1 undici e i P2 – al debutto – nove. Oltre all’Arabia Saudita, ci sono le novità del Venezuela, con un P2 a Puerto Cabello, e del Kuwait, con un P1 dall’11 al 17 a novembre a Kuwait City, parte di una mini-tournèe nel middle-east che comprenderà anche un P1 a Dubai, nella settimana precedente. 14 gli appuntamenti in Europa, comprese le Tour Finals – il nuovo Master Final – a Barcellona dal 18 al 22 dicembre; 4 in Sudamerica e Asia, 2 in America Centrale (Messico) e uno in Africa, il P1 egiziano di Newgiza annullato nel 2023 ma pronto a tornare dal prossimo anno.
In sostanza, come previsto, il nuovo circuito rappresenta a tutti gli effetti un unione fra i calendari Premier Padel e World Padel Tour, con qualche novità e alcune defezioni, ma soprattutto numerosi appuntamenti del vecchio WPT inglobati nel nuovo circuito, come Asuncion, Argentina, Santiago, Finlandia, Rotterdam, Dusseldorf e Svezia. Ancora da ufficializzare le città che ospiteranno alcuni tornei, compresi due dei quattro spagnoli: oltre al P1 di Madrid e alle Finals, si giocheranno due eventi in Andalusia, un P2 a cavallo fra aprile e maggio e un P1 a luglio.
Solamente quattro le nazioni a poter vantare più di un torneo: oltre a Spagna e Italia, il privilegio toccherà alla Francia (insieme al Major di Parigi c’è un P2 a Bordeaux) e al Messico, paese dove il padel venne inventato nei primi Anni ’60 dal miliardario Enrique Corcuera. L’unica assenza illustre pare quella di Valladolid, appuntamento che era diventato uno dei più iconici del vecchio WPT, ma per aprire il circuito a nuovi mercati era inevitabile cambiare marcia rispetto agli standard del passato, che vedevano la parte principale del calendario distribuita esclusivamente in Spagna.
Per il padel si tratta a tutti gli effetti di un enorme passo avanti, grazie alle incredibili possibilità (per i giocatori e il pubblico) messe sul piatto dal nuovo circuito, trasmesso in tv in oltre 180 paesi nel mondo e sempre più globale. Ma con le federazioni nazionali e le associazioni dei giocatori finalmente al centro.