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Giorgia Marchetti, vincitrice degli European Games insieme a Carolina Orsi, racconta il miracolo polacco, inatteso dal pubblico ma anche dalle stesse protagoniste. “Per due giorni di fila – dice – abbiamo dimostrato al mondo intero che la Spagna si può battere. La svolta? In semifinale”. Ora testa al Major di Roma, casa sua
01 luglio 2023
È passata quasi una settimana, ma nella mente di tutti gli appassionati di padel (e non solo) è ancora impressa la bellissima impresa di Giorgia Marchetti e Carolina Orsi nel torneo di doppio femminile ai Giochi Europei a Cracovia (Polonia). Le due azzurre hanno regalato spettacolo e con cinque vittorie in cinque giorni sono riuscite a conquistare una magnifica medaglia d’oro: un risultato che pesa tantissimo, sia per il valore in sé sia perché conferma la continua crescita del Bel Paese nel padel professionistico.
Prima dell’evento in pochi si aspettavano un trionfo così grande da parte delle due azzurre, specialmente perché le quattro spagnole (due coppie) presenti erano giocatrici di ottimo livello ed era dunque difficile pensare di poterle battere. Orsi e Marchetti però non si sono fatte intimorire da niente, hanno seguito il loro gioco e con grande merito si sono prese il gradino più alto del podio dopo aver sconfitto proprio le due coppie iberiche tra semifinale (Noa Canovas/Araceli Maria Martinez per 6-4 4-6 6-3) e finale (Marta Barrera/Marta Caparros per 6-4 4-6 7-5). Meglio di così, non si poteva fare.
Una delle due protagoniste è stata una splendida Giorgia Marchetti, che nel corso del torneo ha dimostrato, ancora una volta, tutte le sue qualità. Ma persino lei prima della partenza per Cracovia non credeva di poter vincere la medaglia più pregiata. “Non partivamo favorite e non ci aspettavamo questo risultato – afferma la classe 1995 -, anche perché io e Carolina non siamo una coppia fissa e quindi non è facile giocare senza aver fatto tanti allenamenti insieme. Ci conosciamo già da anni e abbiamo fatto partite insieme, ma da lì a pensare di vincere una medaglia d’oro ce ne passa”.
Spesso, per far scattare qualcosa, basta un momento e Giorgia, il clic dei suoi Giochi Europei, ce l’ha ben chiaro. “La svolta – svela – è arrivata in semifinale, dopo un primo set vinto giocando alla grandissima. Lì io e Carolina abbiamo espresso un livello ottimo, eravamo in fiducia. Da quel primo set in poi, anche se poi il secondo l’abbiamo perso, abbiamo alzato il livello ed è aumentata la nostra consapevolezza”.
Nel terzo parziale della semifinale le due azzurre hanno dimostrato di avere una grande tenuta mentale, e lo stesso è stato provato anche dopo aver perso il secondo set in finale. “Se fossimo state più ciniche nella fase calda del secondo parziale – spiega ancora – avremmo potuto vincere la finale in due set. Non è successo, però non ci siamo abbattute. Ci siamo sedute e ci siamo dette che avevamo giocato bene, che esistono anche le avversarie ed erano state brave loro ad alzare il livello nel momento cruciale. Poi nel terzo abbiamo messo qualcosa in più noi e alla fine abbiamo vinto, dimostrando al mondo intero per il secondo giorno di fila che la Spagna si può battere”.
Il trionfo in finale è stato il coronamento di un sogno e poi una volta salita sul podio, per Giorgia c’è stato un momento indimenticabile. “Sentire l’inno italiano sul podio – dichiara la classe 1995 – è stato un qualcosa di impagabile. Un momento difficile da spiegare a parole: lo si capisce solo vivendolo”. Parole che fanno capire quanto la romana ci tenesse a fare bene con la maglia azzurra.
Dopo la magnifica avventura con l’Italia, per Marchetti è tempo di pensare ai prossimi tornei nei vari circuiti. L’azzurra, che vive a Roma ma che appena può va ad allenarsi a Madrid da Rodri Ovide (lo stesso allenatore della sua compagna di medaglia d’oro Carolina Orsi e di molti big del padel, ndr), continuerà a giocare con Chiara Pappacena, per andare a caccia di altri ottimi risultati dopo quelli ottenuti negli ultimi mesi, in particolare il success nella tappa di Roma del circuito Slam by Mini e due qualificazioni nel tornei WPT, al Master di Marbella e all’Open 1000 di Vigo.
Per Giorgia il prossimo obiettivo sarà quello di fare bene all’Italy Major Premier Padel a Roma (8-16 luglio), primo evento del circuito Premier Padel in cui parteciperanno anche le donne. “A Roma – afferma – ci teniamo ad arrivare super preparate: vogliamo fare bene, soprattutto perché giochiamo in casa e verranno tante persone a vederci. Io e Chiara non ci siamo date un obiettivo preciso, penseremo a giocare partita dopo partita e vedremo fin dove riusciremo ad arrivare”.
Pensando più in grande, invece, l’azzurra ha ben chiari i suoi obiettivi stagionali. “Quest’anno – svela – mi piacerebbe entrare nelle prime 50 al mondo. Voglio continuare ad allenarmi e a migliorare, in vista delle prossime stagioni nelle quali ci saranno più giocatrici e di conseguenza un livello ancora più alto”. La strada intrapresa da Giorgia sembra quella giusta, più che mai oggi che ha una medaglia d’oro da stringere fra le mani.