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Le condizioni atmosferiche incidono parecchio su molti aspetti del gioco del padel, perché freddo e umidità sono nemici di pale, palline, pareti e non solo. Giocare in inverno è più complicato per parecchi motivi, ma esistono alcuni semplici accorgimenti che possono aiutare a limitare il problema
di Marco Caldara | 04 gennaio 2023
Fra giocare a padel d’estate e farlo d’inverno c’è una grande differenza, perché le condizioni atmosferiche incidono su molti aspetti del gioco (comportamento della pala, delle palline, delle pareti e non solo) e in certe zone d’Italia è normale giocare outdoor anche nei mesi più freddi, data la carenza di strutture coperte e temperature comunque sopportabili.
Ma anche quando si gioca indoor la differenza si vede, perché il mix fra il freddo esterno e il riscaldamento interno può formare un po’ di condensa, e in più in questo periodo, nel quale i costi dell’energia stanno creando problemi a molti impianti, è normale giocare – anche nei campi riscaldati – con almeno un paio di gradi in meno rispetto al solito. Per questo, è bene conoscere una serie di accorgimenti da mettere in pratica per competere al meglio anche nei mesi più freddi, indoor come outdoor. Eccoli.
PRESTA ATTENZIONE ALL’ATTREZZATURA
Spendere cifre importanti per acquistare una pala di alta qualità e poi lasciarla sempre nel bagagliaio dell’automobile è una delle peggiori scelte che si possano fare, perché il freddo e l’umidità (così come il caldo d’estate) incidono sui materiali, rendendo la racchetta meno performante in campo. Quando non si gioca è sempre bene conservare le pale in un luogo asciutto e a una temperatura simile a quella di casa. Serve a garantire le migliori performance ai materiali e a fare in modo che l’attrezzo duri più a lungo.
UTILIZZA PALLINE GONFIE
In un periodo dell’anno nel quale le condizioni rendono il gioco più lento, è bene prestare più attenzione del solito alle palline. Utilizzare palline che hanno perso parecchia pressione rende il tutto ancora più complicato: già di per sé i rimbalzi non saranno dei più soddisfacenti, e con palle poco gonfie il problema viene accentuato. Questo non significa che vada acquistato un tubo nuovo a ogni partita, ma aumentare la frequenza con la quale si cambiano le palline può essere una mossa saggia. Almeno in inverno.
NON DIMENTICARE IL RISCALDAMENTO
Il riscaldamento? Uno sconosciuto per ogni giocatore amatoriale di padel. Chiunque ha l’abitudine di arrivare al club ed entrare in campo il prima possibile, senza prima essersi scaldato a dovere. I 5 minuti (spesso meno) di palleggio in campo non sono affatto sufficienti: sia per essere davvero pronti all’inizio di un incontro, sia per ridurre il rischio di farsi male, tutti dovrebbero imparare a scaldarsi a dovere prima di iniziare una partita. Non serve chissà quanto: bastano 10 minuti fatti come si deve.
VESTITI ADEGUATAMENTE
Nei mesi più freddi scendere in campo con una felpa ed eventualmente anche i pantaloni lunghi non è reato. Capita anche ai professionisti, quindi perché non possono farlo i giocatori di club? L’ideale è iniziare la sfida con una felpa, poi quando ci si rende conto di aver raggiunto la giusta temperatura corporea la si può spogliare. Idem per i pantaloni lunghi. Volendo, esistono anche prodotti termici specifici per il padel.
USA MENO IL REMATE
Una delle primissime conseguenze di condizioni umide e palline più pesanti è che la palla tende a saltare meno rispetto all’estate, anche (o soprattutto) dopo l’impatto sui vetri. Il palleggio pre-match è il momento per provare determinati colpi come il remate, in modo da capire se in certe condizioni il colpo può comunque essere efficace o è meglio affidarsi ad altro. Se la palla non salta, non salta. Inutile incaponirsi in tentativi di por tres che diventano assist per gli avversari. Ci sono tante soluzioni alternative.
CONSIDERA L’UMIDITÀ
L’umidità è fra i più grandi nemici dei giocatori di padel, perché è la kriptonite del loro più grande amico: il vetro di fondo. L’umidità rende le pareti scivolose, complicando tantissimo la difesa perché invece di rimbalzare la pallina avrà la tendenza a cadere a terra dopo l’impatto. Quando succede l’ideale è prendere due accorgimenti: il primo è quello di lasciar rimbalzare sui vetri il minor numero di palline possibile, specialmente quando il colpo dell’avversario è piuttosto lento; il secondo è di provare a prendere la rete il prima possibile, così da rimanere meno tempo a fondo campo e limitare il problema.
RIDUCI LA VELOCITÀ DEI COLPI
Come appena visto, in condizioni di gioco umide bisogna cercare di lasciar rimbalzare sul vetro meno palline del solito, specialmente le più lente. Allo stesso tempo, tuttavia, è bene imparare a ridurre la velocità dei propri colpi, così da proporre all’avversario proprio quel genere di palline lente che quando impattano sul cristallo diventano difficilissime da difendere. Più potenza avrà il nostro colpo, più facile sarà per il rivale difenderlo. Ideale è cercare la doppia parete: doppio rimbalzo vuol dire doppia difficoltà.
EVITA LA CONTROPARETE
Sempre per gli stessi motivi elencati sopra, la controparete è uno dei colpi meno indicati quando campi e vetri sono umidi. La pallina, infatti, invece di prendere la direzione della metà campo avversaria tende a schizzare verso l’alto, fino a toccare il soffitto nei campi indoor. All’aperto, invece, ci sono maggiori chance che finisca dall’altra parte della rete, ma controllarla è comunque difficilissimo. Meglio evitare, a meno di trovarsi in situazioni nelle quali non è possibile fare altrimenti.
LIMITA GLI EFFETTI
Quando le palline sono umide risulta molto più difficile imprimere effetti, perché tendono a scivolare al contatto con la superficie della racchetta, anche dei modelli con le finiture più ruvide. Per questo, quando c’è umidità è consigliato ridurre lo spin e utilizzare di più i colpi piatti.
ABBASSA IL BARICENTRO
Giocare con il campo e le palle umide fa sì che la palla non rimbalzi tanto, il che costringe il giocatore a colpirla da un'altezza inferiore rispetto al solito. In più, dopo il contatto col fondo la palla tenderà a schizzare via più rapidamente del solito. Per questo, al giocatore conviene abbassare il baricentro, piegare maggiormente le gambe e muoversi a piccoli passi.