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Con Chingotto, Momo può sognare: “Punto al numero 1”

Momo Gonzalez è il giocatore che più ha guadagnato dai cambi di coppia in vista del 2024: giocherà insieme a un top player come Federico Chingotto e potrà tornare a sinistra, lato del campo a lui più congeniale. Sarà un duo carismatico e pericoloso: “Possiamo lottare per vincere contro tutti”

di | 14 gennaio 2024

Terminato il valzer delle coppie maschili per la stagione 2024, c’è un giocatore che più di ogni altro sorride pensando all’anno nuovo, perché ha guadagnato un compagno di altissimo profilo e anche la possibilità di tornare a giocare a sinistra, lato del campo che più gli appartiene. Si tratta di Jeronimo “Momo” Gonzalez, numero 13 del ranking mondiale, prossimo a dividere il campo con Federico Chingotto. Per lo spagnolo è un upgrade mica da ridere, perché trova un top player – peraltro fresco di splendido trionfo al Master Final di Barcellona – e insieme a lui può porsi ambizioni senza precedenti, partendo da coppia numero 5 (la prima alle spalle dei giganti) agli ordini di un allenatore di enorme esperienza come Gabi Reca.

“Il desiderio di giocare insieme a Federico – ha raccontato Momo un’intervista al quotidiano spagnolo Marca – c’è sempre stata, ma per un motivo o per un altro il progetto non si era mai trasformato in realtà. Finalmente è successo e sono molto entusiasta e ansioso di iniziare la preparazione”. L’accordo fra i due è arrivato dopo il Master Final, con buona probabilità in seguito alla decisione di Ale Galan (che pareva prossimo all’unione con Chingotto) di proseguire insieme a Juan Lebron.

“Partiamo come coppia numero 5 – ha aggiunto Gonzalez –, quindi il primo obiettivo è conquistare la top-4. Vogliamo affermarci, creare automatismi e lavorare da subito come una squadra, sicuri che i risultati arriveranno. Saremo una coppia molto rocciosa in difesa, quindi più portata a fare bene sui campi meno rapidi. Inizialmente potremmo invece avere qualche problema in condizioni di gioco che favoriscono chi spinge, ma sono sicuro che potremo migliorarci anche lì”.

Sicuramente, il duo Gonzalez/Chingotto si presenta come uno dei più carismatici del circuito, unendo il giocatore più spettacolare (almeno secondo i “puntazos” che spopolano negli highlights) a uno dei preferiti dalla gente, per la sua capacità di lottare coi giganti nonostante un fisico al di sotto degli standard. “L’obiettivo per il 2024? Intanto mi piacerebbe giocare tutta la stagione insieme allo stesso compagno. Lo scorso anno ho cambiato quattro partner e questo mi ha creato molta incertezza. Spesso chi osserva non ci fa caso, ma nella stragrande maggioranza dei casi cambiare compagno significa cambiare staff, a volte città. Non avere certe cose sotto controllo mi rende nervoso: uno sportivo ha bisogno di stabilità fuori dal campo, per potersi concentrare solamente su ciò che deve fare per eccellere.

Credo – ha detto ancora – che il calendario di quest’anno, più ordinato, ci darà una mano. La coppia è nuova, quindi ci sono molti fattori che devono funzionare. Non conta solo il saper giocare bene a padel. Il mio obiettivo è diventare numero uno del mondo e lo dico apertamente. Non so se ci riuscirò oppure no, e realisticamente parlando sarà dura farcela nel 2024. Ma mi alleno ogni giorno con quell’obiettivo. Al mondo siamo in 50 o 100 che ragioniamo allo stesso modo: mi auguro che anche il mio compagno parta sapendo che possiamo lottare per vincere tutte le partite”.

Di certo, uno degli obiettivi dei due può essere quello di conquistare almeno un titolo. Chingotto ne vanta solamente due, mentre “Momo” zero: ha perso cinque finali e attende ancora la sua prima volta nel circuito maggiore. “Ci sono andato vicino varie volte – dice –: vuol dire che ci sono, ma non ci sono del tutto. Negli ultimi anni sono sempre meno i giocatori ad avere la possibilità di vincere dei titoli: mi auguro di riuscire a diventare uno di loro”.

Oltre alla possibilità di dividere il campo con Chingotto, come detto Gonzalez avrà anche la chance di tornare a giocare a sinistra, dopo che nell’ultima parte della scorsa stagione si era spostato a destra per unirsi a Javi Garrido. Una decisione che insieme alle difficoltà tecniche del cambio aveva portato con sé anche numerose responsabilità. “Fin dal primo torneo insieme – ha detto ancora il giocatore andaluso – nella mia mente si è instillato il fatto che ero stato io a cambiare lato, quindi il successo della coppia doveva dipendere soprattutto da me. Sentivo di dover dimostrare di essere all’altezza della nuova posizione e questo è stato un peso. Poi piano piano la situazione è migliorata e verso fine stagione ho iniziato a sentirmi pienamente a mio agio”.

Tuttavia, la sua posizione ideale rimane la sinistra. “Mi piace molto di più – continua – anche se il periodo a destra mi è servito molto in termini di apprendimento. Non mi dispiace nemmeno giocare da quel lato del campo, ma credo di poter dare molto di più a sinistra. Se c’è da cambiare lato per un match non è un problema, ma un cambio permanente è davvero complicato. È roba per pochi privilegiati”. Evidentemente non ritiene di far parte della categoria, ma ora poco importa. Tornerà a sinistra e con Chingotto al suo fianco può sognare in grande.


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