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Andrea Melisi: da Brescia all’Australia, da Sinner a Rafter

Da giovane tennista affrontava Sinner e Arnaldi ai campionati italiani under, mentre da padelista – migrato a Sydney – il bresciano Andrea Melisi si è trovato di fronte una leggenda come Pat Rafter e… l’ha battuto all’Australian Open. “Punto ad arrivare in vetta al ranking australiano e scalare la classifica FIP”

11 gennaio 2024

Un passato da tennista, il trasferimento in Australia per fare l’allenatore e ora l’obiettivo di diventare grande nel padel. È la storia di Andrea Melisi, classe 2001 da Brescia, finito sotto la luce dei riflettori negli ultimi giorni. Il motivo? Semplice: al FIP Rise Australian Open ha sconfitto niente meno che una leggenda del tennis come Pat Rafter (ex numero 1 al mondo e due volte campione Slam agli US Open), dimostrando di avere delle ottime qualità con la pala in mano.

Ma andiamo con ordine, perché per comprendere la storia è bene partire dall’inizio. Melisi è cresciuto sportivamente con il tennis (attualmente è ancora classificato 2.3), disciplina che gli ha permesso di togliersi parecchie soddisfazioni. Per esempio, ha partecipato diverse volte ai campionati italiani giovanili, nei quali ha potuto sfidare anche i suoi due coetanei più forti del nostro tennis: prima Jannik Sinner (nel 2015) e poi Matteo Arnaldi (nel 2016). “Quando ho affrontato Sinner – racconta – ho visto il classico altoatesino: parlava poco e stava molto nel suo. Ho perso 7-5 6-2, e non mi sarei mai aspettato che lui potesse crescere fino a ottenere i risultati attuali. E lo stesso vale per Arnaldi”.

Successivamente Melisi ha disputato anche qualche torneo Itf, per tentare l’accesso nel ranking mondiale ATP, ma in quel momento si è reso conto che il livello era troppo alto e, allo stesso tempo, i costi dell’attività iniziavano a diventare insostenibili. Pertanto, un giorno il classe 2001 ha deciso di cambiare vita, passando dall’altra parte della barricata e diventano allenatore. Prima nella sua Brescia, poi, dopo mesi di ricerche e colloqui, alla Voyager Tennis Academy di Sydney (Australia), in qualità di “High Performance Coach”, ossia di allenatore dei ragazzi di alto livello dai 12 ai 18 anni.

Parallelamente al suo nuovo lavoro in Australia, Andrea ha continuato a giocare a padel, sport che aveva conosciuto a Brescia. “Inizialmente usavo questo sport come via di fuga dallo stress del tennis – afferma il 22enne italiano –, ma torneo dopo torneo mi sono accorto della possibilità di ottenere dei risultati importanti, quindi ho continuato in modo sempre più professionale”.

Andrea è un giocatore di destra, bravo nel gioco a rete e capace di usare al meglio il suo grande atletismo. Per questo, considerando anche che il padel in Australia è ancora agli albori, Melisi può essere considerato come uno dei più forti giocatori del paese, nonostante si alleni in media soltanto due/tre volte a settimana (e senza allenatore). A conferma della sua qualità c’è proprio la recente semifinale internazionale raggiunta nell’evento FIP Rise Australian Open, nel quale si è regalato un successo contro il leggendario Pat Rafter.

“È stato bello poter affrontare Pat, e potrò sempre vantarmi di averlo battuto agli Australian Open (ride, ndr). Non so quante volte lui avesse giocato a padel prima della nostra sfida, perché con i vetri ha fatto davvero fatica. Ma con le volée e i colpi dall’alto ci sapeva fare. Se dovesse continuare a giocare, come ha detto che farà visto il suo ruolo da ambasciatore del padel in Australia, sicuramente crescerà tantissimo”. 

Quanto al movimento australiano, Melisi ha spiegato che sta crescendo un po’ per volta, un po’ frenato dal fatto che Tennis Australia (federazione di riferimento) tema che possa prevalere rispetto al tennis. “Ma comunque – ha aggiunto – a Sydney i campi sono raddoppiati in un anno, e quest’anno dovrebbero raddoppiare ancora”.

Per lui stesso, invece, la prossima sfida è il FIP Promotion di Melbourne, nel quale spera di fare bene insieme al suo compagno fisso Timothy Brown, numero 1 d’Australia. Un bel risultato permetterebbe di acquisire ulteriore fiducia, per poi poter inseguire con ancora più determinazione gli obiettivi stagionali. “Quest’anno punto a salire in vetta al ranking australiano – dice ancora il bresciano –, e poi cercherò di fare bene nel circuito asiatico. Sono quinto in classifica: spero di guadagnare ancora delle posizioni e di qualificarmi per il Master di fine anno”.

Allo stesso tempo, Melisi proverà a scalare posizioni anche nella classifica FIP, nella quale attualmente occupa la posizione numero 473. “Parlando invece di obiettivi a lungo termine – chiude –, non nascondo che spero un giorno di poter arrivare a giocare i tornei del Premier Padel”. Ambizioni importanti, ma in linea con la storia di un ragazzo di soli 22 anni che per inseguire una passione è finito dall’altra parte del mondo.

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