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Iniziano a nascere soluzioni studiate per permettere di allenarsi a padel anche senza scendere in campo, grazie all’utilizzo di intelligenza artificiale e realtà virtuale. Nulla può sostituire il piacere di una partita con gli amici, ma la tecnologia può fare bene allo sviluppo del gioco. E anche alla promozione fra i più giovani
31 gennaio 2024
Trovare un campo da padel all’orario preferito è diventato un po’ meno complicato rispetto al periodo folle del primo boom, perché le strutture sono aumentate (e continuano a farlo) e il mercato delle prenotazioni ha subito una leggera flessione, fisiologica dopo i numeri da urlo dei primi tempi. Ma quando proprio non è possibile prenotare un campo nelle vicinanze, chi l’ha detto che l’alternativa debba essere l’astinenza forzata del gioco? Ci sono vari modi per allenarsi comunque anche lontano dal campo, ultima una soluzione che fonde realtà virtuale ed e-sports: magari non rivoluzionerà le abitudini dei padelisti, ma può aggiungere una possibilità niente male.
Un’azienda italiana, infatti, ha appena lanciato un sistema di allenamento tecnologico che permette di lavorare sulla tecnica (e divertirsi) anche fuori dal campo, nel salotto di casa od ovunque ce ne sia la possibilità. In sostanza, si tratta di un’applicazione basata sulla realtà virtuale che grazie a un visore permette al giocatore, armato di racchetta ma con una pallina virtuale, di allenarsi secondo gli obiettivi proposti, ossia distruggendo colpo dopo colpo dei blocchi che rappresentano gli avversari. Un gioco che richiede tecnica e precisione, e presenta difficoltà crescenti pensate per abituare l’atleta a compiere determinati movimenti tipici del padel, affinando così tecnica ed esecuzione.
Il tutto, come detto, senza la necessità di andare in campo, il che comporta anche un risparmio di denaro e pure di tempo. Ci si può allenare quando si vuole, quanto si vuole, potenzialmente anche dove si vuole. Una bella opportunità per tutti, in particolare per chi fra un impegno e l’altro si trova con poco tempo da dedicare allo sport.
L’idea di creare una sorta di e-padel si inserisce a pieno in un mercato di sport virtuali sempre più sviluppato, e che al giorno d’oggi punta a creare delle soluzioni in grado non soltanto di divertire e garantire competizione, ma anche di offrire quella che può diventare a tutti gli effetti un’attività sportiva. Capace quindi di portare benefici diretti anche alla salute di chi la pratica. Una partita sul campo con tre amici rimarrà sempre un piacere difficile da eguagliare, ma l’intelligenza artificiale continua a correre e anche in questo caso può dare un contributo concreto alla preparazione dei giocatori, dagli amatori fino ai professionisti sempre alla ricerca del dettaglio che può fare la differenza.
E non è detto che le due cose, ossia padel reale e virtuale, non possano coesistere. Anzi, le versioni virtuali possono diventare un buon modo per scaldarsi prima di scendere in campo, aspetto estremamente sottovalutato da tutti i giocatori amatoriali. Non c’è alcun campo disponibile per farlo? No problem, bastano il visore (oggi disponibili a prezzi accessibili), la pala, un po’ di spazio e il gioco è fatto.
E non è tutto, perché il padel virtuale può funzionare anche fuori dal mondo strettamente sportivo, diventando un passatempo e un modo per divertirsi alla portata di tutti, anche di chi non ne vuole sapere di scendere in campo. Oppure un modo per far conoscere il gioco ai più giovani: sono naturalmente i più abituati all’universo degli e-sports, e sono proprio la categoria alla quale il sistema padel – a livello sportivo, ma anche commerciale – sta puntando in vista del futuro.