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I due spagnoli si sono garantiti il numero uno della classifica di fine stagione per il terzo anno consecutivo. È l’ennesima conferma di un dominio sempre più evidente, per numeri e livello di gioco espresso. Gli avversari continuano a cercare soluzioni per contrastarli, ma fino a qui si sono rivelate tutte vane
di Marco Caldara | 16 novembre 2022
Al termine del 2022 del padel internazionale mancano ancora una manciata di tornei, ma per quanto riguarda la classifica di fine anno i giochi sono già chiusi. Sia nel ranking mondiale FIP sia nella classifica del World Padel Tour nessuno può più agguantare Juan Lebron e Ale Galan, capaci di chiudere al comando insieme per il terzo anno consecutivo. E non è tutto, perché per “el lobo” è addirittura il quarto, visto che terminò da numero uno del mondo anche il 2019, quando giocava con Paquito Navarro, prima di cambiare partner e puntare su Galan.
All’epoca i due si allenavano nella stessa struttura – a Madrid – ma non avevano mai pensato di dividere anche il campo, poi è nato il progetto coordinato da coach Mariano Amat e il mondo del padel è stato immediatamente rivoluzionato. La pandemia per loro ha rappresentato un aiuto, perché nel 2020 – a causa delle difficoltà a viaggiare – tre tornei di fila si sono giocati nello stesso impianto e in condizioni molto favorevoli ai due, così li hanno vinti tutti e gettato le fondamenta di una dimensione che ancora nessuno è riuscito davvero a far vacillare.
Nel 2021 Paquito Navarro e Martin Di Nenno sono arrivati a una sola vittoria dallo scippargli il numero uno (gli sarebbe bastato vincere l’Open del Messico, dove persero in finale), ma il loro sarebbe stato un risultato figlio più della continuità che del valore assoluto. Perché se si parla di livello il padel che esprimono i due spagnoli non si è mai visto nella storia ed è fra le ragioni dei continui cambi di coppia fra gli avversari: cercano una soluzione per contrastarli (vedi Navarro a destra con Tello, per provare a ricalcare il loro assetto), ma fino a qui non l’ha ancora trovata nessuno.
In nemmeno tre anni insieme Galan e Lebron sono già diventati la seconda coppia più vincente nella storia del World Padel Tour (nato nel 2013) grazie a 21 titoli, alle spalle solamente di Fernando Belasteguin e Pablo Lima (35). Ma quest’anno possono superarli nel numero di titoli in una sola stagione: l’argentino e il brasiliano ne vinsero la bellezza di 12 nel 2016, mentre loro sono già a quota 11 (tre nel Premier Padel, otto nel World Padel Tour) e con ancora cinque appuntamenti prima del sipario sarebbe una sorpresa se non riuscissero almeno a eguagliare il primato.
In più, a 26 (Galan) e 27 anni (Lebron) sono già entrambi nella top-5 dei più vincenti nel WPT: il madrileno con 28 successi, il compagno con 26. Significa che di questo passo diventeranno presto i più titolati dell’ultimo decennio, col circuito Premier Padel pronto ad aiutarli ulteriormente allargando il numero di appuntamenti a disposizione. Fino a qui, nel 2022 ce ne sono stati sei e loro ne hanno vinti la metà, aggiudicandosi due Major su tre, i più importanti in termini di palcoscenico: al Foro Italico e sul Court Philippe-Chatrier del Roland Garros.
Oggi, chi si avvicina al padel trova loro come principali testimonial, due ragazzi normali che a volte in campo si scontrano (quasi sempre per colpa del carattere di Lebron) ma poi fuori sono grandi amici, consapevoli che il percorso professionale sia una cosa e la vita è un’altra. E anche del fatto che giocare insieme faccia bene alla carriera di entrambi, il che aiuta a superare i piccoli attriti nel nome di vittorie, popolarità e guadagni sempre più corposi.
L’aspetto più preoccupante – per gli avversari – del dominio di Galan e Lebron sono i numeri in costante miglioramento. È vero che il totale dei tornei a disposizione continua ad aumentare, ma lo stesso sta facendo la somma dei loro titoli: erano stati cinque ciascuno (con compagni diversi) nel 2019, poi sei (insieme) nel 2020, quindi sette lo scorso anno. Da febbraio in avanti, invece, sono già undici e il loro primato l’avrebbero superato anche senza Premier Padel, visto che fra Open e Master hanno messo insieme otto vittorie anche nel WPT, ultima quella della scorsa domenica a Malmo.
Ora ci provano fra Sudamerica e Messico, dove entrambi hanno già vinto un titolo (nel 2019) ma sino a qui non sono ancora riusciti a imporsi l’uno a fianco all’altro. Tre le cartucce a loro disposizione: il Master di Buenos Aires, l’Open di Città del Messico e quindi il Major di Monterrey di Premier Padel. Un circuito del quale entrambi – ma Galan in primis – si sono fatti portavoce, dopo aver compreso prima di altri colleghi che il futuro passa da lì e che è quella la strada maestra per portare il padel in tutto il mondo e guadagnare la popolarità globale, degna delle star di uno sport sempre più conosciuto, praticato e apprezzato. Anche per merito loro.