Chiudi

-

Nicole e un 2020.... Nobile

La 25enne di Cervia, campionessa italiana indoor e outdoor con due compagne diverse, è stata premiata con il Supertennis Awards per il Beach Tennis

di | 30 dicembre 2020

Nicole Nobile con la compagna Sofia Cimatti

Nicole Nobile con l'attuale compagna di doppio Sofia Cimatti

Il 2020, l’annus horribilis che tutti vorrebbero cancellare, resettare e soprattutto non rivivere più, può essere ricordato come un anno da Oscar? A Nicole Nobile ha lasciato, nonostante tutto, se non un bel ricordo nella sua interezza, almeno qualche soddisfazione. Campionessa italiana indoor in coppia con Veronica Casadei a Forlì prima della pandemia, titolo confermato insieme a Sofia Cimatti ai campionati assoluti outdoor di Giulianova ad inizio agosto dopo mesi di lockdown. La doppietta tricolore è valsa alla 25enne di Cervia il SuperTennis Awards 2020 nel beach tennis. La giuria della piattaforma tv e digitale della FIT ha inteso premiare la romagnola per essere riuscita ad affermarsi anche in una stagione falcidiata dall’emergenza Covid-19. 

Nicole Nobile in azione

“E’ un riconoscimento importante – racconta Nicole dal buen retiro nell’isola francese di Reunion, al largo del Madagascar, dove sta passando gli ultimi giorni dell’anno – Vedo riconosciuti i sacrifici e i duri allenamenti per arrivare sin qui. Ho sempre messo tutta me stessa in quello che faccio e questo premio va oltre le vittorie. E’ stato un anno molto complicato, in cui non è stato possibile disputare tornei a livello internazionale. Nel mio piccolo, in una stagione così particolare, ho comunque portato a casa il titolo italiano negli unici tornei cui ho preso parte con due partner differenti. La speranza è che il circuito possa ripartire, in modo da riprendere a viaggiare in giro per il mondo e partecipare agli appuntamenti più prestigiosi”. 

Un 2019 da urlo, “l’anno perfetto” lo definisce lei, in cui aveva vinto tanto a livello internazionale, da Copacabana a Las Palmas, passando dalla sua Cervia fino a Doha. Un exploit che l’ha portata a scalare la classifica mondiale fino a diventare la numero 2 del ranking. Il 2020 iniziato ancora al top, con lo scudetto indoor vinto a Forlì in tandem con Veronica Casadei, sembrava il preludio ad un altro anno ricco di successi. Invece è arrivato il Covid, inesorabile silenziatore a tanto entusiasmo. 

“Ho trascorso la quarantena a Reunion, dove vivono i genitori del mio moroso, Theo Irigaray, beach tennista anche lui.  Nonostante la quarantena, abbiamo avuto la possibilità di allenarci outdoor e disputare anche qualche torneo. E’ stato sicuramente un bel vantaggio per mantenersi in forma. Il calendario del 2021 è ancora provvisorio: a marzo giocherò sicuramente un torneo proprio a Reunion, evento a cui tengo tanto. Forse ci sarà modo di andare in Brasile a febbraio, ma al momento è ancora difficile fare programmi. L’intenzione è giocare ovunque sarà possibile e la situazione generale lo consentirà”. 

Il futuro sulla sabbia è con la conterranea Sofia Cimatti (è di Imola), sodalizio che ha prodotto i suoi effetti già al primo colpo. “L’unica esperienza con lei è andata bene ai Campionati Italiani Outdoor di Giulianova, a conferma della giusta scelta fatta. La componente principale nel nostro sport è il feeling che si crea nella coppia. Quando giochiamo un torneo, trascorriamo tutto il tempo insieme: è come andare in vacanza con una persona con la quale devi condividere tutto, soddisfazioni ma anche difficoltà sul campo. Prima che una compagna deve essere un’amica. La scelta di un partner in campo è molto improntata sulla base caratteriale”.

Nicole Nobile e Sofia Cimatti con lo scudetto outdoor conquistato a Giulianova

Nicole Nobile e Veronica Casadei, campionesse italiane indoor di beach tennis a Forlì

Coppia vincente. Nicole Nobile e Theo Ingaray, campioni del mondo 2018 nel misto

Nicole Nobile con il fidanzato Theo Ingaray

Nel 2018 Nicole Nobile è stata anche campionessa mondiale nel misto. Indovinate un po’ con chi?  Si proprio con Theo Ingaray. E galeotta fu la racchetta. “Lui è il numero 1 francese.  A quei tempi non stavamo ancora insieme, ma abbiamo partecipato ai mondiali di Cervia, arrivando fino alla vittoria finale. Adesso siamo molto legati nella vita, anche se non giochiamo più assieme perché in campo capitava di litigare” racconta sorridendo. 

Cervia è la culla del beach tennis, eppure per Nobile non è stato amore a prima vista. “Dall’età di tre anni ho iniziato a praticare la ginnastica artistica, disciplina che mi ha accompagnato fino ai 16 anni.  Ad un certo punto, però, mi sono resa conto che non c’era grande stimolo anche per carenza di strutture. Per mia fortuna sono nata e vissuta a Cervia, patria del beach tennis, che per anni ha anche ospitato i campionati mondiali. In estate, anche da ragazzina, ho sempre giocato con mio padre e i miei amici. Ero bravina, ho iniziato a prenderci gusto prendendo delle lezioni e partecipando a qualche torneo vicino casa. Poi grazie ad alcuni sponsor ho iniziato a viaggiare e da lì è diventata la mia vita”. 

Difficile, però, mantenersi col beach tennis, pur avendo raggiunto ottimi livelli. “Mi sono laureata in ingegneria, ho preso la triennale ed ora sto facendo la specialistica. Sono convinta che nel mio futuro ci deve essere anche dell’altro, ad oggi è difficile poter vivere di questo. L’anno scorso ho avuto una stagione perfetta, adesso sono numero 5 al mondo, e i risultati ottenuti mi hanno permesso di accantonare qualcosa. I professionisti, diciamo i primi 10-20 giocatori al mondo, affiancano spesso l’insegnamento alla loro attività. In questo momento, sto sostenendo gli esami universitari online, mi alleno e riesco anche a dare lezioni di beach tennis per mantenermi”.  

La speranza è che il tennis in spiaggia possa affermarsi sempre di più, seguendo le orme del padel, disciplina molto più giovane, almeno in Italia, ma protagonista di un vero e proprio boom. “Il padel si avvicina più al tennis, entrambi sono più fruibili per la facilità di reperire le strutture in cui praticarli. Il beach tennis è meno controllabile perchè si gioca in spiaggia. E poi forse i tennisti sono più avvantaggiati e più attratti nel passare al padel, disciplina comunque affine visto che si gioca sempre a rimbalzo. Ci vogliono anni, invece, per entrare nel meccanismo del beach, dove tutto è al volo”. 


Non ci sono commenti
Loading...