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Il palermitano chiude il 2024 a ridosso della top 500. “La trasferta in Giappone mi ha dato fiducia e consapevolezza anche in ambito challenger”
di Fitp Sicilia | 27 dicembre 2024
Numero 1860 a inizio anno, numero 521 a fine dicembre. Un balzo davvero poderoso quello compiuto da uno degli under 18 più forti nel panorama mondiale ovvero Federico Cinà, 17enne palermitano, destinato a una carriera importante.
L’ingresso nella top 500 sarebbe già potuto diventare realtà prima dell’inizio del 2025 se Cinà non fosse stato costretto al ritiro a fine primo set contro lo statunitense Zhu nel match di 1° turno del 15.000 dollari di Doha.
Fortunatamente il tennista siciliano si è fermato in tempo perché la fitta all’adduttore avvertita dopo pochi games si era poi rivelata, al rientro a Palermo, essere una distrazione. Nulla di particolarmente grave e dopo qualche giorno di meritato riposo, il tennista cresciuto a pane e palline da tennis, sarà pronto per la preparazione invernale in vista della nuova stagione.
Il 2024 per Cinà è stato l’anno del 1° successo Itf colto nel mese di settembre in Romania così come è stato l’anno delle prime esperienze challenger dove si è davvero ben comportato con il raggiungimento dei quarti di finale in quel di Matsuyama in Giappone sul cemento outdoor. Alla vigilia della partenza per l’Asia, Cinà occupava il gradino 663 delle graduatorie mondiali.
“Se mi avessero detto a febbraio-marzo che avrei concluso il 2024 a pochi passi dalla top 500 non ci avrei creduto onestamente – racconta Federico – tuttavia in Giappone avevo delle ottime sensazioni e in cuor mio sapevo che potevo fare molto bene e di conseguenza mettere in cascina tanti punti Atp. Sono andato via da lì molto felice per come sono andati i tre tornei challenger che ho disputato e nello specifico penso che nel torneo di Matsuyama contro il top 200 australiano Li Tu (battuto 5-7 6-4 6-3 n.d.r) ho giocato la partita più bella dell’anno. Inoltre questa parentesi asiatica mi ha dato fiducia e consapevolezza anche in ambito challenger”.
A livello Itf invece Cinà oltre alla vittoria a Buzau sulla terra rossa rumena, ha messo a referto anche una finale sul veloce di Monastir persa contro il croato Matej Dodig nel mese di febbraio. Gli chiediamo quali siano le differenze più sostanziali tra Itf e challenger.
“Nei tornei challenger alcuni giocatori hanno molta esperienza in quanto hanno preso parte a prove del circuito maggiore e quindi, nei momenti topici del match, sanno molto bene come gestire determinate situazioni”.
Sulla preparazione invernale e sugli obiettivi stagionali queste le sue parole.
“La inizierò a gennaio - conclude Cinà - e farò base prevalentemente al centro federale di Tirrenia ma starò qualche settimana anche a Palermo presso il Country Time Club (all’accademia gestita proprio dal padre Francesco che lo segue passo passo nella sua crescita n.d.r). Lavorerò con l’intento principale di crescere fisicamente e poi anche tecnicamente. Inizialmente giocherò gli Itf attraverso i quali proverò a guadagnarmi l’accesso alle prove challenger” .