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Dal tennis al padel: così coach Rota ha cambiato racchetta

Mollare un posto da coach in una nota accademia per buttarsi nel padel. L’ha fatto William Rota, 34enne bergamasco che dopo una dozzina d’anni nel circuito internazionale di tennis ha cambiato rotta scommettendo sul boom della nuova disciplina. Ora è direttore tecnico al PalaPadel di Seriate

31 ottobre 2020

William Rota e Gustavo Spector

William Rota, 34enne bergamasco (a destra), con il Ct della Nazionale Gustavo Spector

Inseguire per anni il sogno di diventare un coach internazionale di tennis, e poi, una volta raggiunto l’obiettivo, cambiare completamente strada. Scelta figlia di quell’istinto che il bergamasco William Rota ha sempre seguito.

Lo fece nel 2008, quando a soli 22 anni si lanciò in un percorso che conosceva poco come coach professionista, e grazie al team privato Future Talent iniziò a girare il mondo insieme al lituano di Bergamo Laurynas Grigelis. Adesso l’ha fatto di nuovo, la scorsa estate per la precisione: ad anni 34, mollando il ruolo di responsabile del settore Pro nell’accademia di Laura Golarsa, ha deciso di cambiare racchetta e andare all-in sul padel, sfruttando il boom dello sport in Lombardia (e non solo).

L’ha fatto sposando il progetto del PalaPadel, il centro da cinque campi indoor nato nel 2019 a Seriate, dove in un colpo solo gli hanno offerto sia un posto da direttore tecnico sia la possibilità di trasformare in lavoro quella passione per il gioco diventata sempre più forte. 

“Sin dalle prime esperienze sul campo da padel – racconta il tecnico di Albano Sant’Alessandro – ho sentito una spinta particolare, degli stimoli nuovi. Mi sono dato tempo per capire se fosse solo un’attrazione momentanea, ma ho capito presto che poteva seriamente essere il mio futuro”. Così ha iniziato il suo iter formativo da insegnante, sia con i corsi federali sia allenandosi col CT della nazionale Gustavo Spector. Quando è arrivata la chiamata del PalaPadel, lui si è fatto trovare pronto.

“Il padel - racconta Rota - ha un potenziale di crescita enorme, come dimostrano le quasi 3.000 persone che hanno già giocato almeno una volta al PalaPadel, in nemmeno 12 mesi dall’apertura. Ho capito subito che poteva valerne la pena”. In qualità di direttore tecnico, Rota fa lezioni, segue le squadre, organizza gli allenamenti degli agonisti e a settembre ha inaugurato la scuola padel per i ragazzini. “In Italia – dice ancora – si gioca tanto a padel nella fascia d’età che va dai 20 ai 50 anni. Il nostro obiettivo è di provare ad abbassare l’età media, creando un settore giovanile che possa formare i giocatori del futuro”. Una bella sfida, che al PalaPadel hanno accettato in fretta.

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