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Cinà che peccato, ma ci sono segnali importanti

Il 16enne palermitano cede in tre set al brasiliano Fonseca. Il percorso newyorkese di “Pallino” è stato contraddistinto dal successo agli ottavi sul russo Denim. Al Country Time Club di viale dell’Olimpo saranno certamente in tanti a festeggiare il suo rientro

di | 10 settembre 2023

Federico Cinà

Federico Cinà

Bravo lo stesso “Pallino”. Federico Cinà, 16 anni, giocatore del team di serie A1 maschile Ct Vela Messina ma che si allena al Country Time Club sotto lo sguardo vigile del papà Francesco ha tenuto tutti incollati davanti alla tv nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 settembre in cui ha disputato la sua prima semifinale slam juniores sul cemento di New York.

Una sfida, quella con il brasiliano 17enne Joao Fonseca, numero 7 del ranking giovanile e numero 650 Atp, iniziata alle ore 18 in Italia, ma poi sospesa per due volte, prima per il troppo caldo e poi per un forte acquazzone. Alla fine il tennista carioca ha prevalso per 6-4 3-6 6-4. Un incontro che si è deciso per alcuni dettagli e che poteva tranquillamente chiudersi anche con un esito differente.

Il percorso del classe 2007 palermitano, cresciuto a pane e tennis, come spesso ama dire il padre, è stato notevole se teniamo conto dello straordinario successo agli ottavi a spese del numero 1 al mondo juniores Yaroslav Denim, battuto per 6-3 3-6 7-6.

Oltre Denim, Federico (numero 16 delle classifiche under 18) ha sconfitto il coreano Seugmin Park, lo statunitense Kyle Kang e ai quarti il cinese Yi Zhou.

Gran parte di questi match sono stati trasmessi su Supertennis dando così possibilità a chi non l’aveva mai visto giocare di vedere le sue qualità che fanno di lui a detta di molti addetti ai lavori un predestinato. Federico dalla sua ha il vantaggio di avere un coach di fama internazionale (ha lavorato per tantissimi anni con Roberta Vinci) e che sa come gestire queste pressioni e certamente potrà essere una guida preziosa per la crescita di questo ragazzo che in bacheca annovera 4 titoli di singolare (Mytlene in Grecia nel 2021, Sousse in Tunisia nel 2022 e Bytom (Polonia) e Traralgon (Australia) in questa stagione).

Queste le considerazioni di Federico a poche ore dal match di semifinale terminato alle 2 di notte in Italia.

“È stata una settimana estremamente impegnativa sia sul piano fisico che su quello mentale – racconta il classe 2007 palermitano – sapevo che avrei potuto fare bene qui sul cemento americano, cemento che considero la mia superficie prediletta. Nel corso del torneo, partita dopo partita, è andata sempre meglio e nello specifico dopo la vittoria agli ottavi contro il numero 1 al mondo under 18 Yaroslav Denim ero particolarmente felice. Questa semifinale è certamente frutto del duro lavoro fatto insieme al mio staff. Peccato per la semifinale contro Fonseca, le due interruzioni non mi sono state certamente un fattore positivo” , ha concluso “Pallino”.

Federico Cinà adesso farà rientro alla base, ovvero nella sua Palermo. Al Country Time Club di viale dell’Olimpo saranno certamente in tanti a festeggiare il suo rientro, primo tra tutti il paterno nonno Giuseppe, il suo tifoso numero 1 il quale non si è perso nemmeno un incontro di quelli disputati allo Us Open.

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