Inizio d'anno con la promessa Lorenzo Carboni

Rapidità negli spostamenti, regolarità nello scambio, notevoli doti in difesa e un rovescio bimane che sfonda. Gli ingredienti per un buon tennis ci sono tutti, ma Lorenzo Carboni sa di avere ancora molto da imparare. Il tempo è dalla sua parte, perché nonostante sia già stabilmente in seconda categoria, ha solo 14 anni (ne compirà 15 il 27 febbraio 2021).

Nato e cresciuto anche tennisticamente ad Alghero, un anno fa ha intrapreso un cammino che gli cambierà la vita: Lorenzo Carboni è stato ammesso nel prestigioso Piatti Tennis Center a Bordighera, dove trascorrerà complessivamente un periodo di cinque anni. Se uno come Riccardo Piatti - attuale allenatore di Sinner (n.37 Atp) - ha messo gli occhi su di lui, non può essere un caso.

Incontriamo Lorenzo nell’ultimo scorcio del 2020 al Tennis Club Porto Torres, dove si sta allenando in vista del rientro in Liguria (nel rispetto delle normative nazionali anti-Covid). In campo con lui, Alexander Fragasso, classe 2005, altra promessa del tennis sardo. Due ore di tennis frizzante che volano via tra partitelle ed esercizi con i Maestri nazionali Giancarlo Di Meo (Tc Alghero) e Paolo Pani (Tc Porto Torres).

Tornato in Sardegna per le vacanze di Natale, Lorenzo Carboni ripartirà poco prima dell’Epifania.

Come stai a Bordighera?

Bene. Ho deciso di andarci per fare un passo in più e provare a diventare più forte. Sta andando tutto secondo le aspettative.

Come è organizzata la tua giornata?

La mattina tennis e atletica, lavoriamo sulla tecnica e gli spostamenti; dopo la pausa pranzo, facciamo nuovamente tennis e atletica, concentrandoci sul match.

In cosa devi migliorare, secondo te?

La parte mentale. Alcune volte esco dalla partita, invece dovrei rimanere sempre sul pezzo. Tecnicamente, dovrei migliorare il dritto.

Ti piacerebbe vivere una vita da tennista professionista?

Sì, è il mio sogno. Per questo ho fatto questa scelta un anno e mezzo fa.

A quale tennista ti ispiri?

Nole Djokovic. E’ simile a me nei movimenti e mi piace come sta in campo.

Su quale superficie preferisci giocare?

Mi piace la terra. A Bordighera mi alleno sia sul veloce che sulla terra battuta.

Il torneo che sogni di vincere?

Wimbledon.

La tua materia preferita fuori dal campo?

La matematica: a volte è divertente.

Ti manca la Sardegna?

Un po’ sì, quando passano tanti mesi, ma ho fatto questa scelta e va bene così.

Lorenzo ha iniziato a giocare molto presto, ad appena 3 anni e mezzo, incuriosito da quello che era l’hobby di suo padre. Con le racchette da spiaggia se la cavava bene, perciò i genitori si sono detti: “perché non provare”? Accolto dal Tennis Club Alghero nonostante la giovanissima età, ha iniziato con la Maestra Barbara Galletto. Successivamente, si è allenato con il Maestro Marco Lelli e lo stesso Di Meo. Nel 2020 è arrivato alla finale in doppio e alla semifinale in singolare ai Campionati Nazionali Under 14 di Biella, dove è stato l’unico a strappare un set al veronese primo classificato Alessandro Battiston. In precedenza, è arrivato in finale al Lemon Bowl 2018 di Roma e nello stesso anno ha trionfato al torneo Junior Next Gen under 12 a Milano. Lui e Alessandro Battiston sono i più forti classe 2006 in Italia.

Al centro di Bordighera, in cui è entrato con un inserimento graduale, Lorenzo Carboni si allena in un ambiente internazionale, dove ha conosciuto nuovi amici provenienti da diversi Paesi, come Slovenia e Bulgaria. Lo staff tecnico che si sta occupando di lui comprende, oltre a Riccardo Piatti, i coach Andrea Volpini e Cristian Brandi nonché il preparatore atletico Kladarin Dragoljub (noto “Drago”). Periodicamente viene convocato dalla Federazione Italiana Tennis al Centro di preparazione olimpica di Tirrenia.

La dote principale di Lorenzo? Chi lo conosce non ha dubbi: è la voglia di competere.