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Tennis Europe Junior, a Forlì il meglio del tennis giovanile in memoria di Gaio Camporesi

Si è conclusa la tappa forlivese del Tennis Europe Junior Tour: trionfo per la canadese Jasmine Lì ed il francese Samuel Schifano nell’under 12, brillano le stelle italiane di Lavinia Cacace Gismondi e Tobia Baragiola Mordini nell’under 16

di | 20 luglio 2022

Jasmine Lì e Leylatou Aliassime premiate al Tennis Villa Carpena

Jasmine Lì e Leylatou Aliassime premiate al Tennis Villa Carpena

Dopo i numerosi challenger disputati tra gennaio a maggio, continua la grande rassegna di appuntamenti al Tennis Villa Carpena di Forlì.

Nel weekend del 16 e 17 giugno si è conclusa un’importante tappa del Tennis Europe Junior Tour, con le finali dell’under 12 e 16, maschile e femminile.

Derby canadese tra le più piccole, dove Jasmine Lì ha approfittato della ‘giornata no’ di Leylatou Aliassime, cugina d’arte di quel Felix, attuale nove al mondo ATP. Nel maschile, ottima prova del classe 2011 trentino Alessandro Forza, che va a un set dal titolo contro il francese Samuel Schifano.

Tra i più grandi, lotta alla pari tra Lavinia Cacace Gismondi e Catalina Bonati: ne esce vittoriosa la prima, al secondo successo consecutivo partendo dalle qualificazioni in un torneo del Tennis Europe. Han fatto notte, invece, Pierluigi Basile e Tobia Baragiola Mordini per decretare il vincitore maschile dell’under16. Vince l’allievo del Vavassori Tennis team, dopo due set di enorme tasso tecnico, atletico e agonistico.

Il Tennis Europe lascia dunque Forlì dopo 317 partite e 217 iscritti in rappresentanza di 16 nazioni. La tappa, però, rappresentava anche il 3° memorial Gaio Camporesi, vero pioniere dello sport forlivese e romagnolo, come ricordato dai figli Redo e Gaddo, oggi consiglieri del circolo e innamorati a vita del tennis:

“È stata una bellissima settimana di tennis - ha raccontato Redo - ma la cosa che fa piacere è vedere i campi pieni di ragazzi che giocano. Mi pare di poter dire ci sia stato un ottimo livello e grande correttezza e fair play, che era poi il primo pensiero di nostro padre”.

“Eh sì, il babbo teneva particolarmente al comportamento in campo - ha continuato Gaddo -. Penso che in questo torneo i ragazzi abbiano onorato la sua memoria, non solo con le performance in campo ma anche col comportamento esibito, dentro e fuori”.

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