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I campi in terra del club verdeblu sono tornati finalmente a ospitare i match fra alcuni dei più importanti interpreti del tennis di seconda e anche prima categoria nazionale, dopo che l’edizione 2020 non aveva potuto svolgersi a causa della pandemia.
di Enrico Casareto | 27 luglio 2021
Dopo l’Open del TC Pegli, giunto alla sua settantesima edizione, è andato agli archivi un altro
appuntamento estivo che da molti anni ormai attira l’attenzione di tanti affezionati spettatori.
I campi in terra del club verdeblu sono tornati finalmente a ospitare i match fra alcuni dei più
importanti interpreti del tennis di seconda e anche prima categoria nazionale, dopo che l’edizione
2020 non aveva potuto svolgersi a causa della pandemia.
Il pedegree del torneo,, dotato quest’anno di un montepremi, ricordiamolo solo maschile,
addirittura di seimila euro, conferma il livello assoluto della manifestazione potendo vantare la
presenza ai nastri di partenza, nell’arco delle sue dieci edizioni ormai, di giocatori professionisti
con classifica mondiale ATP del calibro di Roberto Marcora, Alberto Brizzi e Matteo Marrai.
Ottimo il livello tecnico del torneo.
Anche l’edizione appena terminata ha messo in vetrina molti giocatori importanti. Moroni, seconda
testa di serie e vincitore del torneo, è stato campione italiano under 16 e la sua classifica nazionale
non gli rende completamente giustizia, poiché attualmente studia negli Stati Uniti grazie a una
borsa di studio e non può fare molta attività in Italia. Il siciliano Luca Potenza, fra i primi 650
tennisti del mondo, gioca per un circolo della Capitale ed è arrivato a Chiavari reduce dagli ottavi
di Perugia. Il tabellone era poi impreziosito dal portacolori del Park Genova Alessandro Ceppellini,
da due giocatori russi tesserati sempre a Roma e da alcuni 2.4 e 2.5 lombardi.
Il taglio voluto alla classifica dei giocatori ammessi, fino a 3 / 5, senza apertura ai quarta categoria,
sullo stile di appuntamenti più importanti come i Challenge,r ha regalato ancora più prestigio
all’Open del TC Chiavari.
Tanta qualità paga e la prova migliore è stata rappresentata dalla costante presenza di un folto
pubblico, comunque sempre attento e ordinato, che ha assistito alle belle partite andate in scena,
soprattutto nelle sessioni serali.
Marchione: “soddisfatti per il folto pubblico”.
“E’ stata per noi una grande soddisfazione constatare quanto il nostro Open sia apprezzato da
giocatori e appassionati e di quanta gente sia venuta ad assistere all’Open di Chiavari -ammette
Fabio Marchione, maestro del circolo ospitante e direttore di gara assieme a Luigi Festa-. Lo
spettacolo è stato decisamente all’altezza della situazione. La finale fra Potenza e Moroni, un 2.1.
e un 2.2, vinta da Moroni 6/3 al terzo set è stata davvero entusiasmante, ma anche l’ottavo di
finale fra i genovesi Alessandro Ceppellini e Edoardo Bottino è stata splendido, così come la
semifinale, sempre fra Ceppellini e Moroni, con l’alessandrino che ha recuperato dallo svantaggio
di 1/4 nella frazione decisiva”.
In quest’ottica si è rivelato assolutamente adeguato al livello del tabellone il lavoro dell’intero staff
del torneo, oltre che dei due direttori di gara Marchione e Festa, anche dei G.A. Panariello e
Perrone e di Benedetta De Micheli che ha ricoperto il ruolo di Giudice di sedia in occasione della
finale.
Il TC Chiavari ha avuto anche la soddisfazione di mettere in vetrina durante il torneo alcuni suoi
atleti. Michele e Nicolò Viganego e Filippo Mozzi si sono infatti qualificati per il tabellone di
seconda categoria e Mozzi è arrivato fino agli ottavi di finale.