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Spadola e Rizzetto: le giovani leve si prendono il Memorial Morra

Presso il circolo Ronchiverdi di Torino si è disputata la decima edizione del Memorial Morra, Open limitato 2.3 che ha incoronato due under 20 piemontesi che stanno conquistando la ribalta non soltanto a livello regionale: Alessandro Spadola, classe 2003, ed Emma Rizzetto (2004)

di | 13 marzo 2022

Per il circolo Ronchiverdi di Torino marzo è il mese del Memorial Morra, prestigioso torneo aperto a giocatori e giocatrici con classifica sino a 2.3. La decima edizione ha potuto contare su oltre 120 iscritti tra maschile e femminile, e si è disputata con la formula week-end, riuscendo a completare tutti gli incontri in 5 fine settimana, senza mai ricorrere a doppi turni. L’appuntamento, che negli anni passati ha visto trionfare giocatori poi capaci di farsi spazio anche a livello nazionale, primo tra tutti l’oggi top-100 ATP (in doppio) Andrea Vavassori, si è dimostrato all’altezza delle aspettative tanto nel maschile quanto nel femminile.

Tra gli uomini, in finale si sono contesi il titolo la seconda testa di serie, Alessandro Spadola (classifica 2.3) del Verde Lauro Fiorito, e la sorpresa Matteo Rosingana (2.5), tesserato per il Circolo Tennistico Sportivo Taxi Tennis Torino, bravo a estromettere dal torneo in semifinale il primo favorito del seeding, Giacomo Crisostomo del Villaforte Tennis. A vincere la partita che valeva il titolo, con un doppio 6-4 gestito senza grosse difficoltà, è stato Spadola, classe 2003, tra i più interessanti under 20 a livello piemontese.

Il vincitore Alessandro Spadola (sinistra) e il finalista Matteo Rosingana

Così il torinese commenta il successo ottenuto ai Ronchiverdi: “Ho avuto un po’ di difficoltà durante il primo incontro, perché era un mese e mezzo che non giocavo tornei e in questi casi faccio sempre un po’ fatica a riprendere il ritmo partita. Inoltre, proprio in occasione del match, mi è arrivata la notizia che avrei giocato le qualificazioni del Challenger di Torino, grazie a una wild card della Fit, per cui è stato più complicato concentrarsi. Superato quello scoglio, è andata sempre meglio. In finale pensavo che mi sarei trovato di fronte Crisostomo, anche lui, come me, del 2003: è da quando siamo piccoli che le nostre strade si incrociano e qui partivamo come favoriti… Il suo avversario della semifinale, però, è stato bravo a ingabbiare il suo gioco e a potare a casa il match”.

Spadola, che l’anno scorso ha conquistato il suo primo punto Atp e ha preso parte a 4 tornei ITF Futures, spiega così la differenza tra mondo Open e Itf: “Non penso che cambi molto il livello di gioco espresso, specie se prendiamo in considerazione le qualificazioni dei Futures, perché in entrambi i casi giocano tutti bene a tennis, mentre è molto diverso il contesto. Quando entri in campo in un Futures non sai se vincerai o perderai, a prescindere dalle classifiche, perché spesso sono i particolari a fare la differenza. Questo mi serve anche quando gioco gli Open, che per me sono importanti anche come allenamento: se vado in sofferenza con un giocatore che sulla carta dovrei riuscire a superare senza grosse difficoltà so che è normale. Questo sport ti costringe a lottare con chiunque, quindi non mi abbatto”.

Spadola, che si definisce “un contrattaccante dal fondo, un giocatore alla Mannarino”, dal gioco pulito e con un buon timing nell’andare incontro alla palla, sa perfettamente che per raggiungere gli obiettivi che si è dato occorre allenarsi duramente, che serve essere il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via”, come dice lui stesso. “Nella mia via il tennis è al primo posto: voglio terminare gli studi e diplomarmi, come ho deciso di fare con la mia famiglia, per poi dedicarmi completamente a questo sport e inseguire i miei sogni.

Emma Rizzetto (destra) e Anna Maria Procacci premiate al Ronchiverdi

Nel tabellone femminile del Memorial Morra si è imposta Emma Rizzetto, tesserata per l’Us Beinasco. Luca Anselmi, maestro dei Ronchiverdi che ha seguito da vicino il torneo, commenta: “Mi ha impressionato il livello del femminile, in particolar modo della vincitrice Emma Rizzetto che, non ancora 18enne, ha dimostrato di non avere punti deboli. In semifinale ha battuto la vincitrice dell’anno scorso e prima testa di serie Stefania Chieppa, una giocatrice esperta che a questi livelli è sempre un’avversaria molto ostica, prima di superare in finale Anna Maria Procacci (6-0, 5-7 6-4 in punteggio, ndr). Come organizzatori ci ha fatto davvero piacere vedere in campo tanti giovani promettenti sia nel maschile che nel femminile. È la prova che il movimento piemontese è in salute, e riesce a far crescere nuove generazioni attrezzate per dire la loro nel circuito maggiore.

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