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La giovane tennista romana, finalista al Lemon Bowl, si racconta a 360°
di Lorenzo Andreoli | 17 gennaio 2022
Romana, classe 2009, Alice Iozzi è stata una delle grandi protagoniste della 38esima edizione del Lemon Bowl. Dopo aver conquistato lo scorso anno la prestigiosa Coppa Lambertenghi sui campi del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, la giovanissima tennista capitolina ha raggiunto l’ultimo atto del torneo internazionale giovanile, fermata dalla maltese Emma Montebello. Frequenta la seconda media, si ispira a Victoria Azarenka e sogna di diventare la numero uno del mondo.
“La mia storia con il tennis – racconta Alice – è iniziata presto. Presso il circolo All Round di Roma organizzavano sempre centri estivi in cui si aveva la possibilità di cimentarsi in tutti gli sport ed io ero l’unica che si fermava oltre l’orario stabilito pur di non posare racchetta e palline. Il maestro propose a mia madre di iscrivermi alla scuola tennis e da quel momento in poi non l’ho più abbandonato. A seguirmi all’inizio è stato Marco Dominici, con il quale mi sono trasferita al New Penta 2000, storica sede del Lemon Bowl, prima di fare recentemente ritorno alla base”. Sport e studio, Alice pensa in grande e riesce ad incastrare tutto alla perfezione. “In questo momento la scuola è la priorità, ma nel pomeriggio volo subito agli allenamenti. La sera mangio e faccio i compiti per il giorno dopo. Per crescere è indispensabile sapersi organizzare al meglio”.
La settimana trascorsa al Lemon Bowl ha lasciato, come sempre, un segno indelebile. “Il torneo lo conosco bene perché per molti anni si è svolto al New Penta 2000. Ho partecipato in più di una occasione ma in finale non ero mai arrivata, è stata una grande gioia. Vincere? Alla nostra età conta relativamente, occasioni come questa sono il massimo per ritrovare vecchi amici e farsene di nuovi. Le partite sono state tutte piuttosto complesse. Il livello è alto ormai e l’ho capito nel 2021 giocando molti tornei internazionali del circuito Tennis Europe”.
12 anni e un futuro da scrivere, con tanta voglia di divertirsi. “Se penso al tennis è impossibile smettere di sognare. Guardo molte partite in televisione, soprattutto quelle di Vika Azarenka. Ha grinta da vendere nonostante abbia già vinto tanto e anche dal punto di vista mentale è un vero e proprio modello per me. Non si arrende mai e resta concentrata fino all’ultimo punto. Torneo preferito? Adoro giocare su superfici rapide, quindi non possono essere che gli US Open. Spero di vincerli, un giorno, e diventare la numero uno del mondo”.