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Roland Garros, Bergamo da record

Il movimento orobico infrange una serie di primati durante questa edizione dello Slam francese. Per la prima volta c'erano tre giocatori della provincia al via di un Major, per la prima volta in due sono giunti ai quarti di finale. E infine, il risultato più prestigioso: il trionfo in doppio di Lisa Pigato accanto a Eleonora Alvisi

di | 12 ottobre 2020

Lisa Pigato al Roland Garros

Lisa Pigato al Roland Garros

Nell'anno più difficile della sua storia recente, Bergamo si scopre città per tennisti. Non è una sorpresa, se pensiamo ai tanti tornei internazionali organizzati nel corso delle ultime stagioni, tornei che hanno permesso di ammirare in anteprima tanti campioni che oggi sono al vertice del Tour. L'ultima in ordine di tempo, la polacca Iga Swiatek, regina di Parigi e vincitrice al Città dei Mille nel 2017. Fin qui, tuttavia, erano mancati gli atleti di casa, almeno se si parla di alto livello. Ebbene, il Roland Garros 2020 in questo senso ha segnato una svolta, con tre primati centrati nel giro di soli sette giorni. Il primo riguarda la partecipazione, perché per la prima volta la provincia orobica ha portato tre giocatori in gara in un Major: Lisa Pigato tra le ragazze, Samuel Vincent Ruggeri e Leonardo Malgaroli tra i ragazzi. Il secondo è rappresentato dal duplice quarto di finale raggiunto in doppio da Pigato e Malgaroli, quest'ultimo accanto al mancino francese Atmane. Il terzo, il più importante, lo ha colto la stessa Pigato con la vittoria nel torneo insieme a Eleonora Alvisi. Un risultato che ripaga la 17enne che si allena alla Milano Tennis Academy da un periodo difficile, con una frattura al polso procurata durante il lockdown che rischiava di compromettere la sua stagione.

“Sinceramente – spiega Lisa da Parigi – stavo quasi pensando di tornare a casa dopo aver saputo di non essere entrata nel draw di singolare. Diciamo che non ero affatto contenta. Invece ho parlato con Eleonora, abbiamo deciso di giocare il doppio e il resto è stato tutto una sorpresa. Con lei mi sono trovata benissimo: spinge parecchio da fondo e sa come entrare a rete quando serve. Mi sentivo sicura, e i risultati si sono visti. Anche in finale eravamo sicure di noi stesse, dopo la bella prova della semifinale. Sapevamo di avere una bella occasione e l'abbiamo sfruttata. Un risultato incredibile, se me lo avessero detto una settimana fa non ci avrei creduto. Ora tornerò ai tornei del circuito pro con ancora maggiore convinzione di prima”. 

Ma oltre al clamoroso e inatteso successo della Pigato, c'è anche un altro risultato importante colto da Leonardo Malgaroli. Pure lui, come Lisa, figlio di un ex tennista, e pure lui in rampa di lancio tra gli Under 18. Leonardo, in coppia col francese Atmane, ha perso al primo turno in singolare (lottando contro l'inglese Gill) ma ha vinto due match raggiungendo i quarti del doppio, dove si è arreso soltanto al duo Cobolli/Stricker, che poi avrebbe vinto il titolo. “Ogni giorno passato a Parigi – ha detto Malgaroli – è stato un regalo che mi porterò con me per sempre. Perché vedere i tuoi idoli che si allenano a due passi da te è un'emozione impagabile. C'è un po' di rammarico per il singolare, ma è stato compensato dalle belle prestazioni in doppio”.

Chi invece torna da Parigi un po' più arrabbiato è Samuel Vincent Ruggeri, colui che per condizioni di forma e per classifica (numero 43 Itf) era indicato come il primo da tenere d'occhio a Parigi. Per lui, un primo turno lottato in singolare, perso in tre set contro il numero 4 Rodrigues, e un primo turno in doppio contor la seconda coppia del seeding, quella formata da Ionel e Riedi. “Diciamo – spiega il 18enne di Albino – che poteva andare meglio coi sorteggi. Da un lato ho giocato un bel tennis, dall'altro non sono riuscito a gestire la tensione nei momenti decisivi. Spero che questo diventi uno stimolo per lavorare ancora meglio in futuro, perché adesso mi aspetta il circuito dei pro”.

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