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Mai così tanti giocatori italiani hanno preso parte al tabellone principale di una tappa del World Padel Tour. La pioggia ha fatto saltare l'esordio dei big negli gli incontri degli ottavi di giovedì che, dovrebbero, disputarsi venerdì nella sessione pomeridiana, quella mattutina è saltata per preparazione campi
di Riccardo Di Siena e Valentina Guido | 10 settembre 2020
Al Sardegna Open 2020 si sono giocati gli incontri di primo turno, i sedicesimi di finale, del main draw. Nella giornata di mercoledì 9 settembre una ventata tricolore ha arricchito il tabellone principale del World Padel Tour. Anche se non sono arrivate vittorie i giocatori azzurri hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il più alto livello del padel mondiale.
Nel primissimo pomeriggio ad aprire le sfide con i campioni del WPT sono state Valentina Tommasi e Carolina Orsi. Sulla carta le due azzurre non avevano molte chance contro le iberiche Melania Merino ed Esther Carnicero, ma il campo ha mostrato una partita combattuta tra due coppie che hanno giocato praticamente alla pari. L’inizio del match è stato equilibrato, sul 4-5 del primo set le italiane hanno salvato due set-point; giunte al tie-break si sono trovate in vantaggio per 6-4 ma non sono riuscite a sfruttare i due set point ed hanno poi ceduto per 8-6. Il secondo set invece non è stato lottato come il primo. È finita con il punteggio di 7-6(6) 6-1 la loro esperienza nel World Padel Tour al Sardegna Open 2020 – per Carolina Orsi era la prima volta in assoluto al WPT – ma pur con una sconfitta, l’entusiasmo è papabile:
“Siamo scese in campo cariche, non avendo niente da perdere, perché sapevamo di dover affrontare una coppia con un ranking molto più elevato del nostro, attorno al numero 40. Ci porteremo a casa la consapevolezza di poter competere con giocatrici di questo livello. Nel tie-break del primo set abbiamo anche avuto due set point ma purtroppo non siamo riusciti a concretizzarli. Colpa sicuramente della nostra scarsa esperienza, ma lavoreremo per colmare questi gap”. Romane, tesserate con il circolo Canottieri Aniene diretto da Alessandro Di Bella, con cui hanno vinto gli ultimi campionati a squadre di serie A, sono entrate nel tabellone principale grazie a una wild card. Valentina Tommasi è numero 121 WTP ed è la terza giocatrice italiana nella classifica mondiale mentre Carolia Orsi è la quarta con classifica 121 WPT. Entrambe vengono dal tennis – Carolina è stata addirittura n. 849 Wta nel 2011 -, poi 5 anni fa è cominciata la loro avventura nel padel. Nel 2017 la svolta, quando sono state convocate per la prima volta insieme ai campionati europei di Estoril. Ma anche quella di oggi è una svolta: “Per colpa del Covid abbiamo giocato poco, quindi consideriamo questo per noi un nuovo inizio. Vogliamo giocare più tornei internazionali possibile”. Domani lasceranno Cagliari (“bellissima città, una vera sorpresa”) per tornare a Roma e allenarsi con Roberto Agnini e Saverio Palmieri, e con il preparatore atletico Enrico Giorgi.
Le lucky loser Erika Zanchetta e Emily Stellato hanno tenuto testa alle loro avversarie Riera-Araujo nel primo set, perso per 6-4, per poi cedere più nettamente il secondo per 6-1. La differenza in classifica vedeva le azzurre sotto di circa 80 posizioni.
Nel maschile Simone Cremona-German Tamame hanno offerto una dignitosissima prestazione contro Valdés-Restivo, finalisti del Fip Star, cedendo in due set che sono stati più equilibrati di quanto dica il punteggio di 6-2 6-4. Per Simone Cremona si è trattata di un emozionante esordio tra i big:
“E' stata una partita difficile, gli avversari erano 55-66 al mondo. E' stata una gara lottata, nel primo set il risultato è stato un po' bugiardo in quanto abbiamo avuto diverse buone occasioni per stare il lotta, loro però hanno vinto tre game al ‘punto de oro’ (il punto decisivo che si gioca sul 40-40, ndr). Nel secondo set siamo sempre stati in partita. Per me è stata una buonissima prestazione, ero abbastanza teso per via di dovermi esibire sul centrale con la diretta televisiva e per essere al WPT ma in campo ho poi pensato solo a giocare anche se è stata un'emozione fortissima. Mi sono avvicinato al padel – continua Cremona - circa tre anni fa, venivo dal tennis. Quest'anno sto lavorando con Gustavo Spector che è anche CT della nazionale italiana, e mi sto dedicando moltissimo a questo sport per arrivare il più in alto possibile”.
Nell'ultimo incontro sul centrale dopo una brutta partenza, set perso per 6-1, Michele Bruno e Andrés Britos sono riusciti con caparbietà a vincere la seconda partita per 6-4. Nel terzo set però i due hanno ceduto alla coppia avversaria Gaspar Campos-Teodoro Zapata ancora per 6-1.
L’andamento degli incontri ha dimostrato che il gap sta diminuendo, ha spiegato il CT della nazionale italiana Padel Gustavo Spector: “Abbiamo avuto la possibilità di avere delle coppie italiane nel tabellone principale. Ci da fiducia il fatto che abbiamo giocato alla pari, Simone Cremona e German Tamame, contro una coppia che gioca regolarmente il WPT, hanno perso solo per un break per set però hanno avuto buone occasioni. Anche le ragazze hanno giocato alla pari. Sono segnali positivi per tutto il movimento sia maschile che femminile che sta crescendo con una velocità molto elevata, occorre rendersi conto che il divario c'è ma non è così enorme come lo era in passato. Ci sono tennisti italiani che a 24-25 anni si avvicinano al padel; loro sono abituati alla competizione, anche a livello alto, ed hanno una marcia in più; arrivare all’élite non è poi così lontano. Saremo più vicini in un tempo più breve di quanto possa sembrare”. Gustavo Spector racconta la sua storia: “Sono nato con il tennis in Argentina, giocavo ad un livello buono. A 19 anni ho conosciuto il padel e sono diventato un professionista, erano gli anni 90 e si giocava nella mia terra il miglior padel del mondo. Dopo sette anni di professionismo sono venuto in Italia come maestro di tennis. A Milano ho avuto la possibilità di montare dei campi da padel, sport che ha cominciato a crescere. Poi mi hanno offerto la possibilità allenare la nazionale italiana e di formare i maestri italiani dell'Istituto Lombardi della FIT. Mi sembrava giusto dare un mio contributo per far crescere questo bellissimo sport”
Valdés (66 Cil)-Restivo (55 Arg) (LL) b. Cremona (224 Ita)-Tamame (61 Arg) 6-2 6-4
Gaspar (91 Esp)-Zapata (100 Esp) b. Bruno (202 Ita)-Britos (69 Arg). 6-1 4-6 6-1
Merino (38 Esp)-Carnicero (40 Esp) b. Tommasi (121 Ita)-Orsi (125 Ita) (WC) 7-6(6) 6-1
Riera (25 Arg)-Araujo (28 Por) b. Zanchetta (168 Ita)-Stellato (147 Ita) (LL) 6-4 6-1
Negli incontri dei sedicesimi tutte le teste di serie hanno superato il turno. La sorpresa è stata la sconfitta per 10-8 al tie-break del terzo set di Nieto (23 Esp)-Rico (22 Esp) da parte dei mano quotati Fernández (52) -Díaz (93).
La quinta giornata di giovedì 10 è saltata completamente per via dei forti temporali che si sono abbattuti sulla città. Nella sesta giornata di venerdì 11 si dovrebbero recuperare gli ottavi nella sessione pomeridiana, quella mattutina è saltata per preparazione campi.
C'è forte attesa per i favoriti e recenti vincitori del torneo di Valencia Alejandro Galàn (SPA)-Juan Lebròn (SPA) i quali affronteranno i connazionali Martìnez-Blanco. Tapia (ARG)-Belasteguìn (ARG), i numeri due main draw giocheranno contro Rico (SPA)-Moreno (SPA) mentre i numeri tre Stupaczuk (ARG)-Gutierrez (ARG) sono attesi da González(SPA)-Allemandi (ARG). Da non perdere sarà anche l’incontro tra gli argentini, finalisti a Valencia e a Madrid, Chingotto-Tello e il binomio brasiliano-argentino Bergamini-Lamperti.
Nel femminile la coppia numero uno del tabellone Alejandra Salazar-Ariana Sanchez affronterà nel derby iberico Fernàndez-Martinez. Le numero due Marta Marrero-Paula Josemarìa Martìn se la vedranno, ancora in un derby spagnolo, con Anna Cortiles-Jessica Castellò. La numero tre Ortega-González, vincitrici a Madrid, giocheranno contro Martínez-Brito.
Il campo centrale e il numero uno sono stati coperti vista la pioggia che ha condizionato la giornata di giovedì.
Al Tennis Club Cagliari è comparso come ospite l’eccentrico personaggio che conta milioni di follower sui social Gianluca Vacchi che, tra foto e selfie, racconta:
"Sono venuto per il torneo con Fernando Belasteguin (argentino numero 7 del mondo, ndr) con il mio aereo. Sinché lui gioca rimango qui a Cagliari. Non penso che il padel sia solo una moda - continua Vacchi - io ho due campi a casa mia: ritengo che sia lo sport con le più ampie possibilità di sviluppo perché è aggregante e poi ci vuole davvero poco per divertirsi”.
Al termine della giornata di gare Vacchi ha giocato una partita sul centrale che lo ha visto protagonista.