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C’è un altro Darderi Jr: la Lambertenghi è sua

Campione italiano nel 2019 fra gli under 11, l’italoargentino Vito Darderi si conferma fra gli under 12 nella Coppa Lambertenghi del Tc Milano, e punta a seguire le orme del fratello Luciano. Fa festa anche il Lazio: dopo 45 anni entrambi i vincitori sono di nuovo della stessa regione

05 settembre 2020

Vito Darderi è il fratello di Luciano, Top 10 del ranking internazionale Under 18  (foto Francesco Panunzio)

Vito Darderi è il fratello di Luciano, Top 10 del ranking internazionale Under 18 (foto Francesco Panunzio)

È passato un anno ed è cambiata la categoria, ma la musica è rimasta la stessa. L’ha suonata a tutti l’italoargentino Vito Darderi, che sui campi del Tennis Club Milano Alberto Bonacossa ha confermato il titolo di campione italiano conquistato nel 2019 fra gli under 11 (a Serramazzoni), andando a prendersi anche lo Scudetto under 12 e alzando al cielo la prestigiosa Coppa Lambertenghi, che dal lontano 1939 incorona in via Arimondi il miglior dodicenne del tennis tricolore.

Nella storia è toccato a gente come Corrado Barazzutti, oggi capitano di Davis, e Paolo Bertolucci; poi a futuri Top 100 come il compianto Federico Luzzi, Potito Starace e Thomas Fabbiano, mentre stavolta il favorito era proprio lui, Darderi, che ha confermato i pronostici dominando per 6-4 6-2 in finale contro il valdostano Noah Canonico, seconda testa di serie e a sua volta protagonista di un torneo più che positivo.

Darderi, nato in Argentina e di casa al Forum Sport Center di Roma, ha conquistato il titolo lasciando le briciole a tutti gli avversari, nell’arco di una settimana da incorniciare per la sua famiglia, introdotta al tennis da papà Gino (ottimo seconda categoria del passato) e tornata stabilmente in Italia circa tre anni fa.

Vito Darderi, vive a Roma, è di origine argentina (foto Francesco Panunzio)

Mentre Vito gettava a Milano le fondamenta del trionfo, infatti, il fratello maggiore Luciano - classe 2002 e fra i primi 10 under 18 al mondo - vinceva a Cordenons, in Friuli Venezia Giulia, la sua prima partita a livello Challenger, battendo la seconda testa di serie Antoine Hoang e mostrando armi che promettono un futuro da seguire.

Le stesse viste nell’ora e 38 minuti di gioco che ha consegnato il titolo al piccolo Vito, che ha 6 anni di muscoli e centimetri in meno di Luciano, ma in quanto a grinta e determinazione ha già poco da imparare. Anche dal fratellone. Conosceva bene Canonico, visto che a febbraio ad Auray (Francia) i due hanno vinto fianco a fianco in doppio uno dei tornei under 12 più prestigiosi al mondo.

Stavolta, nell’atto decisivo dei Campionati italiani giovanili by Noberasco, ha comandato lui il match, sin dalle prime battute, giocando meglio i punti decisivi di un confronto abbastanza nervoso. Alla fine ha completato la doppietta laziale iniziata da Fabiola Marino, campionessa nel femminile. Un risultato storico: era addirittura dal lontano 1975 (Toscana, con Govoni e Murgo) che entrambi i vincitori della Lambertenghi non provenivano dalla stessa regione.

Darderi ha inoltre bissato il suo tricolore vincendo anche il torneo di doppio. Lo ha fatto in coppia con Pietro Vernò battendo nettamente in finale Giuseppe Catapane e Alessandro Maina con il punteggio di 6-0 6-1.

Pietro Vernò, a sinistra, e Vito Darderi con i trofei di doppio dei Campionati giovanili Under 12 by Noberasco (foto Francesco Panunzio)

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