
Chiudi
In questa stagione la Gatto-Monticone, classe 1987, sta raccogliendo i frutti di quanto seminato nel corso della sua lunga carriera. E direttamente da Torino eccola per la prima volta sui palcoscenici dei main draw Slam
di Raffaele Viglione | 11 agosto 2019
A fine 2018, giusto in tempo per il suo 31esimo compleanno, si regalò un “best ranking” appena fuori dalle prime 200 al mondo. Per Giulia Gatto-Monticone quel traguardo sembrava essere la meritata gratificazione a coronamento di una carriera più che decorosa ai primi piani del circuito maggiore. A corredo del traguardo personale, per giunta, arrivò anche il titolo nazionale a squadre, conquistato da protagonista in campo con il Tennis Beinasco, a due passi da Torino.
Invece quello era soltanto un primo raccolto della buona semina fatta negli anni precedenti dalla piemontese classe 1987, in particolare dopo l’infortunio al polso sinistro nel 2016: un edema osseo che l’ha tenuta lontana dal campo per mesi, ma che – sopratutto - l’ha costretta a ripensarsi, insieme al suo staff, a livello tecnico, fisico e mentale.