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I successi in campo di Sinner e delle nazionali di Davis e Billie Jean King Cup fanno crescere la passione per il tennis in Italia. Crescono scuole, appassionati e praticanti, di ogni età. Aumentano i successi organizzativi per la Federazione Italiana Tennis e Padel che ha ottenuto l'organizzazione delle Finals di Davis e il rinnovo delle Nitto ATP Finals in Italia fino al 2030. E che reinveste i crescenti profitti dei grandi eventi per l'attività di base e lo sport nelle scuole
05 gennaio 2025
Il tennis italiano sta vivendo la sua età dell’oro. Compreso il padel, scrive Marco Iaria in un dettagliato articolo sulla Gazzetta dello Sport, “è un'industria capace di fatturare 8,1 miliardi di euro con l'indotto, secondo Boston Consulting Group, e di coinvolgere 18,1 milioni di appassionati e 6,5 milioni di praticanti, secondo Nielsen e Toluna. In base al report dell'International Tennis Federation, dal 2019 al 2024 in Italia la quota di giocatrici donne è lievitata dal 28 al 38%, i circoli sono saliti da 3.247 a 5.700 e i campi da10.150 a 12.500”.
La passione è alimentata dai successi di Jannik Sinner, primo italiano numero 1 del mondo, di Jasmine Paolini, delle nazionali azzurre che per la prima volta hanno trionfato in Coppa Davis e Billie Jean King Cup nello stesso anno. E insieme dai grandi tornei organizzati in Italia. “Gli Internazionali d'Italia sono stati risanati e rilanciati, al rango dell'élite appena sotto gli Slam – scrive Iaria -. La FITP si è pure assicurata le fasi finali della Coppa Davis fino al 2027 e la conferma delle [Nitto] ATP Finals fino al 2030. Il torneo ospitato a Torino è una case history. L'impatto economico è schizzato dai 103 milioni del 2021 ai 503 del 2024. Solo nell'ultimo anno le presenze sono aumentate del 113%, arrivando a 210 mila”.
Crescono, di conseguenza, i profitti della Federazione Italiana Tennis e Padel, a un ritmo molto superiore rispetto al passato. Risorse “reinvestite nel sistema per sviluppare il movimento e portare il tennis nelle scuole”.
Il tennis italiano celebra gli azzurri di Davis
Il 2024, sottolinea ancora la Gazzetta dello Sport, “è stato l'anno del boom del tennis in tv”. La finale dello US Open tra Jannik Sinner e Taylor Fritz, trasmessa in chiaro su SuperTennis, è la partita più vista nella storia del canale: 1.788.045 spettatori medi, 3.598.255 contatti totali, con uno share del 10,12%.
"La visibilità del tennis in chiaro" - ha detto a novembre il presidente della FITP Angelo Binaghi a “Sport Industry Talk” di RCS Academy, in collaborazione con Corriere della Sera e RCS Sports & Events -insieme allo sport nella scuola, è la madre di tutte le battaglie. Jannik è nato nel 2001. Quando aveva 7-8 anni abbiamo fatto una pazzia, il canale SuperTennis, che ha permesso a tutte le ore di tutti i giorni di poter apprezzare, anche in tutti i piccoli comuni come Sesto Pusteria, uno sport che era stato oscurato e distrutto dalle pay-tv. Oggi un bambino di 7-8 anni, nelle stesse condizioni di Jannik vent'anni fa, non potrebbe vedere un campione come Sinner".
Gli effetti della Sinner-mania si traducono in una pratica sempre maggiore del tennis e degli sport di racchetta. A settembre 2024 la FITP ha festeggiato il record di società affiliate, 4.012 (superato così il precedente primato storico della nostra federazione, i 4.009 del 1990). “Da Nord a Sud l'entusiasmo è il comune denominatore. La febbre per il tennis contagia anche quelle regioni in deficit infrastrutturale. In Calabria, tra il 2022 e il 2024, le scuole certificate sono salite da 41 a 54 e gli iscritti da 2102 a 3216 (+53%)” , scrive ancora Iaria sulla Gazzetta dello Sport.
Con Binaghi, dichiara Igino Postorino, presidente onorario della Fitp Calabria, alla Gazzetta, "è stato ricostruito un movimento, anche con grossi sacrifici da parte dei circoli, sottoposti a regole più stringenti per il riequilibrio economico. Ma gli stessi circoli sono stati rianimati, creando una simbiosi con la struttura tecnica centrale. Ora ci sentiamo orgogliosi. Si organizzano tornei ovunque, e non più solo per gli over. I ragazzi sono tornati a frequentare i campi” .
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Con la Sinner-mania, commenta in un’altra sezione del quotidiano Giorgio Specchia, “il tennis è diventato popolare, come e più che negli Anni 70, e oggi la FITP reinveste le risorse nel sistema per sviluppare l'intero movimento e portare racchette e palline nelle scuole”. Il nostro tennis, conclude Specchia, “ha capito che non deve aver paura di mettersi al centro del sistema".