Binaghi difende Sinner: "Gli attacchi di Kyrgios? Più onori per lui"

"Se Sinner e Kyrgios si incontrassero in Australia io ci sono, e due risate me le farei”. Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi difende Sinner e risponde alle ultime provocazioni dell'australiano, che ha detto di essere pronto a scatenare una bolgia in caso di confronto diretto all'Australian Open.

 

"Ho detto a Jannik che serve anche avere degli imbecilli che ti attacchino nella vita così come succede a lui. Sono ulteriori onori, mi preoccuperei se uno come Kyrgios dicesse che stiamo facendo bene" ha dichiarato il numero 1 del tennis italiano a margine della cerimonia di consegna dei Collari d'Oro a Roma, in cui sono state premiate le nazionali azzurre che hanno trionfato a Malaga in Coppa Davis e in Billie Jean King Cup.

Sinner, ha aggiunto il presidente della FITP nel commentare gli sviluppi recenti del caso, "rimane uno degli atleti più puliti ed esemplari dello sport mondiale, poi è successo questo incidente ma sta diventando un caso di scuola". L'altoatesino, positivo al Clostebol lo scorso marzo, è stato assolto ad agosto in primo grado per totale assenza di colpa o negligenza, ma l'agenzia mondiale anti-doping, la WADA, ha fatto ricorso al TAS pur senza contestare la versione di Jannik per cui la positività deriva da un massaggio dell'ex preparatore Giacomo Naldi che aveva utilizzato il Trofodermin, una pomata contenente la sostanza vietata.

 

"Non servono più commenti, anche gli accusatori della WADA sostengono la ricostruzione fatta da Sinner" ha detto Binaghi, che ha rimarcato anche come la WADA sui casi di contaminazione modificherà il codice mondiale anti-doping dal 2027. "Cambieranno le regole e non è giusto lasciare un ragazzo incolpevole sulla graticola così tanto tempo".