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La romagnola, che compie 22 anni il 10 dicembre, ancora impegnata nel circuito ITF: “Stiamo lavorando per alzare il livello del mio tennis ed è prezioso avere anche Karin a fianco. Il coronavirus mi ha fatto capire cosa è veramente importante”
di Gianluca Strocchi | 26 novembre 2020
Un piccolo problema fisico l’ha rallentata a inizio novembre, però Lucia Bronzetti non ha ancora spento il motore per il suo 2020 agonistico. Anzi, in cuor suo la giocatrice romagnola spera in un’accelerazione finale così da mandare in archivio con qualcosa di positivo una stagione particolare per ragioni extrasportive: la pandemia ha infatti bloccato per mesi l’attività, un periodo in cui c’è stato tanto tempo per riflettere e guardarsi dentro, anche in maniera approfondita.
“Avevo cominciato l’anno riponendo su me stessa troppe aspettative, per la voglia di arrivare in fretta – riconosce la tennista originaria di Villa Verucchio, nel riminese – e questo ha voluto dire un carico di responsabilità notevole. In questo modo le cose non sono andate bene ed è stato un momento durissimo dal punto di vista mentale. Ho dovuto in sostanza accettare di essere di fronte a una difficoltà e di lavorare ancora più duramente. Poi è arrivato il coronavirus, che onestamente ha dato la giusta collocazione ai problemi reali. Mi ha fatto capire che cosa è veramente importante: mi sono sforzata di prendere lo stop forzato come un nuovo inizio. E così mi sono ripromessa di entrare in campo finalmente con il sorriso, pensando solo al mio tennis e alla fortuna di riuscire a fare ciò che desidero di più nella mia vita”.
Dopo aver riassaporato il clima delle competizioni sul finire di giugno agli Assoluti a Todi, disputando poi la serie A con il Tennis Club Genova 1893, fra chiusure delle frontiere e misure anti-covid la Bronzetti ha potuto rituffarsi nel circuito ITF solo a fine agosto a Cordenons, raggiungendo la settimana seguente le semifinali a Trieste.
In tutto fin qui a livello internazionale, compresi i tre tornei disputati a febbraio prima della decisione di fermare il tour, sono 20 i match giocati (con saldo vittorie-sconfitte in perfetta parità), gli ultimi appunto in due tornei indoor in Portogallo, a Lousada.
“Ho raggiunto le semifinali nel primo e i quarti nel secondo: posso ritenermi abbastanza contenta sia per aver disputato parecchi match che del livello di gioco espresso – spiega Lucia - nonostante un piccolo infortunio accusato già dopo il primo incontro. Ho sentito dolore al muscolo addominale, però ho continuato a giocare facendo attenzione a non caricare al massimo nel servizio. Quando sono rientrata in Italia l’ecografia ha rilevato una lesione di secondo grado e quindi mi sono dovuta fermare per una settimana, prima di riprendere gli allenamenti”.
Il calendario ITF propone infatti ancora appuntamenti da qui a Natale e la romagnola, pur con tutte le incognite del caso, si augura davvero di trascorrere lavorando, dunque in campo, il giorno del suo 22esimo compleanno, il prossimo 10 dicembre. Sarebbe un regalo non di poco conto, visto che in quella settimana si disputa un torneo da 100mila dollari a Dubai, sul cemento, a cui è iscritta la giovane tennista verucchiese, attualmente numero 339 del ranking mondiale. La prima entry list, pubblicata un paio di giorni fa, è però di altissimo livello considerando anche che i tornei Wta sono terminati già da un po’, ben prima di quelli del circuito maschile. “Vedremo se ci saranno cancellazioni e riuscirò ad entrare nelle qualificazioni negli Emirati Arabi, in ogni caso la settimana successiva, dal 14 al 20 dicembre, parteciperò al 25 mila dollari indoor a Selva di Val Gardena”, anticipa Lucia, che ha messo finora in bacheca due trofei: nel 2016 il 10.000 dollari a Sion (Svizzera) e l’anno seguente un 15.000 a Sharm El Sheikh.
Da tre anni ormai Bronzetti fa base ad Anzio, dove ha sede il team dei fratelli Piccari, che ha recentemente aggiunto in pianta stabile nello staff anche Karin Knapp.
“Mi trovo benissimo con Alessandro e Francesco, è splendido il mio rapporto con loro e in particolare con Karin, anche fuori dal campo. La sua figura è molto importante, tutti sappiamo che giocatrice di alto livello è stata e l’esperienza che può avere, in quanto tale può trasmetterci davvero molto. Sì, sono contenta che ci sia anche lei nello staff che ci segue ogni giorno. Da questo punto di vista stiamo lavorando tanto tecnicamente per sistemare alcune cose, sia sul diritto che sul rovescio, e siamo arrivati a buon punto, però stiamo cercando di alzare ulteriormente il livello”.
Ecco la fatidica parola chiave, in prospettiva, per gli obiettivi da perseguire. “Disputare tante partite e in questo modo crescere e poter competere con giocatrici sempre più forti, per alzare appunto il mio livello. La priorità è avere la consapevolezza che come tennis posso starci – conclude Lucia - poi in quel caso i risultati arrivano di conseguenza".