
Chiudi
Nel penultimo atto del challenger sulla terra rossa della Capitale "Jimbo" elimina il francese Halys, n.1 del tabellone, e domenica sfiderà per il titolo l'italo-argentino, che s'impone in due set sull'altro romano, terza testa di serie
di Gianluca Strocchi | 30 aprile 2022
Sarà una finale tutta all'insegna del tricolore nel “Roma Garden Open”, Challenger ATP dotato di 45.730 euro di montepremi in dirittura d'arrivo sui campi in terra del circolo della Capitale.
Gian Marco Moroni (n.178 ATP, "best ranking"), dopo le affermazioni in due set sull’ex top 10 francese Gilles Simon (n.158 ATP), numero 8 del seeding, sul qualificato kazako Denis Yevseyev (n.345 ATP) e sul turco Ergi Kirkin (n.343 ATP), pure lui proveniente dalle qualificazioni, ha infatti confermato il suo buon stato di forma eliminando il francese Quentin Halys (n.102 ATP), primo favorito del torneo: 76(4) 63 il punteggio, in un'ora e 56 minuti di gioco, in favore del 24enne romano che si è così preso la rivincita nei confronti del 25enne di Bondy, impostosi con due tie-break nell'unico precedente, nei quarti del Challenger di Forlì 3 a inizio febbraio. "Jimbo" nel primo parziale, trovatosi subito sotto di un break, ha saputo annullare 4 set-point nel decimo game con l'avversario al servizio, per poi incamerare la frazione al tie-break e incanalare la sfida sul binario giusto.
Nella seconda semifinale il testa a testa italiano ha visto prevalere Franco Agamenone (n.176 ATP), che dopo aver eliminato i francesi Manuel Guinard, n.151 ATP e sesta testa di serie, e Jonathan Eysseric (n.864 ATP), proveniente dalle qualificazioni, e nei quarti ieri Giulio Zeppieri (n.229 ATP), in gara con una wild card, si è ripetuto ai danni di Flavio Cobolli (n.146 ATP), terzo favorito del tabellone: 63 64 lo score, in un'ora e tre quarti di partita, con cui è stato sconfitto il 19enne romano, che ha probabilmente pagato le fatiche dei giorni precedenti, con i successi sempre in tre set sul croato Borna Coric (n.262 ATP), spintosi sino al 12° posto mondiale nel 2018, Thomas Fabbiano (n.197 ATP), e il francese Kenny De Schepper (n.449 ATP), promosso dalle qualificazioni.
Non ci sono precedenti tra il 29enne di origini argentine (è nato a Rio Cuarto) e Moroni, che disputa la sua quinta finale a livello Challenger - tutte su terra battuta - dove ha conquistato il titolo lo scorso anno a Milano (superando in finale l'argentino Coria) perdendo invece quelle di Mestre nel 2018, Roma nel 2019 e Como nel 2021.
Terza finale in carriera in questo circuito per Agamenone, che nella passata stagione ha fatto centro a Praga e poi a Kiev, anche in quei casi sul "rosso".
Parla olandese il torneo di doppio, con il titolo conquistato da Jesper De Jong e Bart Stevens, seconda testa di serie, che in finale l'hanno spuntata in rimonta, con il punteggio di 36 75 10-8 sui francesi Sadio Doumbia e Fabien Reboul, coppia prima favorita del seeding.