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Le dichiarazioni del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi su Jannik Sinner, scagionato dopo la positività a un controllo anti-doping. Binaghi difende il numero 1 del mondo anche dalle critiche di colleghi come Kyrgios e Shapovalov
21 agosto 2024
“Ci è andata molto bene, abbiamo preso un bello spavento. Ma Sinner ne uscirà più forte di prima“ ha dichiarato all'agenzia stampa LaPresse il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, commentando la decisione del Tribunale Indipendente di non squalificare Jannik Sinner, positivo a un controllo anti-doping per il clostebol. “Ci siamo scambiati dei messaggi ieri, lo conosco”, ha aggiunto Binaghi.
Il presidente della FITP non ritiene probabile un appello contro la decisione da parte della WADA, l'agenzia anti-doping mondiale, o della NADO Italia, l'agenzia anti-doping italiana, previsto come possibilità dal programma antidoping dell'ITF. “Non me ne intendo ma mi sembrerebbe strano, mi sembra una vicenda chiarita in tutti i suoi più piccoli aspetti e il soggetto interessato è al di sopra di ogni sospetto. Credo che nessuno avrebbe scommesso una lira su un possibile caso doping di Sinner, avrebbero scommesso di più su una rapina in banca. Mi sembra torni tutto”.
Sinner, ha dichiarato Binaghi, “tornerà più forte di prima. Le ricadute psicologiche probabilmente le ha avute in quei 4 mesi, ma anche lì ha vinto ad Halle e poi a Cincinnati, è arrivato in semifinale al Roland Garros e ai quarti a Wimbledon. Pensate con che stato d’animo…”. Ora è pronto ad affrontare l'ultimo Slam della stagione, lo US Open, trasmesso in chiaro e gratis su SuperTennis già da questa settimana con gli incontri di qualificazione.
Binaghi ha difeso Sinner anche dalle critiche dei tennisti come l'australiano Nick Kyrgios o il canadese Denis Shapovalov che sui social hanno preso posizione contro la mancata squalifica dell'azzurro. "Le critiche sono arrivate dai più cretini e i più frustrati, quelli che avevano più mezzi tecnici di Sinner a disposizione per diventare numero uno al mondo e che invece hanno fallito miseramente - ha detto Binaghi - Essendo frustrati è normale che facciano dei commenti velenosi, sarebbe stata una cosa ben diversa sentirli da parte di Nadal, Djokovic, Medvedev. Gente di spessore umano differente”.