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Binaghi a Olbia: "Davis e rinnovo Finals fino al 2030? Mi aspetto due vittorie"

Il successo in campo dell’Olbia Challenger, è rimarcato dalle parole del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi.

15 ottobre 2024

Il presidente della FITP Angelo Binaghi (foto Serafini)

Il presidente della FITP Angelo Binaghi (foto Serafini)

Il 2024 è certamente l’anno del tennis italiano. L’obiettivo del presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, ospite dell'Olbia Challenger, è chiudere forte la stagione. In Coppa Davis, ha detto, “mi aspetto che vinciamo anche se sarà difficilissimo non solo perché è il campionato del mondo a squadre, ma perché la formula non aiuta le squadre più forti come noi: giocare tre incontri due set su tre rende la formula molto più volubile, il risultato molto più incerto rispetto alla vecchia formula - ha detto -. E questo nonostante abbiamo il giocatore più forte del mondo e altri grandi giocatori come Berrettini per non parlare anche di dei suoi compagni più giovani".

Il presidente Binaghi spende ancora parole di elogio per Sinner. Anche se, dice, "le ho consumate tutte: vanno dallo straordinario all'eccezionale all' incomiabile al mostro irripetibile Abbiamo la fortuna non solo di avere Jannik ma una generazione di fenomeni e bravi ragazzi insieme. Le due cose difficilmente stanno insieme nello sport. Noi invece abbiamo questo miracolo che ci dobbiamo tenere ben stretti".

C'è anche un'altra partita su cui il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel si aspetta una vittoria, ed è il rinnovo dell'accordo per tenere in Italia le Nitto ATP Finals fino al 2030. "Vinceremo anche sul rinnovo - ha detto - Partire con il prolungamento fino al 2027? Io voglio il rinnovo completo dell’ATP fino al 2030 e sono fiducioso”.

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Il futuro del tennis italiano, spiega, va costruito fin d'ora. E il Challenger a Olbia rappresenta un passo di questo percorso. "Sui Challenger abbiamo costruito il successo del nostro tennis. Da tornei come questi sono passati i migliori. La Sardegna è sempre stata vicina al tennis e il TC Terranova può creare una tradizione di lungo periodo con questo evento - ha spiegato -. Qui i giocatori si trovano bene, ci sono condizioni meteo straordinarie anche in questa stagione, poi c'è l'aeroporto e una ricettività ottima, quindi ci sono tutte le condizioni comprese le pubbliche amministrazioni che sono molto vicine allo sport per poter far crescere questo torneo nel tempo ".

Ma, conclude, "non dobbiamo farci inebriare dai risultati di Jannik, di Jasmine, della squadra di coppa Davis e dei nostri giocatori più forti. Non dobbiamo perdere l'attenzione che abbiamo posto negli ultimi 10 o 15 anni verso la base, verso la nostra attività giovanile, verso l'attività internazionale di primo livello e continueremo. Anzi abbiamo programmi soprattutto nel femminile che in prospettiva potenzieranno ancora di più questo tipo di attività".

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