-

Bega, il principe d’Egitto: "Buon livello di gioco in un anno difficile"

Il 29enne lombardo ha calato il tris vincente nel 2020 a Sharm El Sheikh, suo 17° titolo ITF in carriera (5 all’ombra delle Piramidi): “Settimana positiva, con partite dure. Spero di chiudere ad Ortisei una stagione in cui speravo di giocare più challenger”

di | 09 novembre 2020

Alessandro Bega

Alessandro Bega con il trofeo a Sharm El Sheikh

Chiamatelo pure Alessandro principe d’Egitto. Lui è Alessandro Bega, che domenica sul cemento di Sharm El Sheik ha centrato il quarto titolo ITF stagionale (15 mila dollari di montepremi) e diciassettesimo della carriera, terzo centro nel 2020 nella località turistica sul Mar Rosso dopo quello iniziale a Cancun, altra location messicana nota per le sue spiagge. In totale sui 17 trofei messi in bacheca dal 29enne di Cernusco sul Naviglio – il primo in ordine di tempo nel 2012 in Kuwait - cinque sono stati conquistati proprio in Egitto.

In particolare nella settimana appena andata in archivio il tennista lombardo ha rispettato sino in fondo il ruolo di principale favorito del torneo, lasciando per strada appena un set in cinque incontri, quello nei quarti di finale contro il ceco David Poljak, quando si è trovato a dover recuperare, salvandosi al tie-break del secondo parziale per poi portare il match dalla sua parte. E nell’atto conclusivo il giocatore cresciuto con Laura Golarsa e che dall’inverno scorso è seguito come coach da Francesco Aldi non ha lasciato scampo al cipriota Petros Chrysochos, sconfitto per 64 62.

Alessandro Bega colpisce di dritto (foto Magni)

Decisamente è stata una settimana positiva - conferma Bega intervistato dal ‘Giorno’ -, questi tornei per quanto siano magari poveri di montepremi sono comunque frequentati da un numero di giocatori di buon livello come qualità tecnica, perché per le ragioni che un po’ tutti sappiamo si è ridotto notevolmente il numero di appuntamenti in calendario e quindi molti giocano dove possono. Questo torneo a Sharm ad esempio chiudeva intorno al numero 500 e non è male come ‘taglio’ per un 15mila dollari. Ci sono state partite dure, alcune parecchio equilibrate, dalle quali sono comunque uscito vincitore. E di questo non posso che essere felice”.

Dopo aver iniziato la stagione intorno alla 400esima posizione del ranking mondiale, attualmente Bega è collocato al numero 357 ATP, ma il successo sul cemento egiziano dovrebbe consentirgli di guadagnare almeno una quindicina di posizioni in classifica, dove vanta come best ranking il 259esimo posto raggiunto nell’estate 2016. Insomma, un altro passo avanti nel tentativo di risalita – bloccato dallo stop del Tour in seguito alla pandemia - per tornare a calcare il circuito Challenger e magari poter disputare le qualificazioni degli Slam.

In un'annata molto particolare come questa sono contento di aver inanellato quattro successi e una finale, pur giocando pochissimo. Mi spiace aver raccolto magari meno di quanto meritavo, penso di aver espresso un bel livello di gioco. Sinceramente speravo di disputare molti più challenger, invece non è stato possibile entrare con la mia classifica. Cerco comunque di rimanere positivo: adesso rientro in Italia e spero di avere accesso alle qualificazioni del challenger di Ortisei al via questo fine settimana. Altrimenti chiuderò la mia stagione per cominciare la preparazione in vista del 2021, dove mi auguro ci siano meno problemi – conclude il milanese - anche se la situazione generale rimane davvero difficile”.

Alessandro Bega in azione al tennis Club Todi durante gli Assoluti

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti