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Aus Open: super Berrettini batte Alcaraz al tie-break, si ferma Sonego

A Melbourne nella quinta giornata - riservata al terzo turno della parte alta del tabellone - Matteo, settimo favorito del seeding, supera in cinque set il Nex Gen spagnolo, 31esima testa di serie: Lorenzo, 25esima testa di serie, cede in quattro set al serbo Kecmanovic. Sabato toccherà invece al terzo azzurro in corsa, Sinner, undicesima testa di serie, opposto al qualificato giapponese Daniel

di | 21 gennaio 2022

Il saluto a fine match tra Alcaraz e Berrettini (foto Getty Images)

Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. Ed è stata una prova di forza quella che sul palcoscenico della Rod Laver Arena ha offerto Matteo Berrettini, approdato per la seconda volta negli ottavi degli Australian Open, primo Slam del 2022 (montepremi 54,2 milioni di dollari) in corso sul cemento di Melbourne Park nella metropoli australiana. Semaforo rosso, invece, per Lorenzo Sonego. Sabato toccherà al terzo azzurro in corsa, Jannik Sinner.

LIVE SCORE E RISULTATI

Nei primi due match della miglior versione del romano non si era vista quasi traccia, ma stavolta si è vista eccome! Dopo un esordio non proprio semplice - successo in quattro set sullo statunitense Brandon Nakashima, n.68 ATP - anche per colpa del mal di stomaco, ed un secondo turno non troppo esaltante con un set lasciato allo statunitense Stefan Kozlov, n.169 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card, il 25enne romano, n.7 del ranking e del seeding, ha ritrovato il suo tennis migliore ed ha battuto 62 76(3) 46 26 76(5), dopo quattro ore e dieci minuti di lotta, lo spagnolo Carlos Alcaraz, n.31 del ranking e del seeding, alla sua seconda partecipazione a Melbourne dove per la prima volta aveva vinto due match (entrambi in tre set).

Il 18enne di El Palmar (Murcia) si era aggiudicato al tie-break del set decisivo l’unico precedente con l’azzurro, disputato nei quarti sul veloce indoor di Vienna lo scorso anno. Matteo subito in difficoltà, costretto ad annullare ben quattro palle-break nel secondo gioco ed un’altra nel quarto. Ma, dopo un quarto d’ora di fuochi d’artificio, il primo a perdere la battuta è stato Alcaraz che nel quinto game ha cancellato una prima palla-break con un diritto sulla linea ma non la seconda. E’ stata la scossa per Berrettini che con una striscia di cinque giochi consecutivi si è assicurato il primo set per 6-2, complici un bel po’ di errori dello spagnolo, preda del desiderio di spaccare la palla su ogni colpo.

Berrettini ha preso un break in avvio nel secondo parziale (2-0), Alcaraz ha interrotto a sette la striscia di giochi vinti di fila dal romano (2-1). Matteo ha difeso il vantaggio fino al 4-2 ma nell’ottavo gioco, con un morbido rovescio incrociato stretto, alla seconda palla-break utile il Next Gen di El Palmar gli ha tolto per la prima volta la battuta riagguantando l’azzurro sul 4 pari. A decidere è stato un tie-break dominato dall’azzurro che, dopo un errore di rovescio, ha infilato sei punti consecutivi - compreso un passante di rovescio slice per il 4-1 che ha fatto esultare in tribuna coach Vincenzo Santopadre (“Madonna che hai fatto”, il labiale), chiudendo per 7 punti a 3.

Grande equilibrio anche nel terzo set dove Alcaraz ha dovuto recuperare per due volte da 0-30, nel secondo e nell’ottavo gioco. Nel nono, però, è stato Berrettini a ritrovarsi sotto 0-40: ha salvato la prima palla-break grazie ad un errore di rovescio dello spagnolo ma sulla seconda è stato lui, al termine di uno scambio asfissiante, a spedire in corridoio il diritto incrociato. E poco dopo lo spagnolo ha dimezzato lo svantaggio.

L’inerzia del match si è spostata ed Alcaraz ha approfittato di un calo d’intensità di Berrettini, anche un po’ meno “martello” al servizio: nel quinto gioco il romano con un gratuito di diritto ha offerto una palla-break che il suo avversario ha trasformato con un vincente di diritto salendo 3-2. Alcaraz ha non solo confermato il vantaggio (4-2) ma si è preso anche un secondo break (5-2) con una risposta di diritto incrociato stretto da fantascienza. E con il quinto game di fila, siglato da una volée alta di rovescio su un passante probabilmente destinato ad uscire (6-2), l’allievo di Juan Carlos Ferrero ha trascinato il match al quinto set.

Berrettini dolorante dopo la caduta nel secondo gioco del quinto set (foto Getty Images)

Lorem ipsum

Nel terzo punto del secondo game del set decisivo Matteo è caduto rovinosamente sul campo dopo un recupero di diritto (al romano si è impuntato il piede destro con una torsione della caviglia): dopo un rapido intervento del trainer il gioco è ripreso. Nel terzo game l’azzurro ha salvato una palla-break prima di salire 2-1: in quello successivo è stato imitato da Alcaraz (2-2).

Entrambi si sono aggrappati ai rispettivi turni di servizio (lo spagnolo ha faticato solo nel sesto gioco, durato 12 punti). Nel dodicesimo gioco, con un diritto ed uno smash spediti incredibilmente fuori, lo spagnolo ha confezionato un match-point per Matteo, che però lo ha sprecato sotterrando in rete la risposta su una seconda di servizio. E poi Alcaraz si è rifugiato nel tie-break.

Lo spagnolo ha preso un mini-break di vantaggio in avvio ma Berrettini se lo è ripreso subito restando poi sempre avanti e dal 4 pari ha progressivamente staccato lo spagnolo: sul 9-5 sono arrivati quattro match-point e sul primo lo spagnolo ha commesso doppio fallo, errore di gioventù. E Matteo ha chiuso 10 a 5.

“Bravissimo, io alla sua età non avevo punti Atp! Può solo migliorare giocando partite come questa: oggi sono stato fortunato a vincere - ha detto Matteo parlando del giovane rivale nell’intervista a caldo post-match -. Nel terzo set mi sentivo in fiducia, sembrava di avere la partita in pugno ma nel tennis è così, basta un attimo…. Nel quarto set mi sentivo senza energia ma poi nel quinto ho pensato solo a lottare su ogni punto. Due anni fa problemi all’inguine, l’anno scorso agli addominali: quest’anno prima i problemi di stomaco e ora la caviglia… basta! Comunque ora sono molto felice”.

Tutta la gioia di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

Finora era stato il servizio - con 21 ace messi a referto sia nel primo che nel secondo match - a sostenere Matteo, alla quinta partecipazione allo Slam Down Under dove ha bissato gli ottavi dello scorso anno quando, per l’infortunio agli addominali rimediato al terzo turno contro il russo Khachanov, non scese nemmeno in campo contro Tsitsipas. Stavolta il suo colpo migliore lo ha comunque sostenuto ma gli ace sono stati “soltanto” 10 e due doppi falli: ne ha tirati di più Alcaraz, 12, ma ha fatto anche 8 doppi falli compreso quello sul match-point. Comunque il romano ha messo in campo il 71% di prime con il quale ha ottenuto il 78% dei punti mentre ha ricavato poco dalla seconda (44%) complice anche l’attitudine in risposta del Next Gen spagnolo. Ha annullato 9 delle 13 palle-break concesse ed ha messo a referto 39 vincenti a fronte di 48 gratuiti (51 contro 54 per Alcaraz).

Domenica Berrettini si giocherà un posto nei quarti - sarebbero i primi a Melbourne mentre ci è già riuscito a Roland Garros, Wimbledon e Us Open - con lo spagnolo Pablo Carreno Busta, n.21 ATP e 19esima testa di serie. Il 30enne di Gijon, in gara a Melbourne per la nona volta, vanta proprio gli ottavi - raggiunti anche nel 2018 e nel 2019 - come miglior risultato. Tra Matteo e Pablo non ci sono precedenti.

Il diritto di Lorenzo Sonego (foto Getty Images)

Nella notte italiana, sulla 15 73 Arena, era invece terminata - con qualche rimpianto per qualche errore di troppo nei momenti decisivi - la corsa di Sonego. Il 26enne torinese, n.26 ATP e 25esima testa di serie, dopo aver battuto lo statunitense Sam Querry, n.110 del ranking, ed essersi ripetuto superando in quattro set il tedesco Oscar Otte, n.96 ATP, per la prima volta in gara nel main draw dell’Happy Slam, nella notte italiana sulla 1573 Arena ha ceduto 64 67(8) 62 75, dopo una battaglia di tre ore e 22 minuti, al serbo Miomir Kecmanovic, n.77 del ranking. Il 22enne di Belgrado - alla quinta presenza a Melbourne, la quarta nel main draw dove per la prima volta approda negli ottavi - all’esordio aveva stoppato anche Salvatore Caruso, n.146 del ranking, in tabellone come lucky loser al posto di Djokovic.   

Sonego era in vantaggio per 3-1 nel bilancio dei precedenti con Kecmanovic ed aveva vinto tutti gli ultimi tre (compresa la finale sull’erba di Antalya nel 2019 con tanto di match-point annullato) ma i due non si sono mai affrontati sul cemento. Nel primo set ha subìto il break nel terzo gioco, ha rischiato il bis nel quinto ma poi ha fallito ben quattro opportunità del contro-break nel sesto con Kecmanovic che si è assicurato il parziale per 6-4. Anche nella seconda frazione il sebo ha preso subito un break di vantaggio (2-0), lo ha difeso fino al 4-2 ma poi si è fatto riagganciare e superare dal torinese. Ha deciso il tie-break: il 22enne di Belgrado è schizzato avanti 2-0, 3-1, 5-2 e sul 6-3 è arrivato al triplo set-point: Lorenzo ha infilato quattro punti consecutivi, compresi due diritti vincenti (7-6), e poi se lo è aggiudicato per 10-8 pareggiando il conto.

Terza frazione in equilibrio fino al 2 pari poi il serbo ha preso il largo (6-2). Nel quarto set Sonego ha preso subito un break di vantaggio (2-0) che per poco non sono diventati due, lo ha difeso fino al 4-2 ma poi ha subìto un parziale di cinque game a uno da un Kecmanovic scatenato. Peccato per l’occasione non sfruttata, ma bello l’abbraccio tra i due a fine match.

I numeri sono lo specchio del match: per Lorenzo 13 ace ma anche 8 dopi falli, il72% di prime in campo con il 68% dei punti ottenuti ma solo il 50% dei punti vinti con la seconda, e solo 2 palle-break sfruttate su 13. A referto 49 vincenti ma 50 gratuiti (29 contro 34 per il suo avversario).

Per “Sonny” - alla quinta partecipazione a Melbourne dove non era mai arrivato così avanti - si trattava della terza volta in carriera al terzo turno di uno Slam dopo Roland Garros 2020 e Wimbledon 2021 (in entrambe le occasioni era poi arrivato fino agli ottavi).

Il rovescio di Jannik Sinner (foto Getty Images)

Tutto facile fin qui per Jannik. Il 20enne di Sesto Pusteria, n.10 del ranking e 11 del seeding - sorteggiato nella parte bassa del tabellone, quella presidiata da Daniil Medvedev -, dopo essersi imposto all’esordio in tre set sul portoghese Joao Sousa, n.140 ATP, proveniente dalle qualificazioni, giovedì ha liquidato 62 64 63, in appena un’ora e quarantuno minuti di partita, lo statunitense Steve Johnson, n.104 del ranking, alla nona partecipazione a Melbourne dove aveva raggiunto per due volte il terzo turno (2015 e 2016).

Al terzo turno Sinner - il primo per lui agli Aus Open in tre partecipazioni - troverà dall’altra parte della rete il giapponese Taro Daniel, n.120 del ranking, passato attraverso le qualificazioni (dove ha messo in fila tre italiani: Arnaboldi, Moroni e Caruso). Tra l’altoatesino ed il giapponese non ci sono precedenti.

Per il 28enne di origini statunitensi (è nato a New York) è la quinta partecipazione all’Happy Slam dove non era mai andato così avanti (per lui è la prima volta in assoluto al terzo turno di uno Slam): nei primi due match di main draw ha battuto il cileno Barrios Vera, n.147 ATP, e lo scozzese Andy Murray, n.113 ATP (che ha probabilmente pagato la fatica dei cinque set giocati all’esordio contro Basilashvili), senza perdere un set. 

RISULTATI

“Australian Open”

Grand Slam

Melbourne, Australia

17 - 30 gennaio, 2022

$54.200.000 - cemento

SINGOLARE MASCHILE

Primo turno

Miomir Kecmanovic (SRB) b. (LL) Salvatore Caruso (ITA) 64 62 61

(25) Lorenzo Sonego (ITA) b. Sam Querrey (USA) 75 63 63

Tallon Griekspoor (NED) b. Fabio Fognini (ITA) 61 64 64

(7) Matteo Berrettini (ITA) b. Brandon Nakashima (USA) 46 62 76(5) 63

Kamil Majchrzak (POL) b. Andreas Seppi (ITA) 61 61 75

(32) Alex De Minaur (AUS) b. Lorenzo Musetti (ITA) 36 63 60 63

(11) Jannik Sinner (ITA) b. (q) Joao Sousa (POR) 64 75 61

(15) Roberto Bautista Agut (ESP) b. Stefano Travaglia (ITA) 76(2) 64 57 61

Philipp Kohlschreiber (GER) b. Marco Cecchinato (ITA) 64 76 76(0)

(5) Andrey Rublev (RUS) b. Gianluca Mager (ITA) 63 62 62

Secondo turno

(25) Lorenzo Sonego (ITA) b. Oscar Otte (GER) 26 62 63 61

(7) Matteo Berrettini (ITA) b. (wc) Stefan Kozlov (USA) 61 46 64 61

(11) Jannik Sinner (ITA) b. Steve Johnson (USA) 62 64 63

Terzo turno

Miomir Kecmanovic (SRB) b. (25) Lorenzo Sonego (ITA) 64 67(8) 62 75

(7) Matteo Berrettini (ITA) b. (31) Carlos Alcaraz (ESP) 62 76(3) 46 26 76(5)

(11) Jannik Sinner (ITA) c. (q) Taro Daniel (JPN) - sabato, Kia Arena, 4° match non prima delle ore 17 locali (le 7 del mattino in Italia)

Quarto turno (ottavi)

(7) Matteo Berrettini (ITA) c. (19) Pablo Carreno Busta (ESP)

DOPPIO MASCHILE

Primo turno

Roberto Carballes-Baena/Hugo Gaston (ESP/FRA) b. Stefano Travaglia/Laslo Djere (ITA/SRB) 63 62

(Alt) Daniel Altmaier/Thiago Monteiro (GER/BRA) b. Gianluca Mager/Lorenzo Musetti (ITA) 46 64 76(4)

Dominic Inglot/Neil Skupski (GBR) b. Andrea Vavassori/Tallon Griekspoor (ITA/NED) 46 63 64

Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) b. Rafael Matos/Fernando Meligeni Rodrigues Alves (BRA) 64 64

Secondo turno

Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) c. Ivan Dodig/Marcelo Melo (CRO/BRA)

TABELLONE SINGOLARE MASCHILE

TABELLONE DOPPIO MASCHILE

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