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Aus Open: Berrettini lotta ma in finale ci va Nadal

Matteo, settimo favorito del seeding e primo azzurro di sempre in semifinale nel Major australiano, cede in quattro set al mancino di Manacor, sesta testa di serie, vincitore di questo torneo nel 2009. Partita tatticamente perfetta per lo spagnolo che ha tolto il tempo all’azzurro approdando per la sesta volta in finale a Melbourne

di | 28 gennaio 2022

La rabbia di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

L’impegno “tosto” si è trasformato in un incubo almeno per i primi due set: poi è arrivata la reazione, un po’ troppo tardiva, e Matteo Berrettini è uscito di scena nelle semifinali degli Australian Open, primo Slam del 2022 (montepremi 54,2 milioni di dollari) che si sta avviando alle battute conclusive sul cemento di Melbourne Park. Il 25enne romano era il primo azzurro di sempre al penultimo atto dell’”Happy Slam” (per lui è la terza “semi” in un Major, come Panatta: davanti c'è Pietrangeli con 5).

LIVE SCORE E RISULTATI 

Sulla Rod Laver Arena Berrettini, n.7 del ranking e del seeding, nella sua terza “semi” Slam in carriera - Us Open 2019 e Wimbledon 2021 le precedenti - ha ceduto 63 62 36 63, in due ore e 55 minuti di partita, allo spagnolo Rafael Nadal, n.5 del ranking e 6 del seeding, per la sesta volta approdato in finale agli Aus Open - 29esima in un Major - dove ha vinto il trofeo nel 2009 (sconfitto nelle sfide per il titolo invece nel 2012, 2014, 2017 e 2019).
Il 35enne mancino di Manacor, rientrato nel tour a inizio gennaio - dopo l’operazione al piede sinistro dello scorso autunno che gli aveva anche fatto pensare al ritiro - con il successo nel “250” di Melbourne (89esimo titolo in carriera), ora è ad un passo soltanto dal record Slam in solitario.

Il maiorchino aveva vinto in tre set l’unico precedente con il romano, disputato nelle semifinali degli Us Open del 2019. Ma da allora Berrettini è cresciuto, e tanto. E poi è da un anno che negli Slam perde solo contro Djokovic. Lo spagnolo ha scelto di rispondere sempre molto vicino alla riga di fondo togliendo il tempo all’azzurro, che al contrario sul servizio dell’avversario è rimasto sempre molto lontano dal campo, almeno per i primi due set. Poi le cose sono un po’ cambiate per Matteo, ma non abbastanza da permettergli di cambiare la storia del match.

Fuori tanta pioggia e si è giocato sotto il tetto chiuso, ma comunque con 32 gradi…. Matteo - che fin qui nel torneo ha lasciato per strada 6 set contro i 3 del maiorchino - ha ceduto la battuta già nel secondo game dove, a parte un ace, ha commesso almeno tre gratuiti, uno di diritto e due di rovescio. Nel nono gioco Rafa è arrivato al triplo set-point, l’azzurro lo ha riagguantato sul 40 pari ma lo spagnolo ha chiuso 6-3 alla quarta occasione sfruttando un altro errore di rovescio del romano, incessantemente sollecitato dal maiorchino, molto attento ad evitare il diritto.

Break di Nadal, siglato da un diritto vincente, anche nel game d’avvio della seconda frazione, pure questo caratterizzato da tre gratuiti di Berrettini, con lo spagnolo che ha poi confermato il vantaggio (2-0). Nel terzo gioco l’azzurro ha recuperato da 15-40 (ace e risposta lunga dello spagnolo), ha salvato una terza palla-break (in corridoio il passante di rovescio incrociato di Rafa) ma poi ha ceduto di nuovo la battuta sparando fuori un diritto (3-0): “Gioco male!”, si è sfogato verso il suo box.

Nadal ha continuato a far muovere il più possibile Berrettini, impedendogli di colpire da posizione ottimale (4-0). Matteo non ha smesso di provarci ma Rafa si è assicurato il set per 6-2.

In avvio di terzo set Berrettini è riuscito a reagire e a essere più incisivo nei propri turni di servizio, Nadal è calato un po’, commettendo diversi errori, e nel settimo gioco l’azzurro ha tenuto per la prima volta nel match un turno di servizio senza concedere nemmeno un “quindici”.

Nel game successivo Matteo si è procurato tutte insieme le prime tre palle-break dell’incontro e sulla seconda, con un vincente di diritto, ha strappato per la prima volta il servizio allo spagnolo salendo 5-3. E poi ha chiuso 6-3, su un errore di rovescio del maiorchino, con un parziale di 12 punti ad 1.

Il diritto di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

Il saluto a fine match tra Berrettini e Nadal (foto Getty Images)

Nella quarta frazione la partita si è fatta davvero equilibrata, con entrambi attaccati ai rispettivi turni di servizio, e con Matteo che ha tenuto i primi tre a zero. Nell’ottavo game però Nadal, che in quello precedente si era trovato indietro 15-30 (troppo “timido” Matteo nell’occasione), è tornato ad avere palle-break (non gli succedeva dal terzo gioco del secondo set): Berrettini ha salvato la prima al termine di uno scambio estenuante ma sulla seconda ha sotterrato il rovescio in rete permettendo allo spagnolo di andare a servire per il match avanti 5-3. E Rafa non si è lasciato sfuggire l’occasione chiudendo 6-3 al primo match-point, sull’ennesimo errore di rovescio dell’azzurro. . Del resto se Nadal in carriera ha perso solo 2 partite su 233 dopo aver vinto i primi due set - al terzo turno degli Us Open 2015 con Fognini e nei quarti agli Australian Open dello scorso anno con Tsitsipas - ci sarà un perché. 

All’azzurro non sono bastati 14 ace contro due doppi falli (5 contro 2 per lo spagnolo) ed il 67% di prime in campo con il 74% dei punti conquistati anche perché ha pagato dazio con la seconda, con la quale ha vinto solo il 44% dei punti. Mentre Nadal ha messo il 69% di prime con il 73% dei punti ottenuti ma anche il 63% dei punti conquistati con la seconda. Berrettini ha strappato la battuta allo spagnolo nell’unico game (l’ottavo del secondo set) in cui quest’ultimo ha concesso palle-break mentre ha ceduto la sua quattro volte. Il romano ha messo a segno più vincenti, 38 contro 28, ma ha commesso anche molti più gratuiti, 39 contro 19.

Matteo Berrettini saluta Melbourne (foto Getty Images)

Grazie alla terza semifinale in un Major - come Panatta, meglio ha fatto solo Pietrangeli (5) - Matteo sente profumo di best ranking: da lunedì andrà ad accomodarsi sulla poltrona n.6 dopo aver scavalcato Rublev.

Il tennista allenato da coach Vincenzo Santopadre - alla quinta partecipazione allo Slam Down Under dove ha decisamente migliorato il risultato dello scorso anno quando, per l’infortunio agli addominali rimediato al terzo turno contro il russo Khachanov, negli ottavi non scese nemmeno in campo contro Tsitsipas - nei primi due match non aveva brillato: dopo un esordio non proprio semplice - successo in quattro set sullo statunitense Brandon Nakashima, n.68 ATP - anche per colpa del mal di stomaco, ed un secondo turno non troppo esaltante con un set lasciato allo statunitense Stefan Kozlov, n.169 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card, eccolo però ritrovarsi contro lo spagnolo Carlos Alcaraz, n.31 del ranking e del seeding, battuto al super-tiebreak del quinto set, dopo essersi fatto rimontare un vantaggio di due set.

Quindi negli ottavi la vittoria convincente in tre set sull’altro spagnolo, Pablo Carreno Busta, n.21 ATP e 19esima testa di serie, e nei quarti il bis concesso contro Gael Monfils, n.20 del ranking e 17 del seeding, ancora una volta ko al set decisivo in un quarto di uno Slam contro Matteo. Ma contro Nadal ci ha messo due set per capire come dargli fastidio. Troppi.

RISULTATI

“Australian Open”

Grand Slam

Melbourne, Australia

17 - 30 gennaio, 2022

$54.200.000 - cemento

SINGOLARE MASCHILE

Primo turno

Miomir Kecmanovic (SRB) b. (LL) Salvatore Caruso (ITA) 64 62 61

(25) Lorenzo Sonego (ITA) b. Sam Querrey (USA) 75 63 63

Tallon Griekspoor (NED) b. Fabio Fognini (ITA) 61 64 64

(7) Matteo Berrettini (ITA) b. Brandon Nakashima (USA) 46 62 76(5) 63

Kamil Majchrzak (POL) b. Andreas Seppi (ITA) 61 61 75

(32) Alex De Minaur (AUS) b. Lorenzo Musetti (ITA) 36 63 60 63

(11) Jannik Sinner (ITA) b. (q) Joao Sousa (POR) 64 75 61

(15) Roberto Bautista Agut (ESP) b. Stefano Travaglia (ITA) 76(2) 64 57 61

Philipp Kohlschreiber (GER) b. Marco Cecchinato (ITA) 64 76 76(0)

(5) Andrey Rublev (RUS) b. Gianluca Mager (ITA) 63 62 62

Secondo turno

(25) Lorenzo Sonego (ITA) b. Oscar Otte (GER) 26 62 63 61

(7) Matteo Berrettini (ITA) b. (wc) Stefan Kozlov (USA) 61 46 64 61

(11) Jannik Sinner (ITA) b. Steve Johnson (USA) 62 64 63

Terzo turno

Miomir Kecmanovic (SRB) b. (25) Lorenzo Sonego (ITA) 64 67(8) 62 75

(7) Matteo Berrettini (ITA) b. (31) Carlos Alcaraz (ESP) 62 76(3) 46 26 76(5)

(11) Jannik Sinner (ITA) b. (q) Taro Daniel (JPN) 64 16 63 61

Quarto turno (ottavi)

(7) Matteo Berrettini (ITA) b. (19) Pablo Carreno Busta (ESP) 75 76(4) 64

(11) Jannik Sinner (ITA) b. (32) Alex De Minaur (AUS) 76(3) 63 64 

Quarti

(7) Matteo Berrettini (ITA) b. (17) Gael Monfils (FRA) 64 64 36 36 62 

(4) Stefanos Tsitsipas (GRE) b. (11) Jannik Sinner (ITA) 63 64 62 

Semifinali

(6) Rafael Nadal (ESP) b. (7) Matteo Berrettini (ITA) 63 62 36 63

DOPPIO MASCHILE

Primo turno

Roberto Carballes-Baena/Hugo Gaston (ESP/FRA) b. Stefano Travaglia/Laslo Djere (ITA/SRB) 63 62

(Alt) Daniel Altmaier/Thiago Monteiro (GER/BRA) b. Gianluca Mager/Lorenzo Musetti (ITA) 46 64 76(4)

Dominic Inglot/Neil Skupski (GBR) b. Andrea Vavassori/Tallon Griekspoor (ITA/NED) 46 63 64

Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) b. Rafael Matos/Fernando Meligeni Rodrigues Alves (BRA) 64 64

Secondo turno

Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) b. (9) Ivan Dodig/Marcelo Melo (CRO/BRA) 76(2) 63

Terzo turno (ottavi)

Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) b. (8) Jamie Murray/Bruno Soares (GBR/BRA) 36 76(7) 63

Quarti

(2) Rajeev Ram/Joe Salisbury (USA/GBR) b. Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) 63 62

TABELLONE SINGOLARE MASCHILE

TABELLONE DOPPIO MASCHILE

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