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A Melbourne nel day 10 - riservato alle sfide dei quarti della parte bassa del tabellone - Jannik, undicesima testa di serie, al secondo quarto Slam in carriera, sconfitto in tre set dal greco, quarto favorito del seeding. Giornata di riposo per Matteo, settimo favorito del seeding, primo azzurro di sempre in semifinale nel Major australiano: venerdì affronterà Nadal, sesta testa di serie
di Tiziana Tricarico | 26 gennaio 2022
Era una sfida dura quella che attendeva Jannik Sinner, e sul campo lo è stata anche di più. E’ finita nei quarti di finale la corsa dell’altoatesino agli Australian Open, primo Slam del 2022 (montepremi 54,2 milioni di dollari) che si sta avviando alle battute conclusive sul cemento di Melbourne Park nella metropoli australiana. In semifinale c’è invece Matteo Berrettini, che grazie al successo di martedì su Monfils è diventato il primo azzurro di sempre al penultimo atto dell’”Happy Slam”: venerdì affronterà Nadal.
Sulla Rod Laver Arena il 20enne di Sesto Pusteria, n.10 del ranking e 11 del seeding - sorteggiato nella parte bassa, quella presidiata da Daniil Medvedev -, nella prima mattinata italiana è sconfitto 63 64 62, in poco più di due ore di partita, dal greco Stefanos Tsitsipas, n.4 del ranking e del seeding, approdato per la terza volta in semifinale a Melbourne (2019 e 2021 le precedenti). Prestazione praticamente perfetta (decisamente superiore ai match precedenti) di Stefanos che ha continuato a cercare di velocizzare il gioco anticipando i tempi e prendendosi molti rischi, sostenuto da un servizio molto solido. E soprattutto ha evitato il più possibile gli scambi lunghi nei quali Jannik si è spesso dimostrato superiore.
Il 23enne di Atene si era imposto in due delle tre sfide precedenti con l’azzurro, compresa l’ultima in semifinale a Barcellona lo scorso anno (in precedenza al secondo turno di Roma 2019 aveva vinto Tsitsipas mentre Sinner si era preso la rivincita, sempre al secondo turno e sempre Foro Italico, nel 2020). Ma era la prima volta che si affrontavano su una superficie diversa dalla terra battuta. Il ritmo della partita è stato subito altissimo con i due che non si sono risparmiati, tirando a tutto braccio fin dal primo “quindici” e venendo - soprattutto il greco - più spesso del solito a prendersi il punto sotto rete. Jannik ha pagato carissimo il break subito al secondo gioco, dove pure era stato avanti 40-15: Stefano ha confermato il vantaggio (3-0) e poi lo ha difeso senza rischiare praticamente nulla fino al 6-3 che gli ha permesso di assicurarsi il primo set.
Con uno straordinario rovescio lungolinea Tsitsipas è tornato ad avere palla-break nel terzo game del secondo parziale e grazie ad un rovescio incrociato in corridoio dell’azzurro gli ha strappato di nuovo la battuta salendo 2-1. Improvvisamente al cambio campo è arrivata la pioggia, con goccioloni abbastanza inattesi: ed il match è stato interrotto una ventina di minuti per la chiusura del tetto e l’asciugatura del campo. La pausa di riflessione non ha giovato più di tanto a Sinner: alla ripresa del gioco (indoor) il greco ha infatti confermato il break (3-1) e poi ha difeso il vantaggio con autorità fino al 6-4, confezionato da un altro diritto incrociato in corridoio dell’azzurro.
L'abbraccio a fine match tra Stefanos Tsitsipas e Jannik Sinner (foto Getty Images)
Terzo game fatale per Sinner anche nel terzo set: con un passante di rovescio lungolinea da antologia Tsitsipas si è procurato due palle-break e sulla prima l’altoatesino ha sotterrato in rete il diritto incrociato. Il 23enne ateniese ha confermato il break (3-1) anche se per la prima volta nel match l’azzurro è riuscito ad arrivare ai vantaggi in un turno di servizio del greco. Nel quinto gioco, però, i break di vantaggio per Stefanos sono diventati due (4-1), complice un Sinner un po’sconfortato dalla prestazione monstre del suo avversario. E poco dopo Tsitsipas ha archiviato la pratica (6-2) al primo match-point su un rovescio in corridoio dell’azzurro.
I numeri fotografano solo fino ad un certo punto un punteggio così netto: per Sinner 4 ace e un doppio fallo (4 ace e 2 doppi falli per il greco), il 64% di prime in campo con il 71% dei punti conquistati. La differenza l’hanno fatta i punti vinti sulla seconda di servizio dell’azzurro da parte di Tsisipas e soprattutto il fatto che l’altoatesino non ha avuto nemmeno una palla-break (e solo una volta è arrivato ai vantaggi). Jannik ha messo a referto 18 vincenti contro 22 gratuiti (30 contro 28 il bilancio di Stefanos.
Nella sua corsa verso il secondo quarto Slam in carriera dopo Roland Garros 2020 - diventando il quinto italiano di sempre a raggiungere questo traguardo Down Under: De Stefani (1935), Pietrangeli (1957), Caratti (1991) e Berrettini (2022) gli altri -, era stato tutto facile o quasi per il tennista allenato da coach Riccardo Piatti, aiutato in parte da un tabellone che più comodo non si può (e forse - paradossalmente - non è stato un vantaggio). Dopo essersi imposto all’esordio in tre set sul portoghese Joao Sousa, n.140 ATP, proveniente dalle qualificazioni, ed essersi ripetuto sempre in tre set sullo statunitense Steve Johnson, n.104 del ranking, al terzo turno - il primo per lui agli Aus Open in tre partecipazioni - l’altoatesino ha regolato ancora in tre set il giapponese Taro Daniel, n.120 del ranking, passato attraverso le qualificazioni (dove aveva messo in fila tre italiani: Arnaboldi, Moroni e Caruso). E poi negli ottavi ha spezzato i sogni di gloria del pubblico di casa superando Alex De Minaur, n.42 del ranking e 32 del seeding, sempre senza concedere set. Contro un Tsitsipas, avversario di ben altra classifica, ci si poteva augurare che il greco non fosse ancora al meglio dopo l’intervento al gomito a fine 2021. Ma non è stato così.
La soddisfazione di Matteo Berrettini (foto Getty Images)
In semifinale - come detto - c’è Matteo Berrettini, che tornerà in campo venerdì.
Il 25enne romano, n.7 del ranking e del seeding, nella sua terza “semi” Slam in carriera - Us Open 2019 e Wimbledon 2021 le precedenti - troverà dall’altra parte della rete lo spagnolo Rafael Nadal, n.5 del ranking e 6 del seeding, per la settima volta approdato al penultimo atto degli Aus Open dove ha vinto il trofeo nel 2009 (e giocato la finale anche nel 2012, 2014, 2017 e 2019).
Il 35enne mancino di Manacor, rientrato nel tour a inizio gennaio - dopo l’operazione al piede sinistro dello scorso autunno che gli aveva anche fatto pensare al ritiro - con il successo nel “250” di Melbourne (89esimo titolo in carriera), sogna il record Slam in solitario. Il maiorchino ha vinto in tre set l’unico precedente con il romano, disputato nelle semifinali degli Us Open del 2019. Ma da allora Berrettini è cresciuto, e tanto. E poi è da un anno che negli Slam perde solo contro Djokovic….
Grazie alla terza semifinale in un Major - come Panatta, meglio ha fatto solo Pietrangeli (5) - Matteo sente profumo di best ranking: virtualmente al momento è sulla poltrona n.6 dopo aver scavalcato Rublev.
Il tennista allenato da coach Vincenzo Santopadre - alla quinta partecipazione allo Slam Down Under dove ha decisamente migliorato il risultato dello scorso anno quando, per l’infortunio agli addominali rimediato al terzo turno contro il russo Khachanov, negli ottavi non scese nemmeno in campo contro Tsitsipas - nei primi due match non ha brillato: dopo un esordio non proprio semplice - successo in quattro set sullo statunitense Brandon Nakashima, n.68 ATP - anche per colpa del mal di stomaco, ed un secondo turno non troppo esaltante con un set lasciato allo statunitense Stefan Kozlov, n.169 del ranking, in tabellone grazie ad una wild card, eccolo però ritrovarsi contro lo spagnolo Carlos Alcaraz, n.31 del ranking e del seeding, battuto al super-tiebreak del quinto set, dopo essersi fatto rimontare un vantaggio di due set. Quindi negli ottavi la vittoria convincente in tre set sull’altro spagnolo, Pablo Carreno Busta, n.21 ATP e 19esima testa di serie, e nei quarti il bis concesso contro Gael Monfils, n.20 del ranking e 17 del seeding, ancora una volta ko al set decisivo (64 64 36 36 62 lo score) in un quarto di uno Slam contro Matteo.
RISULTATI
“Australian Open”
Grand Slam
Melbourne, Australia
17 - 30 gennaio, 2022
$54.200.000 - cemento
SINGOLARE MASCHILE
Primo turno
Miomir Kecmanovic (SRB) b. (LL) Salvatore Caruso (ITA) 64 62 61
(25) Lorenzo Sonego (ITA) b. Sam Querrey (USA) 75 63 63
Tallon Griekspoor (NED) b. Fabio Fognini (ITA) 61 64 64
(7) Matteo Berrettini (ITA) b. Brandon Nakashima (USA) 46 62 76(5) 63
Kamil Majchrzak (POL) b. Andreas Seppi (ITA) 61 61 75
(32) Alex De Minaur (AUS) b. Lorenzo Musetti (ITA) 36 63 60 63
(11) Jannik Sinner (ITA) b. (q) Joao Sousa (POR) 64 75 61
(15) Roberto Bautista Agut (ESP) b. Stefano Travaglia (ITA) 76(2) 64 57 61
Philipp Kohlschreiber (GER) b. Marco Cecchinato (ITA) 64 76 76(0)
(5) Andrey Rublev (RUS) b. Gianluca Mager (ITA) 63 62 62
Secondo turno
(25) Lorenzo Sonego (ITA) b. Oscar Otte (GER) 26 62 63 61
(7) Matteo Berrettini (ITA) b. (wc) Stefan Kozlov (USA) 61 46 64 61
(11) Jannik Sinner (ITA) b. Steve Johnson (USA) 62 64 63
Terzo turno
Miomir Kecmanovic (SRB) b. (25) Lorenzo Sonego (ITA) 64 67(8) 62 75
(7) Matteo Berrettini (ITA) b. (31) Carlos Alcaraz (ESP) 62 76(3) 46 26 76(5)
(11) Jannik Sinner (ITA) b. (q) Taro Daniel (JPN) 64 16 63 61
Quarto turno (ottavi)
(7) Matteo Berrettini (ITA) b. (19) Pablo Carreno Busta (ESP) 75 76(4) 64
(11) Jannik Sinner (ITA) b. (32) Alex De Minaur (AUS) 76(3) 63 64
Quarti
(7) Matteo Berrettini (ITA) b. (17) Gael Monfils (FRA) 64 64 36 36 62
(4) Stefanos Tsitsipas (GRE) b. (11) Jannik Sinner (ITA) 63 64 62
Semifinali
(7) Matteo Berrettini (ITA) c. (6) Rafael Nadal (ESP) - venerdì
DOPPIO MASCHILE
Primo turno
Roberto Carballes-Baena/Hugo Gaston (ESP/FRA) b. Stefano Travaglia/Laslo Djere (ITA/SRB) 63 62
(Alt) Daniel Altmaier/Thiago Monteiro (GER/BRA) b. Gianluca Mager/Lorenzo Musetti (ITA) 46 64 76(4)
Dominic Inglot/Neil Skupski (GBR) b. Andrea Vavassori/Tallon Griekspoor (ITA/NED) 46 63 64
Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) b. Rafael Matos/Fernando Meligeni Rodrigues Alves (BRA) 64 64
Secondo turno
Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) b. (9) Ivan Dodig/Marcelo Melo (CRO/BRA) 76(2) 63
Terzo turno (ottavi)
Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) b. (8) Jamie Murray/Bruno Soares (GBR/BRA) 36 76(7) 63
Quarti
(2) Rajeev Ram/Joe Salisbury (USA/GBR) b. Simone Bolelli/Fabio Fognini (ITA) 63 62