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ATP Cup, finisce l’avventura azzurra: Medvedev e Safiullin portano la Russia in semifinale

Dopo la sconfitta di misura contro i padroni di casa dell’Australia ed il rotondo successo contro la Francia, nel “Gruppo B” gli azzurri hanno ceduto al doppio decisivo nella sfida con i campioni in carica. E’ la Russia a qualificarsi per il penultimo atto (sabato contro il Canada) della terza edizione della manifestazione in corso a Sydney e trasmessa in diretta dalla tv della FIT. L'altra semifinale la giocheranno venerdì Spagna e Polonia

di | 06 gennaio 2022

Jannik Sinner e Matteo Berrettini in azione (foto Getty Images)

Ancora la Russia! Per il secondo anno di fila sono Medvedev & Co. a sbarrare la strada all’Italia in ATP Cup: a febbraio 2020 nel match per il titolo, stavolta in quello decisivo del round robin del “Gruppo B”. E’ stata una sfida lottatissima, decisa solo al super tie-break del doppio con Matteo Berrettini e Jannik Sinner che hanno ceduto 57 64 10-5, dopo un’ora e tre quarti di lotta, a Daniil Medvedev e Roman Safiullin che firmando il 2-1 hanno regalato alla Russia il pass per le semifinali (sabato contro il Canada, vincitore del “Gruppo C”). 

Tutto in una notte (italiana). Tanto per citare il blockbuster anni Ottanta firmato John Landis. Gli azzurri, dopo la sconfitta al doppio decisivo contro i padroni di casa dell’Australia, si erano prontamente riscattati superando con un rotondo 3-0 la Francia: i campioni carica erano a punteggio pieno nel girone grazie alle vittorie contro Francia (2-1) ed Australia (3-0).

La differenza l’ha probabilmente fatta il giocatore meno noto dei quattro, Roman Safiullin, ribattezzato la “nuova arma letale russa”. Il 24enne di Podolsk ha impegnato duramente Sinner in singolare, mentre nel doppio non si è lasciato condizionare dalla tensione, anche se è stato lui a subire il break che ha regalato il primo set agli azzurri (7-5). Nel secondo parziale, però, Berrettini e Sinner sono un po’ calati ed i russi ne hanno approfittato per centrare il break nel terzo gioco, difeso poi con autorità fino al 6-4 con il quale hanno pareggiato il conto.

Nel super tie-break Medvedev/Safiullin sono partiti con un mini-break di vantaggio (2-0), gli azzurri li hanno ripresi e superati (3-2) ma poi i russi hanno infilato un parziale di quattro punti di fila (6-3) rivelatosi poi decisivo. Berrettini e Sinner hanno sbagliato qualcosa di troppo (un diritto di Matteo affossato in rete da metà campo grida vendetta) e Mevedev/Safiullin hanno chiuso il discorso per 10 a 5 su una risposta di diritto (nota dolente di giornata) di Jannik in rete.

Jannik Sinner colpisce di diritto (foto Getty Images)

Eppure la giornata sulla Ken Rosewall Arena si era aperta nel migliore dei modi per il tennis tricolore. Nel primo singolare Jannik Sinner, n.10 ATP, aveva battuto 76(6) 63, in poco meno di due ore, Roman Safiullin, n.167 del ranking.

Tra il 20enne di Sesto Pusteria ed il 24enne Podolsk, ex n.2 del mondo tra gli junior, non c’erano sono precedenti. Jannik ha preso subito un break di vantaggio (2-0) ma il russo se lo è ripreso (2-2) e nel sesto game è stato l’azzurro a dover recuperare da 0-40. Nel dodicesimo game Safiullin si è procurato anche un match-point sul servizio dell’altoatesino ma non lo ha sfruttato e a decidere è stato il tie-break. Giocando il suo tennis migliore il russo sul 6-4 si è procurato altri due set-point: Jannik ha annullato il primo ma sul secondo Safiullin ha commesso uno sciagurato doppio fallo e nel punto decisivo ha sbagliato la volée di diritto consegnando a Sinner la prima chance di chiudere il set. Che l’azzurro non si è lasciato sfuggire, firmando l’8-6 con un ace.

Jannik ha dovuto salvare ben cinque palle-break nei primi tre turni di servizio della seconda frazione ma nel sesto gioco ha strappato la battuta a Safiullin (4-2) e nel nono ha chiuso il discorso non prima però di aver dovuto salvare un’altra palla-break.

“Sono felicissimo di giocare con la maglia azzurra - ha detto Jannik - per l’Italia. A questi livelli ogni partita è dura da vincere. Roman ha giocato un match incredibile: io ho dovuto tirare fuori il mio miglior tennis nei momenti decisivi. E sono stato anche un po’ fortunato nel primo set, ma questo fa parte del gioco”.   

Il diritto di Matteo Berrettini (foto Getty Images)

Nel secondo singolare, quello tra i numeri uno dei rispettivi team, però, Matteo Berrettini, n.7 ATP, aveva ceduto 62 67(5) 64, dopo una battaglia di otre due ore e mezza, a Daniil Medvedev, n.2 del ranking.

Il 25enne moscovita si era aggiudicato entrambe le sfide precedenti con il 25enne romano - rientrato alle competizioni proprio a Sydney, sette settimane dopo l’infortunio agli addominali rimediato nel suo primo match alle ATP Finals di Torino - disputati al secondo turno del Masters 1000 di Indian Wells nel 2018 e proprio nella finale dell’ATP Cup dello scorso anno. Il moscovita è partito fortissimo (3-0), neutralizzando con la sua posizione in risposta il servizio micidiale di Matteo che nel quarto gioco è già stato bravo ad evitare il doppio-break. Nel game successivo il russo ha annullato all’azzurro due chance di riaprire il set (4-1) ma poi nell’ottavo si è assicurato il parziale per 6-2 strappando nuovamente la battuta a Berrettini.

Nel secondo parziale Matteo è tornato a fare il martello aggiudicandosi 27 su 28 punti con la prima di servizio ma Daniil non ha concesso nulla nei suoi turni di battuto: ha deciso il tie-break che Berrettini si è aggiudicato per 7 punti a 5 trascinando la sfida al terzo. Nella frazione decisiva l’azzurro ha pagato carissimo il break subìto al terzo gioco: Medvedev ha sbagliato pochissimo ed ha chiuso il discorso per 6-4. Alla fine per Berrettini molti più vincenti, 42 contro i 32 del russo, ma anche molti più gratuiti, 28 contro 13, in una giornata non esaltante al servizio soprattutto per merito della risposta di Medvedev.

L’altra semifinale la giocheranno venerdì - alle ore 7.30 in Italia - la Spagna, che ha chiuso in testa il “Gruppo A” con tre successi in altrettante sfide (ed un bilancio di 8 match vinti ed 1 perso), e la Polonia, prima nel “Gruppo D” sempre con tre successi in altrettante sfide (ed un bilancio di 8 match vinti ed 1 perso).

ATP Cup: un "selfie" per la squadea azzurra

L’Italia - in “formazione tipo” con Berrettini (che ha recuperato dall’infortunio rimediato alle Nitto ATP Finals), Sinner, Sonego, Fognini e Bolelli -, quinta testa di serie e finalista nella passata edizione, è capitata nel “Gruppo B” con i campioni in carica della Russia (che sfideranno il 6 gennaio) e con la Francia (che affronteranno il 4 gennaio) chiamata in extremis a sostituire l’Austria di Thiem e Novak, oltre che con l’Australia.

Quest'anno sono 16 le squadre in gara, rispetto alle 12 dello scorso anno (ma siamo ancora lontani dalle 24 dell’edizione inaugurale). Le nazioni sono state ammesse in base al ranking dei loro numero uno e numero due - l’Australia è l’unico Paese la cui presenza è garantita grazie ad una wild card -: i team sono completati da altri due giocatori, selezionati in base al ranking di singolare (i numeri 3 e 4 di ogni nazione) oppure di quello del doppio nel caso di scelta a favore di uno specialista. Le squadre sono state suddivise in quattro fasce (1-4, 5-8, 9-12 e 13-16) e in ogni gruppo ne è stata sorteggiata una per ciascuna fascia.

Si gioca sul cemento della “Ken Rosewall Arena” ed alla “Qudos Bank Arena”, situate entrambe nell’Olympic Park di Sydney.

Il trofeo dell'ATP CUP (foto Twitter ATP Cup)

Il format prevede che le squadre siano divise in quattro gruppi da quattro (il sistema è quello del girone all’italiana) con la prima classificata di ciascun raggruppamento a qualificarsi per le semifinali. Ciascuna sfida prevede il match tra i numeri 2, quello tra i numeri 1 ed un doppio.

Verranno assegnati fino a un massimo di 750 punti in singolare (250 in doppio) a chi vincerà la competizione il cui montepremi è salito a 14 milioni di dollari.

QUESTA LA COMPOSIZIONE DEI GIRONI:

GRUPPO A

Serbia: Dusan Lajovic, Filip Krajinovic, Nikola Cacic, Matej Sabanov (capitano Ivan Sabanov)

Norvegia: Casper Ruud, Viktor Durasovic, Lukas Hellum-Lilleengen, Leyton Rivera, Andreja Petrovic (capitano Christian Ruud)

Cile: Cristian Garin, Alejandro Tabilo, Tomas Barrios Vera (capitano Jorge Aguilar)

Spagna: Roberto Bautista Agut, Pablo Carreno Busta, Albert Ramos-Vinolas, Alejandro Davidovich Fokina, Pedro Martinez (capitano Daniel Gimeno-Traver)

GRUPPO B

Russia: Daniil Medvedev, Roman Safiullin, Evgeny Karlovskiy (capitano Gilles Cervara)

ITALIA: Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Fabio Fognini, Simone Bolelli (capitano Vincenzo Santopadre) 

Francia: Ugo Humbert, Arthur Rinderknech, Edouard Roger-Vasselin, Fabrice Martin (capitano Nicolas Copin)

Australia (wild card): Alex de Minaur, James Duckworth, Max Purcell, John Peers, Luke Saville (capitano Lleyton Hewitt)

GRUPPO C

Germania: Alexander Zverev, Jan-Lennard Struff, Yannick Hanfmann, Kevin Krawietz, Tim Puetz (capitano Michael Kohlmann)

Canada: Felix Auger-Aliassime (anche capitano), Denis Shapovalov, Brayden Schnur, Steven Diez

Gran Bretagna: Cameron Norrie, Daniel Evans, Liam Broady (anche capitano), Joe Salisbury, Jamie Murray 

Stati Uniti: Taylor Fritz, John Isner, Brandon Nakashima, Rajeev Ram (capitano Michael Russel)

GRUPPO D

Grecia: Stefanos Tsitsipas, Michail Pervolarakis, Petros Tsitsipas, Markos Kalovelonis, Aristotelis Thanos (capitano Apostolos Tsitsipas)

Polonia: Hubert Hurkacz, Kamil Majchrzak, Kacper Zuk, Jan Zielinski, Szymon Walkow (capitano Marcin Matkowski)

Argentina: Diego Schwartzman, Federico Delbonis, Federico Coria, Maximo Gonzalez, Andres Molteni (capitano Alejandro Fabbri)

Georgia: Nikoloz Basilashvili, Aleksandre Metreveli, Aleksandre Bakshi, Zura Tkemaladze, Saba Purtseladze (capitano David Kvernadze)

Le squadre di Italia e Russia con le bandiere e i trofei (foto Getty Images)

La squadra campione in carica è la Russia di Daniil Medvedev (e Andrey Rublev, costretto a dare forfait perché positivo al Covid-19), fresca vincitrice della Coppa Davis, che a febbraio superò il finale l’Italia. Nel 2020 si impose invece la Serbia.

IL PROGRAMMA COMPLETO CON I RISULTATI:

1° gennaio - sessione diurna: Cile-Spagna 0-3 e Argentina-Georgia 3-0

1° gennaio - sessione notturna: Serbia-Norvegia 2-1 e Grecia-Polonia 1-2

2 gennaio - sessione diurna: Russia-Francia 2-1 e Canada-Stati Uniti 0-3

2 gennaio - sessione notturna: ITALIA-Australia 1-2 e Germania-Gran Bretagna 1-2

3 gennaio - sessione diurna: Polonia-Georgia 3-0 e Norvegia-Spagna 0-3

3 gennaio - sessione notturna: Grecia-Argentina 0-3 e Serbia-Cile 1-2

4 gennaio - sessione diurna: Germania-Stati Uniti 2-1 e ITALIA-Francia 3-0

4 gennaio - sessione notturna: Canada-Gran Bretagna 2-1 e Russia-Australia 3-0

5 gennaio - sessione diurna: Norvegia-Cile 1-2 e Polonia-Argentina 3-0

5 gennaio - sessione notturna: Serbia-Spagna 1-2 e Grecia-Georgia 2-1

6 gennaio - sessione diurna: Russia-ITALIA 2-1 e Gran Bretagna-Stati Uniti 2-1

6 gennaio - sessione notturna: Francia-Australia 1-2 e Germania-Canada 1-2

7 gennaio - sessione notturna: (alle ore 07.30 italiane) SF Spagna-Polonia

8 gennaio - sessione diurna: (alle ore 03.00 italiane) SF Russia-Canada

9 gennaio - sessione notturna: (alle ore 07.30 italiane) Finale

 (*KRA= Ken Rosewall Arena - QBA= Qudos Bank Arena)

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