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Sinner scalda i motori a Melbourne

Jannik è in Australia già da qualche settimana e si prepara al suo primo Slam senza passare dalle qualificazioni. Al primo turno a Melbourne avrà un qualificato

16 gennaio 2020

Sinner in allenamento a Melbourne (foto Dell'Olivo)

Sinner in allenamento a Melbourne (foto Dell'Olivo)

L’ultima pallina messa alle spalle degli avversari nel 2019 era stata a due passi da casa, nella finale del Challenger di Ortisei vinta contro l’austriaco Sebastian Ofner. Il modo migliore per chiudere un anno vissuto da rivelazione assoluta. Da allora Jannik Sinner ha ricaricato le batterie tra un premio e l’altro (su tutti l’Atp Awards come miglior debuttante dell’anno), concedendosi anche un ballo con Maria Sharapova sulle note di Rockin’ around the Christmas Tree al Piatti Tennis Center di Bordighera dove entrambi si allenano. Di allenarsi, in realtà, il 18enne altoatesino non ha smesso un attimo sotto gli occhi vigili di Riccardo Piatti.

 


Jannik in allenamento a Melbourne (foto Dell'Olivo)

BUON SORTEGGIO

Il 2020 deve essere l’anno delle conferme, delle promesse da mantenere. Ad attenderlo gli Australian Open, il primo Slam in carriera senza passare dalle qualificazioni (il terzo in assoluto dopo Wimbledon, dove si fermò al primo turno delle quali, e Us Open dove entrò in main draw perdendo al debutto con Stan Wawrinka). Per prepararsi al meglio ed ambientarsi anche al clima, Sinner si è trasferito nell’altro emisfero già a fine dicembre. E’ ripartito dai blocchi da numero 78 e a gennaio avrà appena un punto Atp da difendere. In sostanza ha solo da guadagnare. Cercherà il primo successo dell’anno proprio nello Slam australiano dopo aver perso al debutto sia a Bendigo con il finlandese Ruusuvuori che ad Auckland col francese Paire. Jannik si è trasferito per tempo a Melbourne, dove nei giorni scorsi si è allenato anche con Roger Federer. Il sorteggio gli ha dato una mano e al primo turno Slam avrà un qualificato. Dovesse passare, al secondo turno si profilerebbe una sfida tutta Next Gen con il canadese Shapovalov. 

Jannik con Severin Luthi (foto Dell'Olivo)

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