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Dalla Valle cambia marcia e inserisce la quarta

Il 21enne di Ravenna in poco più di un mese ha conquistato quattro titoli ITF, mettendo insieme 15 match vinti di fila: “Ho sistemato alcuni aspetti del mio tennis, specie a livello mentale: ora punto a mettermi alla prova nei challenger per alzare ancora il livello”

di | 31 luglio 2019

La premiazione di Enrico Dalla Valle a Pontedera

La premiazione di Enrico Dalla Valle a Pontedera

Ha inanellato una striscia di 15 match consecutivi vinti, conquistando tre titoli ITF di fila, due a Tabarka, in Tunisia, e poi domenica nel 25mila di Pontedera superando in finale l’azzurrino Giulio Zeppieri. Un ruolino di marcia che diventa di 20 partite positive, calcolando anche il primo trionfo pro ad Alkmaar, in Olanda, a fine giugno, a fronte di un’unica sconfitta, al primo turno del challenger di Recanati, sul cemento. In questa caldissima estate ha insomma cambiato marcia Enrico Dalla Valle, cominciando a raccogliere risultati significativi, sull’onda di un movimento tricolore in costante crescita, anche e soprattutto tra i giovani.

Dalla Valle: “Vedo progressi costanti”

Posso dire di essere finalmente partito, so bene che il percorso è ancora molto lungo, però giorno dopo giorno vedo passi avanti e questo mi dà ulteriore motivazione. Non posso che essere molto contento di come stanno andando le cose, ma non devo mettermi fretta. L’obiettivo da qui alla fine dell’anno è quello di giocare più partite possibile, cercando di esprimermi al meglio e salendo di livello, così da riuscire a confrontarmi sempre di più con il mondo Challenger. So di avere le carte in regola per farcela e per potermi togliere delle belle soddisfazioni. Poi a fine stagione tireremo le somme e imposteremo i programmi futuri”, afferma il 21enne di Ravenna, che ha comunque con coraggio affrontato la trasferta in Polonia, per il challenger di Sopot, dove è uscito all’esordio per mano dell’australiano Christopher O'Connell.

Enrico Dalla Valle alza il primo trofeo professionistico vinto, ad Alkmaar, in Olanda

“Grazie alla Fit per i sette anni a Tirrenia”

Ha ritrovato gioco e fiducia il ragazzo cresciuto sui campi del CT Dario Zavaglia, anche grazie alla decisione di spostarsi a Bordighera, nel team di Riccardo Piatti. “C’è stato un momento, all’inizio della stagione, in cui non riuscivo a raccogliere i risultati sperati e soprattutto non mi sentivo bene in campo – spiega Dalla Valle -. Ho capito che era il caso di prendermi un periodo per riflettere e ho deciso di cambiare. Al Centro Tecnico Federale di Tirrenia sono stato sette anni e mezzo, un periodo molto lungo della mia vita, e non smetterò mai di ringraziare tutte le persone con cui ho lavorato e che mi sono state accanto. La Federazione mi ha dato un supporto incredibile, contribuendo in modo determinante a creare il giocatore che sono adesso. Prendere questa decisione è stato molto difficile, ma ho sentito il bisogno di trovare nuovi stimoli e nuove sfide. Dopo tutti questi anni è stato come lasciare una famiglia, però era il momento giusto per dividere le nostre strade e lo abbiamo fatto di comune accordo. Tecnici come Piatti e Sartori non hanno bisogno di presentazioni, hanno forgiato talenti rimasti per anni all’apice del successo, belle persone oltre che tennisti straordinari, e continuano a farlo anche con ragazzi giovani.

“Più sereno a livello mentale”

A seguire Dalla Valle sono Andrea Volpini (il tecnico che cura anche Jannik Sinner) e Cristian Brandi. “Mi sono allenato duramente a Bordighera per tre settimane consecutive, ritrovando prima di tutto serenità e sistemando diversi aspetti del mio gioco. Sapevo che, recuperando un po’ di fiducia nei miei mezzi, sarei riuscito a raccogliere i frutti del lavoro degli ultimi anni. Le sensazioni erano positive già dal Challenger di Parma, nonostante sia stato costretto a ritirarmi nel match con Giulio Zeppieri. Nelle settimane successive sono riuscito ad alzare il livello, vincendo quattro tornei. Sto cercando di trovare la giusta continuità, soprattutto a livello mentale. Il lavoro fatto con Lorenzo Beltrame ed altri psicologi dello sport mi sta aiutando a mettermi meno pressione. Devo giocare e continuare ad allenarmi, senza fare calcoli particolari in termini di ranking. Fare punti è importante, senza dubbio, ma per crescere c’è bisogno di tanti fattori”.

L'esultanza di Enrico Dalla Valle

Il diritto di Enrico Dalla Valle, classe 1998, di Ravenna

“Mettermi alla prova nei challenger”

Per ritagliarsi un spazio nel tennis che conta Dalla Valle intende adesso mettersi alla prova nel circuito challenger, con tanti appuntamenti sul rosso, anche e soprattutto in Italia (ad esempio Cordenons e Como). “Ora facciamo attenzione alla gestione dei punti e delle fasi chiave dei match più che sul lato tecnico, durante la preparazione invernale avremo modo di curare a fondo certi dettagli. Il futuro? Voglio godermi al massimo questo momento e mettermi in gioco. Tanti ragazzi giovanissimi nel nostro Paese stanno ottenendo risultati fantastici e sono molto contento per loro e per il movimento. Abbiamo però visto che nel tennis non c’è un’età giusta per esplodere, ciascuno ha il proprio percorso e io sono del tutto convinto del mio. A 21 anni non mi sento una speranza persa conclude Enrico – anzi è adesso che comincia il bello”.


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