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Record d'insegnanti certificati: nel 2021 oltre 10.000

Al 31 dicembre 2020 erano 9.646 i certificati dall’Istituto Superiore di Formazione "Roberto Lombardi": mai così tanti. Sono cresciuti di oltre il 100% in 10 anni. E con l’anno nuovo, e le nuove qualifiche, verrà abbattuta una quota storica

10 gennaio 2021

maestri e insegnanti FIT

Istruttori, maestri e preparatori in Italia sono come il bitcoin. Sui massimi storici. La criptovaluta più in voga del momento continua ad accrescere il suo valore, mentre gli insegnanti qualificati e certificati dall’Istituto Superiore di Formazione "Roberto Lombardi" crescono in numero. Continuamente, in un processo inarrestabile. Il 31 dicembre del 2010 erano circa 4.000, l’ultimo giorno del 2020 erano ben 9.646. Un record assoluto nel nostro Paese.

Un record pronto a essere superato, senza nemmeno far troppa fatica. “Non serve nemmeno preoccuparsi della scaramanzia - spiega il direttore dell’ISF Michelangelo Dell’Edera - perché con le nuove figure certificate che stiamo inserendo proprio in questo 2021 la barriera dei 10.000 verrà certamente abbattuta alla fine di quest’anno”.

Il 2021 porta per l'appunto con sé una nuova tipologia di bando per ottenere la qualifica di Fisioterapista specifico per il tennis. “Un percorso che ha già riscosso un grande successo, visto che il primo bando aperto a sole 20 persone ne ha attirate almeno 60. D’altronde si tratta di una figura chiave per la crescita e la cura di tutti i tennisti, le cui articolazioni - e non solo - hanno bisogno di trattamenti molto specializzati”.

Il responsabile del nuovo percorso è il Dottor Pier Francesco Parra. “Conosciuto in tutto il mondo, un punto di riferimento assoluto nel tennis, un’eccellenza italiana che all’estero stimano e rispettano. Insomma, adesso è dei nostri anche il Dottor Laser, come è chiamato nell'ambiente per via dei suoi metodi e delle sue strumentazioni uniche”, sottolinea Dell’Edera.

Ma al di là delle novità (quella per fisioterapisti non è l’unica…), la crescita è stata continua ed eterogenea. “Non c’è una qualifica o una disciplina che ha fatto segnare un aumento numerico più elevato rispetto alle altre - racconta Dell’Edera - ma tutto il movimento è cresciuto all’unisono, grazie anche al consolidamento del sistema di riconoscimento delle scuole tennis”.

Erano 1.200 circa dieci anni fa, le scuole tennis, oggi sono a quota 2.000. “Il 2020 verrà certamente ricordato come l’anno del Covid, ma per quanto tremendo non è stato in grado di fermare né di rallentare la voglia di miglioramento e perfezionamento degli insegnanti di tennis d’Italia”.

E così a conti fatti nei registri dell’Istituto Superiore di Formazione "Roberto Lombardi" si contano 3.358 Istruttori di 1° grado di tennis. “Un numero che è ormai una bella consuetudine cui ci siamo abituati”. La cifra non varia molto di anno in anno perché questa è l’unica qualifica temporanea tra quelle previste dalla FIT: vale a dire che dopo un paio d’anni scade e va mantenuta tramite un corso d’aggiornamento e una prova d’esame. “Alcuni passano alle qualifiche più alte, e altri nuovi entrano nel percorso prendendo il loro posto: ecco perché il numero è più o meno sempre quello”.

Gli Istruttori di 2° Grado invece sono 2.105 in tutto, una cifra cresciuta di oltre il 50% negli ultimi anni. Chi punta a ottenere questa qualifica nell’anno in corso deve tenere conto di una novità: dal 2021 la prova di gioco da sostenere per chi non ha la classifica minima prevista e per chi è Istruttori di 1° Grado da almeno due anni, va fatta prima della presentazione della domanda di ammissione al corso (la prova di gioco ha validità per due anni).

Salendo un altro gradino della scala delle qualifiche federali, i Maestri Nazionali attualmente certificati in Italia sono 1.888. “Non è facile ottenere questa qualifica - spiega Dell’Edera - siamo al 3° livello dei 4 previsti dalla scala della Scuola dello Sport di Sport e Salute che regola la formazione di tutte le federazioni sportive italiane. E poi il corso dura 2 anni, suddiviso per moduli certo, ma il percorso comincia a essere selettivo”.

Per poi arrivare in cima alla piramide delle qualifiche, dove si piazza quella di Tecnico Nazionale. “Io amo definirli i 'ricercatori' del tennis in Italia, per fare un paragone con il sistema universitario”, suggerisce il direttore dell’Istituto. 362 in tutto il Paese, con una formazione che non è solo e soltanto di campo. “No: è anche manageriale, imprenditoriale. All’interno del percorso ci sono, certo, dei moduli e dei seminari per coprire l’eccellenza ‘di campo’, ma c’è anche grande attenzione al management, all’imprenditorialità”. Qui si sfornano anche potenziali direttori di grandi scuole tennis e di circoli, insomma.

Quella di Tecnico Nazionale è una qualifica prevista per il solo comparto tennis. E per quanto riguarda le altre discipline di racchetta? I numeri sono in forte crescita anche per quanto riguarda Padel e Beach Tennis. Gli Istruttori di 1° livello sono rispettivamente 294 e 72, quelli di 2° Livello 45 e 26 e i Maestri sono 21 e 7.

LE ALTRE QUALIFICHE

E poi non ci sono solo le qualifiche ‘di campo’. “I Preparatori Atletici certificati di 1° Livello sono 556, a loro spetta concentrarsi sul lavoro fisico per le fasi di mini-tennis e perfezionamento. Poi ce ne sono 259 di 2° Livello, per la specializzazione e l’alto livello”. Dal 2016 inoltre è stata inserita anche la qualifica di Preparatore Mentale specifico per il tennis: “Per forza, le statistiche ci mostrano che mediamente per ogni ora di partita, la palla è in gioco per 10 minuti. Quegli altri 50 minuti sono fondamentali, lo abbiamo sempre detto tutti che il tennis è un gioco di testa, no?”. A oggi, in Italia, sono 98 di 1° livello e 81 di 2°.

I bandi sono stati organizzati per gli appartenenti all’Ordine degli Psicologi, meglio se con la specializzazione in psicologia dello Sport. Così come con l’Ordine dei Medici abbiamo preparato anche il percorso di qualifica per Preparatori Alimentari specializzati per il tennis”, sottolinea Dell’Edera. “Aperto ai soli laureati: a fine 2020 ne abbiamo formati in tutto 74”.

Del 2019 invece l’introduzione della certificazione per Incordatore Specifico per il Tennis, un percorso di specializzazione curato dall’ingegner Gabriele Medri, vero e proprio scienziato di racchette e attrezzature i cui contributi trovate spesso anche sulle pagine di questo sito e di supertennis.tv.

Le corde stanno al tennis e ai tennisti come le gomme stanno alla Formula 1 e ai suoi piloti - suggerisce Dell’Edera - e per questo bisogna essere preparati e sapere che cosa si sta facendo quando si mette mano a una racchetta, per non influenzare in negativo le prestazione e per non incorrere nel rischio di infortuni. I primi partecipanti ai bandi stanno completando il loro percorso, per questo non c’è ancora un albo dedicato e conseguentemente un numero definito di operatori certificati”.

Il percorso della formazione degli Insegnanti ha subito molti aggiustamenti, dalla nascita dell’ISF nel 2010 in poi: “Abbiamo lavorato tanto e duro per ottimizzare i piani di studi e per creare un sistema che coinvolgesse e fidelizzasse tutti gli insegnanti d’Italia, anche quelli che in precedenza si erano allontanati dai programmi federali. Questi numeri testimoniano che ce l’abbiamo fatta”. Ma questo non è un buon motivo per fermarsi.

E infatti - puntualizza Dell’Edera - nel prossimo quadriennio puntiamo a un’altra novità: entro il 2025 l’obiettivo è quello di creare un percorso formativo mirato a plasmare dei veri e propri Promotori degli sport di racchetta nelle scuole primarie. Figure che proveranno a entrare ancor di più nel mondo scolastico per creare un trait d’union sempre più forte tra tennis e scuole e che dovranno avere le competenze necessarie per lavorare a contatto con i bambini dai 6 agli 8, 9 anni". I record si battono pensando sempre al futuro.

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