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La nostra disciplina resta la più sicura da praticare come era già emerso dallo studio "Lo Sport riparte in Sicurezza" condotto dal Politecnico di Torino. E per elevare la sicurezza dei praticanti, è importante continuare a seguire i consigli della FIT attenendosi al protocollo stilato
22 ottobre 2020
Siamo al break-point: nel match contro la pandemia da Coronavirus l’Italia tutta è tornata in un momento delicato. È di nuovo il momento di alzare la concentrazione, prestare attenzione e adattare gli stili di vita. Il tennis è l’unico sport che permette, anche in questa fase nuovamente delicata, di fare attività fisica in totale sicurezza. Per sua natura il tennis è sicuro e, con pochi semplici accorgimenti suggeriti dalla FIT, lo è ancora di più.
Giocare con un guanto sulla mano non dominante, disinfettare la propria attrezzatura, posizionare le panchina su lati opposti del campo, sono solo alcune delle precauzioni aggiuntive che la Federtennis ha messo in fila per elevare ulteriormente la sicurezza in campo di tutti i praticanti.
Che il tennis fosse lo sport più sicuro lo aveva già confermato, all’alba della ripartenza del maggio scorso, lo studio ”Lo Sport riparte in Sicurezza”, condotto dal Politecnico di Torino. Lo dicono i dati: con un indice di 0,1 su una scala di 4, la nostra disciplina è la più sicura da praticare.
Ciò non toglie che la prevenzione resti un elemento prioritario, costantemente promosso dalla Federazione. Proprio da questo principio era scaturito il protocollo federale, un vademecum sempre valido, oggi come del resto nei mesi scorsi.
Sempre massima attenzione ai comportamenti da seguire nei club, dunque, in campo e fuori, per contenere la diffusione del Coronavirus. Alla luce delle varie disposizioni intervenute lungo i mesi in materia di tutela della salute ed eliminazione del rischio epidemiologico, le linee guida precauzionali emanate restano valide per le attività svolte da parte dei giocatori di tennis, beach tennis, padel, tennis in carrozzina e padel in carrozzina. Ai giocatori vanno aggiunti, come destinatari del protocollo, anche gli altri operatori sportivi e le società affiliate.
Tutti i soggetti menzionati sono tenuti a prendere visione delle linee guida pubblicate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal relativo Ufficio per lo sport al fine di seguire scrupolosamente le varie disposizioni nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute connesse al rischio di diffusione del Covid-19.